L'anno in Borsa chiuso sui livelli del '54

L'anno in Borsa chiuso sui livelli del '54 Negativa (- 1,1 %) anche l'ultima settimana, malgrado il recupero di ieri L'anno in Borsa chiuso sui livelli del '54 In questa settimana, con nuovi minimi storici, si è concluso un anno di Borsa tra i più travagliati. I nuovi ribassi di lunedì e martedi, che hanno inciso su una quota incapace di reagire, hanno portato l'indice azionario a 30,50, livello non più toccato dal lontano '54. I motivi che hanno porta¬ to a tale situazione proprio alla vigilia della chiusura del riporto presentano una grossa componente tecnica in relazione alla necessità per molti operatori di effettuare smobilizzi sia per ripristinare gli scarti di garanzia per le operazioni di proroga, ormai saltati con i continui ribassi, sia per la riluttanza degli operatori ad accendere riporti proprio nel momento in cui la Consob ha reso obbligatoria la loro rilevazione. L'annata borsistica 1977, dall'inizio ad oggi ha visto quasi costantemente arretrare la quota, tanto che il bilancio dei dodici mesi presenta un deficit del 24 per cento, perdita questa che si aggiunge a quella del 10,6 per cento registrata nel 1976. Siamo quindi tornati sui livelli di 23 anni fa. Il bilancio dell'annata è particolarmente pesante per alcuni settori. In primo piano si pongono i titoli della chimica e delle fibre: Montedison —64,7 per cento, Anic —62,2, Liquigas —62,5, Snia —60,7, Montefibre —74,1 per cento. Ribassi fino al 70 per cento subiscono anche Finsider e Italsider; alcune finanziarie, poi, come Sme e Bastogi, sono state trascinate dalla grave crisi delle aziende cui partecipano ed entrambe perdono nell'anno percentuali vicine al sessanta per cento. Le stesse Fiat, che hanno sempre rappresentato nel corso di tutto l'anno un punto di forza del listino, arretrano del 9,9 per cento, ma bisogna considerare che a fine 1976 la quotazione si trovava in netta tensione a seguito dell'annuncio dell'operazione con la Libia. Solo pochi valori chiudono il 1977 in attivo: tra questi citiamo le Lepetit (più 31,9 per cento) ed alcuni assicurativi come Generali (+9,8 per cento) ed Alleanza ( + 18,5), nonché valori particolari che rispecchiano un buon andamento gestionale, come la Westinghouse, che registra il notevole progresso del 191 per cento, la Wortington del 53,1 per cento, la Riva Finanziaria del 57,8 per cento e la Bonifiche Ferraresi del 22,3 per cento. Tornando alla settimana in esame, nessuna novità per quanto riguarda il costo del denaro in fase di riporto, poiché i tassi applicati dalle banche per le operazioni di proroga sono rimasti invariati, rispetto ad un mese fa, tra il 14,5 e il 16 per cento. Una volta superato il riporto di dicembre, ieri il mercato ha iniziato il nuovo anno borsistico. La situazione generale non è sostanzialmente mutata, anzi è proseguito il continuo sgretolamento delle quotazioni dei valori chimici, in particolare Anic e Montedison. Per contro, grazie agli spunti messi a segno dalle Fiat, sulla cui scia si sono mossi anche altri valori, la seduta si è conclusa con l'indice a 30,94, in recupero dello 0,8 per cento rispetto a giovedì. Ciononostante, il bilancio della settimana permane negativo nell'ordine dell'I,1 per cento. c. col.

Persone citate: Anic

Luoghi citati: Libia