Sellici anni al pastore omicida, i giudici hanno tenuto conto della sua solitudine

Sellici anni al pastore omicida, i giudici hanno tenuto conto della sua solitudine Sentenza umana per il delitto di via San Domenico Sellici anni al pastore omicida, i giudici hanno tenuto conto della sua solitudine Un uomo "primitivo", sempre scacciato e ignorato da tutti, finito nella realtà cupa del centro storico: vino e coltello erano i suoi soli amici, i cattivi consiglieri che l'hanno scatenato Cosimo Atzeni, ex pastore della Barbagia, quarant'annl di solitudine nel cuore, personaggio che pare ritagliato dalle pagine di <i Padre padrone », è stato condannato ieri a 16 anni di reclusione per il delitto compiuto un pomeriggio d'estate sul balcone di un alveare in via San Domenico, nel centro storico trasudante miseria. Una pena ridotta, concordata in meno di un'ora di camera di consiglio: vuol dire che giudici popolari e togati hanno trovato subito la strada della pietà lie di nun di o, iaa ioà il to 13 he dinano e, aao. oi, nodioserto a », il etoag », ggi ocoleaucome il caso imponeva. Pietà che nel linguaggio del codice significa « attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti ». Passo coraggioso per allontanare l'ombra dell'ergastolo, giungere nei limiti del possibile ad erogare una giusta pena. Altro non c'era da fare. Il delitto, 11 comportamento dell'omicida, le testimonianze sulle cause scatenanti l'ira dell'Atzeni erano li, segnate da contorni netti. Valutare i fatti per come si presentano nella loro brutale, immediata realtà, avrebbe fatto quaj drare subito 1 conti con la letI tera della Legge. Ma non con lo | spirito della giustizia. I II pomeriggio del 27 luglio I '75, nel caseggiato di via S. Doj menico angolo via Milano Cosimo i Atzeni scende lentamente le scale che dalla soffitta dove abita portano nel cortile. A metà strada si ferma. L'ha attratto la figura di una donna che si affaccia ad una finestra. Guarda a lungo, golosamente e il suo atteggiamento suscita il fastidio della ragazza e di altre donne: « Vattene », I gli gridano. Lui insiste. Arrivano | di corsa Giovanni Romito, padre | della ragazza ed i suoi due figli, ; apostrofano a loro volta lo i « sfrontato ». Atzeni caccia la mai no in tasca e estrae il coltello, , poi si butta contro i tre menando rendenti terribili. Giovanni Romito, 60 anni, cade scannato, ferite profonde riportano 1 figli. Sfibrato dallo scatto di furore j incontrollabile Atzeni si ritira In ; casa, 11 lo arrestano gli agenti ! della questura. Non fa nulla per | sottrarsi alla cattura, né per : difendersi. Dice soltanto (e lo ] ripeterà al processo): « Mi hanno l aggredito, ho dovuto difendermi ». | Tutto lineale, se si prescinde dal11'Atzeni « uomo », se non si va a scavare nella sua storia di pastore e immigrato e non si tiene conto di una vita segnata dalla solitudine più amara; mal un affetto, una carezza, una parola amica. Lo sprezzo invece, l'incomprensione: « Vattene ». Gli diventano cosi, compagni inseparabili 11 vino e il coltello. L'uno e l'altro gli giocano più volte tiri mancini, sulla fedina si leggono tre condanne per disturbi, violenze, porto abusivo di « arma da taglio ». Il vino gli fa sembrare meno vuota la giornata, li coltello gli dà sicurezza. (Juel giorno ha bevuto e il col¬ t tello lo ha tirato fuori per sentirsi più forte. Poi il raptus omicida. L'ostacolo vero che la Corte (pres. Barbaro) ha dovuto superare ieri era costituito proprio dai precedenti; la legge su questi non transige, le attenuanti si bloccano automaticamente sulla soglia della « recidiva ». A meno che non prevalgono le considerazioni sull'esistenza, sull'ambiente che hanno modellato l'imputato. Ad onor del vero le stesse parti civili rappresentate dagli av- vocati Geo ed Oliviero Dal Fiume | nel loro umanissimo intervento avevano inserito le richieste nella cornice che abbiamo appena tracciato. L'argomento, ripreso dal difensore Perla nominato all'ultimo momento (il precedente, Guiso di Nuoro, aveva rinunciato al mandato) ha trovato accoglimento nella sentenza della Corte. Il pubblico ministero Burzio aveva chiesto la condanna a 24 anni. L'ex pastore della Barbagia Cosimo Atzeni, 40 anni di solitudine poi un omicidio

Persone citate: Atzeni, Burzio, Cosimo Atzeni, Guiso, Oliviero Dal Fiume

Luoghi citati: Nuoro