Michelino: unico mercato protestano gli ambulanti

Michelino: unico mercato protestano gli ambulanti Michelino: unico mercato protestano gli ambulanti Polemiche a Nichelino per la ristrutturazione del commercio ambulante. I due mercati dea sabato — quelli di piazza Martiri della Libertà e di piazza San Onirico — saranno trasferiti e unificati in piazza Primo Maggio. Il trasferimento è previsto per il mese di marzo. Gli ambulanti, nonostante i numerosi incontri con l'ammlnlstirazione comunale, non sembrano d'accordo sulla decisione. « La piazza ha una capienza notevole — afferma l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Parisi (pei) — e potrà ospitare, oltre alle 203 degli attuali posti di vendita janche altre bancarelle. Ognuno avrà lo spazio per il parcheggio. Lo spostamento è neces- sarto per diversi motivi: riordino della disposizione del banchi, con maggiore possibilità- per gli acquirenti di scegliere la merce; soluzione del problemi igienici (la piazza Primo Maggio, seimila metri quadrati, sera dotata di tutti i servizi necessari); maggiore scioltezza del traffico ». In piazza della Libertà confluiscono diverse strade e di sabato la percorribilità diventa quasi impossibile. La nuova area, in una posizione se non centrale almeno nella parte più popolata della città, favorirà' il movimento del traffico. « Con l'unificazione e il trasferimento dei mercati — sottolinea l'assessore al commercio Concetto Campioni (pd) — si intende ottenere il rispetto di alcune norme: divisioni merceologiche, precauzioni igienico-saniiarie, esposizione del cartellini con i prezzi (nella piazza ci sarà l'vffldo dei vigili annonari con un vigile a disposizione del pubblico, che avrà così modo di individuare eventuali abusi), regolare presenza del titolare o di un suo rappresentante. Naturalmente, per ottenere un risultato è indispensabile avere la collaborazione dei commercianti ». Questi ultimi, favorevoli all'unificazione, non sono d'accordo sul trasferimento; temono un calo della clientela, considerano troppo periferica a scomoda per gii acquirenti la nuova sistemazione, lamentano anche la grandezza, e Non ci staremo tutti — dicono —, qualcuno dovrà sistemarsi nelle vie adiacenti, isolato dagli altri e a danno del suo lavoro ».

Persone citate: Giovanni Parisi