Vance: possibili soluzioni in M.O. anche senza passare per Ginevra di Furio Colombo

Vance: possibili soluzioni in M.O. anche senza passare per Ginevra Washington punta apertamente sulla via di Sadat? Vance: possibili soluzioni in M.O. anche senza passare per Ginevra I | (Dal nostro corrispondente) New York, 6 dicembre. C'è un netto cambiamento di atmosfera e forse di linea politica oggi a Washington sul problema del MedioOriente, sull'incontro convocato da Sadat al Cairo, sulla linea diretta aperta fra israeliani e egiziani, sulla ostilità di una parte del mondo arabo e forse anche sulle relazioni fra Stati Uniti e Unione Sovietica, almeno in rapporto a questi problemi. Dopo l'annuncio che Vance avrebbe visitato, fra il 9 e il 15 dicembre, alcuni paesi ara- ! bi nel tentativo di mitigare il ìtono della tensione verso l'E- jgitto, c'è stata oggi la confe- , fenza stampa del Segretario di stat0 In essa ci sono alcu. Ine dichiarazioni che sembra- Ino segnalare cambiamenti, ! non solo di sfumature, nella 1 strategia americana, I La frase-chiave di Vance sembra essere: «E' possibile , avvicinarsi a una soluzione dei problemi del Medio Oriente anche al di fuori della conferenza di Ginevra». Questa frase, che appare come una svolta drammatica nella linea di fermo sostegno | in favore della convocazione di tutte le parti, è mitigata !dal contesto delle altre affer- i mazioni del Segretario di Sta j to, che indicano l'agenda del le conversazioni che avranno j luogo in Libano, in Arabia j V j Egitto . o a Saudita, in Egitto, Giordania e Israele. Ma anche considerando con attenzione l'insieme delle dichiarazioni di Vance, espresse, come è tipico del Segretario di Stato, con un tono pacato e una estrema moderazione di espressioni, quanto è stato appena detto al Dipartimento di Stato appare una i novità in qualche punto sensazionale. Prima di tutto sale di molto il tono del sostegno morale, psicologico e politico che gli americani intendono dare a Sadat. Dopo un periodo di silenzio, poi di temporeggiamento, infine, di cauto sostegno, adesso giunge una approvazione praticamente senza condizioni, un giudizio caloroso che unisce Israele ed sumVpesndefiniti autori di un «fatto di capitale importanza» e approvati per avere aperto «una strada nuova che I noi intendiamo pienamente \ sostenere». Dice inoltre Vance che l'in- j contro del Cairo determina una situazione irreversibile nel rapporti nel Medio Oriente. Alla Conferenza di Ginevra il Segretario di Stato ha fatto I riferimento più volte. Ha con-1 tinuato a dire che essa resta l'obiettivo degli Stati Uniti. I Ma il punto di vista america-1 no appare, nelle espressioni | di Vance, drasticamente cambiato. Di fronte all'offensiva I dei Paesi arabi che hanno at- i taccato con tanta asprezza l'Egitto, l'America sembra voler segnalare ora di non ritenersi affatto prigioniera degli | impegni precedenti. Un punto a suo favore, e a favore di una presenza energica e senza timidezza sul ! fronte delle difficili relazioni j diplomatiche nel Medio i Oriente, è intanto venuto dal-1 la Siria. Fino a poche ore fa il} presidente siriano non aveva invitato il Segretario di Stato americano a un incontro. La mancanza dell'invito avrebbe I reso impossibile una sosta di | Vance in Siria, il paese che sta occupando, come è noto una difficile posizione intermedia fra gli oppositori più accaniti e le posizioni più moderate verso l'Egitto. L'invito ora è arrivato, e Vance potrà discutere col più prestigioso e autorevole ira gli avversari di Sadat. Note di commento stridenti e preoccupanti vengono registrate dai corrispondenti americani a Mosca. L'Unione Sovietica sembra aver adottato un tono di sarcasmo sia verso l'iniziativa degli egiziani e degli israeliani, sia, indirettamente, verso gli Stati Uniti, proprio mentre il sottosegretario di Stato, Habib, si trova a Mosca, proprio nel momento in cui gli esperti e gli osservatori delle relazioni russo-americane stanno domandandosi se il legame stabilito in ottobre con Gromyko potrà reggere alla sempre più marcata differenza d'opinione sull'incontro del Cairo. Nelle ultime ore, è stato notato a Washington, l'atteggiamento sovietico si è fatto più duro e diretto. Il fatto che Vi¬ lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMlllllllli I ktor Kornilov accusi, in una nata della Tass, non solo l'Egitto ma anche gli Stati Uniti di «avere svenduto gli interessi dei palestinesi», appare negli Stati Uniti un segnale preoccupante. Se si controllano i giorni e le ore, gli attacchi sovietici precedono le ultime dichiarazioni del Segretario di Stato. La conferenza stampa di Vance e il netto cambiamento di atmosfera e di strategia politica che le sue dichiarazioni dimostrano, appaiono dunque una risposta non drammatica ma certamente decisa in una situazione di difficoltà e di ostacoli in cui i sovietici hanno mostrato di non volersi associare al ruolo di attesa e di imparzialità proposto all'inizio dagli Stati Uniti. L'asprezza sovietica degli ultimi giorni e delle ultime ore, oltre alla febbre più intensa di ostilità che sembra percorrere una parte del mondo arabo, avrebbe consigliato agli americani di mostrare e di operare una scelta. La scelta è in favore di Sadat e dell'incontro del Cairo. Furio Colombo nillllllllllllllMlillllllllllllllll'.'lllllIPMIIIIIIIIIIll

Persone citate: Arabia, Gromyko, Kornilov, Sadat