Dal 1975 circa 150 miliardi di mutui concessi al Comune
Dal 1975 circa 150 miliardi di mutui concessi al Comune L'assessore Vindigni fa un bilancio dei lavori Dal 1975 circa 150 miliardi di mutui concessi al Comune I due terzi destinati a opere pubbliche - L'ultimo, 10 miliardi con la Cassa di Risparmio, sarà votato martedì - Servirà per recuperare edifici pubblici e creare strutture per i giovani L'ultimo mutuo del 1977 sta per arrivare al Comune dalla Cassa di Risparmio: 10 miliardi che dovranno essere approvati martedì in Consiglio. Con questo prestito la civica amministrazione ha ottenuto nel corso dell'anno 56 miliardi: oltre al 10 della Cassa di Risparmio, 30 dall'Istituto S. Paolo, 6 dal Banco di Sicilia e 10 dal Credito fondiario. Altro dato interessante: la cifra che le banche hanno concesso (sempre con mutuo) dal '75 ad oggi, è di circa 150 miliardi di cui 95 destinati ad opere pubbliche. Al cittadini però interessano le realizzazioni concrete. Che cosa vogliono dire questi miliardi per Torino? Come si va trasformando la città? Ad esemplo come verranno distribuiti questi ultimi 10 miliardi? In parte saranno destinati ai lavori pubblici ed in parte all'ecologia. Martedì, oltre ad approvare l'operazione bancaria, il Consiglio esaminerà una serie di progetti (spesa oltre 3 miliardi), alcuni dei quali inseriti nei 10 miliardi della Cassa di Risparmio. Ecco le realizzazioni concrete. Le spiega l'assessore Vindigni, comunista: «Sin dall'inizio della nostra amministrazione abbiamo puntato sul recupero del patrimonio degradato. Continueremo su questa strada». Anche in questo «stralcio» di spese, 1 progetti vanno dalla manutenzione della «ex Fiat» di corso Moncallerl (60 milioni), al restauro dei 4 padiglioni di Italia '61 nel quartiere Millefonti, destinati al Bureau International du travati (Bit) per 120 nuovi posti letto (860 milioni, finanziati da enti diversi, Cassa di Risparmio, S. Paolo, Fiat, Camera di Commercio, Unione industriale) che portano la sua ricezione a 600 posti letto. Nel mutuo di 10 miliardi sono invece Inseriti 657 milioni per 11 restauro della palazzina dell'ex ospedale psichiatrico di via Giulio, il cui giardino è da tempo destinato a verde pubblico. Questo edificio, quando il progetto definitivo sarà approvato dalla popolazione della zona, ospiterà uffici comunali (stato civile, servizi demografici ed elettorali), sedi per associazioni e per 11 quartiere, biblioteche. Per sistemare uffici comunali decentrati verranno eseguiti lavori di manutenzione (365 milioni) in stabili adibiti ai servizi d'igiene nelle vie: Consolata, Aslnari di Bernezzo, Giollttl, Principi d'Acaja, Foligno ed in corso Savona. Altri 522 milioni (dei 10 miliardi) saranno spesi per il restauro e la sistemazione della villa Tesoriera di corso Francia 192: una parte ospiterà uffici municipali, il resto sarà sede definitiva della biblioteca musicale «Della Corte», oggi in via Roma. Oltre 1300 milioni, finanziati per circa 700 con mutuo e per 350 con fondi di urbanizzazione (il resto è da reperire), saranno stanziati per attrezzature sportive e manutenzione (276 milioni) delle scuole professionali «Giulio Pastore» e «Mario Enrico». Gli impianti sportivi interesseranno i quartieri: Lucente nella zona delle case popolari di via Sansovino; Miraflori Nord, case Fiat; Barca-Bertolla; Rebaudengo; borgata Lesna. Le strutture saranno affidate ai consigli di quartiere che le gestiranno tramite un'apposita commissione. In I questo settore verranno infine completati gli Impianti del parco Carrara alla Pellerlna con la costnuzlone di due campi di calcio, 8 di bocce, spogliatoi, servizi ed aree verdi. Questi i progetti. Ora si tratta di approvare il mutuo della Cassa di Risparmio e di indire le gare d'appalto. Dice Vindigni: «Partiremo al più presto. Contiamo di dare il via ai lavori per la metà del '78». Quando saranno ultimati? «Ci auguriamo per la fine del prossimo anno o per l primi mesi del '79». Ma oltre al recupero del patrimonio cittadino, quali sono le finalità politiche e sociali di questa e delle precedenti operazioni? Vindigni: «La nostra scelta polìtica non è improvvisata. Puntiamo sui giovani, sul loro tempo Ubero, ma, contemporaneamente, non dimentichiamo gli altri, gli adulti. Chiediamo alla gente di partecipare, per questo tentiamo di creare strutture che la incoraggino. E' uno sforzo sottolineato dalla creazione di impianti sportivi, di biblioteche, di sedi per l quartieri». Buoni propositi: ma la gente si accorge di quello che fate? Dopo due anni di amministrazione di sinistra vi si accusa di parlare molto e di realizzare poco. Che cosa rispondete? «Le realizzazioni si vedono, le abbiamo sempre discusse nei quartieri. Come ho detto puntiamo sulla partecipazione e sulla comprensione dei cittadini, due aspetti indispensabili nella vita amministrativa». Giuseppe Sangiorgio Marcello Vindigni
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