Val Susa, maglificio licenzierà 33 operai

Val Susa, maglificio licenzierà 33 operai La decisione respinta dai sindacati Val Susa, maglificio licenzierà 33 operai Una conferenza stampa della Firn sulla situazione della "Bosco e Cochis" di San Mauro La direzione dello stabilimento «Manifatture maglierie Vallesusa» di Sant'Ambrogio, che occupa 75 dipendenti, quasi tutte donne, ha comunicato ieri, in una riunione tenutasi all'Associazione delle piccole Industrie con i sindacati tessili, l'intenzione di procedere a trentatré licenziamenti, 30 operaie e 3 impiegati. E' dall'agosto scorso che il personale è in cassa integrazione a rotazione, a causa di una diminuzione di commesse. L'azienda produce biancheria e maglieria intima. Secondo i sindacalisti della Fulta (Federazione unitaria lavoratori tessili ed affini) l'azienda avrebbe motivato il provvedimento In quanto «Il costo del lavoro ammonta a 3720 lire orarie e anche l'onere della cassa integrazione in questo momento è troppo elevato», ia richiesta è stata respinta dai sindacati, * Conferenza stampa ieri all'Flm per illustrare la drammatica situazione della Bosco e Cochis di San Mauro «malgrado — ha precisato 1)1 Stefano del consiglio di fabbrica — quest'anno sia aumentata la produttività di circa il 30 per cento e lo stoccaggio di prodotti sia passato dai 18 mila pezzi di giugno al 2 mila attuali». «Com'è possibile — si chiede 11 suo collega Lo Russo — che una ditta florida fino a tre anni fa, abbia accumulato un deficit tale da far "saltare" gli stipendi agli operai e da non riuscire a pagare I fornitori?». Prosegue Silvia Caracciolo, a nome degli impiegati: «Non è possibile avere fiducia in un'amministrazione fantasma. Alcuni dirigenti si sono dimessi, altri si rendono Irreperibili, noi non sappiamo che cosa fare. Se continua co¬ sì, a gennaio troveremo l cancelli chiusi». La Bosco e Cochis aveva presentato il 19 ottobre un piano di riconversione e ristrutturazione aziendale chiedendo un finanziamento dallo Stato di 7 miliardi e mezzo. Dicono Tapparo e Rossetto dell'Firn provinciale: «In linea di massima siamo d'accordo e possiamo appoggiare la richiesta. Purtroppo però quel documento è stato sconfessato in una recente riunione all'Amma, dove si è detto che parte del denaro servirebbe per ripianare il disavanzo. Senza contare che non si è fatto nessun programma di ristrutturazione degli uffici tecnici e commerciali». Il futuro è buio. Il sospetto è che «i titolari Intendano liquidare l'azienda dopo averne ricavato il massimo profitto».

Persone citate: Cochis, Lo Russo, Silvia Caracciolo, Tapparo

Luoghi citati: San Mauro