Lo storico incontro dei figli di Abramo di Lamberto Furno

Lo storico incontro dei figli di Abramo Religioni e società di Lamberto Furno Lo storico incontro dei figli di Abramo Lo storico incontro di Gerusalemme fra Sadat e Begin ha fatto comprendere, come mai era accaduto, quanto incidano i comuni ceppi religiosi anche nell'infrangere le più rischiose tensioni fra due popoli. Sadat e Begin si sono richiamati al comune Dio, al comune «Padre Abramo». Eppure il primo è musulmano, il secondo è ebreo. In che cosa consistono questi millenari legami che neppure trent'anni di guerra, infiniti contrasti e difficoltà estreme da superare, sono riusciti ad intaccare? Ne abbiamo parlato con mons. Pietro Rossano, piemontese di Alba, uno dei maggiori studiosi delle tre religioni nate dalla stessa radice di Abramo: Ebraismo, Islam e Cristianesimo. Mons. Rossano, che legge l'ebraico, l'arabo, il sanscrito, è segretario del Segretariato vaticano per le religioni non cristiane, presieduto dal card. Sergio Pignedoli. Ebrei e arabi, come popoli semiti, hanno lo stesso ceppo etnologico e linguistico. Li accomuna, poi, l'origine storica: gli Ebrei avevano la loro radice in Egitto, Mose fu tratto dall'Egitto sia secondo la Torà, che è il libro santo ebraico, sia secondo il Corano, che è il libro santo musulmano. Mose è nome egiziano e, secondo il Corano, egli fu apostolo (rasul, in arabo) e profeta (nubi). Una dei- le radici della Bibbia è la letteratura egizia. C'è, infine, il ceppo religioso comune ad Ebrei, Musulmani e Cristiani. Credono in Dio creatore dell'universo e dell'uomo, che è supcriore all'universo e sottomesso solo a Dio. L'uomo è pensato come «immagine di Dio» nella Bibbia, come «caliji fo o gerente di Dio» nel Cora¬ etoso i e eamo, e mo di lijra¬ no, come «figlio di Dio» nel Cristianesimo. Ancora: per le tre fedi, Dio interviene nella storia mediante i profeti: Noè, Abramo, Mose, Elia. Fra Ebraismo ed Islam c'è una somiglianza sorprendente perché entrambi si sottomettono a una Legge data da Dio: la Torà per gli Ebrei, la Sharì'a per i Musulmani. Per i Cristiani, invece, Dio si è comunicato nella persona di Gesù Cristo. Ma Cristo, per l'Islam, è «santo per eccellenza, figlio della Vergine, Parola e Spirito di Dio». Le tre religioni hanno compiuto la rivoluzione monoteistica, affermando la fede in un solo Dio, personale, presente nella storia, al posto del panteismo (molti dei). «Si pensa di solito che i Musulmani adorino Allah, come Dio diverso dal nostro. Ma Allah non è altro che la forma araba dell'ebraico Elohim, nome che la Volgata dei Settanta (cristiana) tradusse con Thèos, cioè Dio. In questi sistemi religiosi l'uomo non può accettare ideologie che escludano il rapporto con Dio. Per questo motivo i Romani non potevano entrare in Gerusalemme con le loro insegne spiegate. Perché a Gerusalemme, città santa, il Re era Dio, e gli Ebrei non accettavano altre sovranità assolute». Mons. Rossano cita solo tre grandi nomi per dimostrare quale contributo abbia dato al progresso religioso e culturale la collaborazione fra queste tre fedi, soprattutto nel Medioevo: Averroè (arabo e musulmano), Maimonide (ebreo), S. Tommaso (cristiano). E nota che questi Maestri scelsero Aristotele, come fonte di riferimento. Al di là degli spunti polemi¬ ci, frequenti nel Corano, gli Ebrei e i Cristiani sono considerati dall'Islam «Popolo del Libro». La Sura quinta, versetto 70. del Corano è così tradotta da mons. Rossano. «Quelli che credono nel Corano, quelli che seguono la Scrittura ebraica c i cristiani, tutti coloro che credono in Dio e nell'ultimo giorno (giudizio finale) e operano secondo giustizia, non dovranno temere nulla». Sono soltanto alcune delle molte relazioni Islam-EbraismoCristianesimo che mons. Rossano ci ha ricordato. Esse spiegano a sufficienza l'insistente richiamo allo stesso Dio e al «Padre Abramo» fatto da Sadat e Begin a Gerusalemme. Per queste stesse ragioni si susseguono nel mondo gli incontri fra esponenti delle tre fedi sollecitate a conoscersi dal Concilio, anche se persistono difficoltà nel dialogo con i Musulmani che non hanno accettato il metodo storico-critico, al quale si sono decisi negli ultimi decenni gli Ebrei e i Cristiani, mentre l'Islam sostiene come dogma che «il Corano è disceso dal Cielo». Questo comune ceppo religioso (il monoteismo), tocca oltre un terzo dei quattro miliardi di uomini: un miliardo e cinquanta milioni di cristiani, 15-20 milioni di ebrei e oltre mezzo miliardo di musulmani. Tel Aviv. L'israeliano Begin accoglie l'egiziano Sadat ev