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Si fa il bilancio a Nichelino dell'attività del consultorio E' in funzione oramai da due mesi Si fa il bilancio a Nichelino dell'attività del consultorio Questa sera un dibattito per stabilire l'aiilrUà dell'anno prossimo - Sono state abitate 800 persone A due anni dall'apertura del consultorio di Nichelino, con sede nell'asilo di via Vespuccl, l'equipe psico-medica, il ginecòlogo Guido Fritz, l'assistente sociale Anna Oddenino e l'infermiera Peracca hanno programmato una serie di incontri con la popolazione che si concluderanno con un'assemblea per stabilire l'attività dell'anno prossimo. Il primo dibattito si svolgerà questa sera, alle 20,30, in via Cacciatori 21. «L'esistenza del consultòrio è conosciuta attraverso i ilscorsi di chi lo frequenta — spenna Anna Oddenino —. Vogliamo pubblicizzare il suo vero compito, e come potrebbe essere utilizzato da tutti. Considerato inizialmente un luogo per ottenere mezzi contraccettivi, Ita assunto a poco a poco un significato diperso. Con .continue discussioni I-équipe ■ cerca di chiarire i problemi degli utenti. Sono' soprattutto donne, gli uomini sembrano ignorare il servizio, forse perché è considerato un luogo per la pianificazione delle nascite, quindi più femminile». «Facciamo il possibile — ha detto il dottor Guido Fritz '— per non limitarlo a db, per ritrovare una finalità comune a tutti gli operatori. Molte donne non sanno come utilizzare il consultorio, la coppia si presenta raramente». L'equipe riceve tutti 1 giorni, dalle 15 alle 19, escluso il mercoledì e il sabato mattina. In due almi ottocento persona hanno utilizzato U servizio, con una media mensile di 60 utenti. L'età dei frequentanti osclVs tra 1 25 e i 40 anni, in maggioranza operaie, casalinghe, studentesse. «Ci sono donne — continua 11 dottor Fritz — che proibiscono al: le. figlie minorenni di frequentare il consultorio. Lo considerano un luogo-adatto a chi è sposato, magari d'una certa età, e con scopi esclusivamente ginecologici. Ed è per questo che non sono soddisfatto deU'andamento generale: dovrebbe essere un momento di pres< ài c\-<scì'M2a dell'utente». I dibatti?, ir.enàono diffondere il modo plU i»<atto per utilizzare il ser"!«io. «Mvlti — aggiunge Anna cysdsnlno — tendono a confondere il ci-nsu'.lòrio con l'ambulatorio, meniie'si vorrebbe aiutare a risolvere vari problemi, come quelli esistenti nelld coppia o nel rapporti tra figli e genitori».