Il delitto della stazione Dora ha colpito anche cinque bimbi

Il delitto della stazione Dora ha colpito anche cinque bimbi Stefano Iati in carcere dopo la confessione Il delitto della stazione Dora ha colpito anche cinque bimbi Tre sono quelli dell'assassino e della donna uccisa - Ma anche l'amante di quest'ultima, caduto sotto le pallottole, aveva due figli al paese Stefano Iati è stato trasferito ieri mattina dalle camere di sicurezza della mobile al carcere. Agli agenti che lo accempagnavano ha ripetuto più volte, tenendosi il capo tra le mani « Io amo ancora Anna, le voglio bene nonostante tutto quello che mi ha fatto soffrire, nonostante l'abbia uccisa ». Col volto teso dal dolore ha raccontato, tn un drammatico colloquio con il dott. Ninetti, l'incubo di questi ultimi giorni. Da quando ha scoperto che la moglie voleva lasciarlo, essendosi innamorata di un altro, allo scorso pomeriggio, quando l'ha uccisa con il suo amante alla stazione Dora. « Tutto è cominciato dieci giorni fa. Anna aveva deciso dì tornare dal Sud per vedermi. Mi aveva scritto lettere piene d'amore, diceva che mi voleva abbracciare. L'ho attesa alla stazione e l'ho vista scendere dal treno abbracciata ad un giovane. Mi ha spiegato che era un amico, non ho capito subito quanto era successo in quel lungo viaggio in treno. Me lo ha spiegato lei, nel giorni successivi, con discorsi sempre più duri, per me sempre più amari ». Dieci gioml d'incubi, dice Stefano Iati. La moglie che prima gli fa capire di non trovarsi più bene con lui, poi che si è innamorata di quel bel ragazzo, Gregorio Barbieri, che ha conosciuto sul treno. Ragazzo non è: 24 anni, sposato da cinque, due figli e una moglie giù a San Gregorio vicino a Catanzaro. Li ha lasciati al paese ed è venuto a cercare fortuna a Torino. Lavorava come muratore in un cantiere della periferia. Chissà se il giovane ha confessato questa realtà ad Anna Iati, 32 anni, tre Agli di 11, 9 e 6 anni. lllllllllllll lllllllMllllllIllMIIIllllllllllllllll Lei se ne innamora pazzamente, chiede al marito di vendere la poca terra che ha al paese: « E poi mi devi dare tutti i soldi. Io ho pur diritto di rifarmi una vita, quel denaro mi serve per mettere su casa con il mio nuovo uomo ». Poi le minacce: « Guarda che Gregorio è un pregiudicato, è sempre in compagnia di gente armata. Non credere di farmi paura: potrebbero darti una lezione ». Dice Iati: i « Un giorno mi ha mostrato tre \ IIIIIMIMIllIflllllllllllllllllllllllllllIllllIIIIM proiettili, dicendo che li aveva presi al Barbieri ». I proiettili sono stati trovati nella sua borset- ta, in un angolo del piccolo bar della stazione Dora dove con sette colpi di pistola Stefano Iati si è illuso di poter porre fine ad un incubo. La vera tragedia inizia ora: due famiglie distrutte, cinque bimbi che non potranno più abbracciare 1 propri genitori. E le ultime parole dette dall'assassino entrando in carcere: «Dio mio! Ma cosa ho latto? ». IIIMI1II 1111111111111 i11111111< 11[11111111 sn Stefano Iati nelle camere di sicurezza della Squadra mobile

Persone citate: Anna Iati, Barbieri, Gregorio Barbieri, Ninetti, Stefano Iati

Luoghi citati: Catanzaro, San Gregorio, Torino