Stamane Sadat illustra al Cairo i risultati del viaggio in Israele

Stamane Sadat illustra al Cairo i risultati del viaggio in Israele In sei punti il discorso del presidente al Parlamento Stamane Sadat illustra al Cairo i risultati del viaggio in Israele Il Cairo, 25 novembre. Nella tranquillità del suo studio nella palazzina di Giza sul Nilo, il presidente Sadat ha completato la stesura del discorso che pronuncerà domattina al Parlamento per illustrare le ragioni del suo spettacolare viaggio a Gerusalemme e rivelarne i risultati. Secondo l'ufficioso Al Ahram, che è molto vicino alla presidenza, il discorso verterà su sei punti: 1) modo e metodi per riconvocare la conferenza di Ginevra e gli ostacoli superati; 2) motivi del viaggio; 3) i particolari dei colloqui coi dirigenti israeliani e i risultati; 4) collegamento del viaggio con la soluzione del problema medio orientale; 5) obbligo delle superpotenze, copresidenti della conferenza di Ginevra, di garantirne il successo; 6) il rifiuto dell'Egitto di concludere una pace separata con Israele. Per preparare il discorso il presidente ha annullato tutti gli appuntamenti ed ha perfino pregato i suoi collaboratori di non disturbarlo per l'intera giornata. Giornali stranieri hanno scritto che Sadat farà un annuncio importante sulla rappresentanza palestinese alla conferenza di Ginevra, che rappresenta l'ostacolo principale e più grave per la convocazione della conferenza. L'agenzia Medio Oriente aveva riferito ieri che esponenti palestinesi in Israele e in Cisgiordania erano stati invitati al Cairo per discutere la situazione in Medio Oriente dopo la visita del presidente Sadat a Gerusalemme. L'invito, formulato dal partito unico egiziano, mirerebbe secondo gli osservatori a controbilanciare l'opposizione araba al viaggio di Sadat. In una corrispondenza dalla Cisgiordania il giornale As Destour, che si pubblica ad Amman, scrive che tre sindaci della riva occidentale occupata hanno negato di essere disposti a rappresentare i palestinesi a Ginevra. Hilmi Hanoun di Tulkarem, Bassam Shakaa di Nablus e Rashad Shawa di Gaza, le tre principali località della Cisgiordania, hanno detto: « Trovandoci in territorio occupato non siamo in condizione di negoziare con la potenza occupante, specialmente perché fino ad ora Israele ha sostenuto che questa terra è sua e per il fatto che Israele non riconosce il popolo palestinese né l'Olp ». Sulla rappresentanza palestinese nelle ultime ore ci sono state svariate notizie e relative smentite. La più sensazionale voleva che fosse nientemeno che monsignor Capucci il rappresentante dell'OIp a Ginevra. L'informazione era stata genericamente attribuita a diplomatici arabi a Beirut. Si diceva che Sadat, parlando col Primo ministro israeliano Begin, aveva proposto monsignor Capucci e che il prelato era stato consultato preventivamente ed aveva accettato. (Ap) te se le violenti reazioni suscitate dall'iniziativa non si attenueranno, ha detto l'emittente. Anche alla luce di questi avvenimenti acquista credibilità la notizia diffusa dal giornale filo-palestinese di Beirut Kifat al Arabi che tanto il presidente Boumedienne quanto il colonnello Gheddafi intendono recarsi, nelle prossime ore. a Damasco, per coordinare una politica antiegiziana e dare ad Assad prove concrete della loro volontà e della loro possibilità di appoggio. La necessita di « rafforzare la posizione araba contro la visita di Sadat » è emersa, secondo fonti palestinesi, anche dalla riunione siriano-palestinese svoltasi oggi a Damasco sotto la presidenza del vice primo ministro e ministro degli Esteri Khaddam e Yasser Arafat. g. r.