Perizia sulle cause della marte di Mary
Perizia sulle cause della marte di Mary Perizia sulle cause della marte di Mary La quattordicenne fu uccisa con un mattone, ma non venne sfigurata - Quante persone implicate? Non hanno potuto rispondere a tutti gli interrogativi i periti incaricati di chiarire le circostanze della morte di Mary Alparone, la quattordicenne uccisa in una cantina di corso Dante 75 e trovata cinque giorni dopo in una discarica di rifiuti nella collina di Revlgllasco, nello scorso maggio. I professori Portigliatti Barbos e Purini hanno depositai'.' ieri al giudice istruttore Cuva le loro conclusioni, che seguono quelle del professor Zanalda, il quale aveva giudicato seminfermo di mente Alessandro Valle, il meccanico ventisettenne che abitava in corso Dante 75 e nella cui cantina sarebbe stato commesso il delitto. Se 11 meccanico lia detto la verità quando ha confessato di essere l'unico assassino, resta ancora da chiarire come abbia potuto disfarsi del cadavere, in quanto la versione che ha dato non convince del tutto. Se ha mentito quando, interrogato la seconda volta, ha accusato del delitto tre misteriosi personaggi incappucciati che, avrebbero materialmente ucciso Mary e poi lo avrebbero obbligato a caricare sulla loro auto 11 cadavere, resta ancora da chiarire chi sono questi misteriosi killers e quale rapporto 11 legava alla vittima. Ma vediamo quali sono 1 punti sui quali i periti hanno potuto far luce. Nessun dubbio sull'identità della vittima. L'isame dell'arcata dentarla ha confermato trattarsi di una ragazza di quattordici anni, l'età di Mary. Nessun problema anche sulle cause che hanno provocato la sparizione della testa del cadavere, non distrutto da un acido corrosivo usato in cantina dall'assassino per ritardare l'Identificazione ma dal roditori In collina. Anche sulle modalità del delitto, Portigliatti Barbos e Purini sono d'accordo.- Mary Alparone fu uccisa con un corpo contundente che le procurò una duplice frattura al cranio. Ma non fu usato un martello bensì un mattone, ritrovato Insanguinato nella cantina. Le cose si complicano quando i periti devono collocare con precisione l'ora del delitto, che resta compresa in un intervallo troppo ampio; dalle 4 del pomeriggio, quando Mary si allontanò dall'alloggio del Valle al primo piano, dove c'era una riunione di comuni amici (della ragazza e del Valle) e ad un'ora Impreclsata della notte. Come pure resta da chiarire il mistero degli incappucciati, se esistono, e l'eventuale contributo dato al Valle per disfarsi del cadavere. Il giudice intende indagare ancora sugli ospiti di quel pomeriggio. Tra loro c'è forse qualcuno che mente, oppure non dice tutta la verità.
Persone citate: Alessandro Valle, Cuva, Mary Alparone, Portigliatti Barbos, Purini, Zanalda
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