Isolare il partito della "P38,, e far funzionare le istituzioni

Isolare il partito della "P38,, e far funzionare le istituzioni Il Piemonte contro il terrorismo: manifestazioni dal 2 al 17 dicembre Isolare il partito della "P38,, e far funzionare le istituzioni Assemblea a Palazzo Lascaris - "Vogliamo che vinca il coraggio civile e che si faccia il processo alle Br" - "Casalegno ha pagato col sangue la coerenza antifascista" « Assieme alla persistente minaccia di un terrorismo nero, di destra, si pub ora parlare della presenza di un terrorismo prevalente in Piemonte, Ispirato all'ideologia delle Brigate rosse e alle sue aberranti evoluzioni ». « Il metodo della violenza e l'esercizio del terrorismo non hanno e non possono avere seguito. La storia del nostro Paese non si e mai Ispirata a questi metodi, la conquista stessa della democrazia, la lotta al fascismo, la costruzione del nostro Stato democratico prescindono totalmente da questo tipo di scelte ». Sanlorenzo prima, Viglione poi, hanno usato queste espressioni ieri mattina, durante il consiglio regionale aperto, per esprimere ancora una volta la condanna di quel terrorismo che, ha detto Sanlorenzo, « anche Marcuse ha recentemente bollato ». Si è avvicinato al microfono il rettore dell'università, prof. Cavallo: poche parole, ma durissime: « La filosofia stupida e delinquenziale del signor Marcuse ci ha dominati per dieci anni. Una filosofia esposta in un libretto di poche pagine, del 1967: i risultati si vedono ». Polemica con Sanlorenzo? No: tentativo di analisi di che cosa c'è all'origine di questi gesti spietati, di questo « partito armato ». Un'analisi e una proposta. E' ancora di Sanlorenzo: « Si può vincere la battaglia contro il terrorismo con i mezzi e le leggi della democrazia, senza leggi eccezionali; e si creerà un clima assai più lavorevole all'isolamento politico dei terroristi se, come ha detto il ministro dell'Interno al Senato, si porrà fine anche all'impunità tollerata verso chi ha leso il bene pubblico. Per dirla in parole più chiare, se saranno messi in galera i numerosi altolocati ladri, sperperatori, evasori e responsabili di tanti aspetti disastrosi della crisi del nostro Paese ». Ma le malversazioni, gli scandali, giustificano l'esaltazione del¬ la P38 e l'uso delle molotov? Il Piemonte risponde no e intende « lare il deserto attorno al terrorismo e al partito armato; isolare coloro che alimentano la violenza, coloro che non prendono le distanze dai movimenti che la predicano o la tollerano ». Prime Iniziative: « Vogliamo far funzionare le istituzioni, tutte. Vogliamo che la giustizia celebri a Torino il processo alle Br, vogliamo che vinca il coraggio civile ». Sofismi ci sono stati nei giorni scorsi, ma con altri propositi. Li ha ricordati 11 sindacalista Bertinotti a nome della Cgil, Cisl, UH affermando: «E' sbagliato dire che è fallito lo sciopero per Casalegno. Certo, può anche avvenire che l'operaio che lotta contro la disoccupazione si disinteressi di chi guadagna cinque volte più di lui; ma è ingiusto generalizzare e chiudere la massa lavoratrice nel cerchio del puro e semplice interesse economico ». Ha ricordato la lotta e i pic¬ chettaggi contro gli straordinari Fiat affermando: « Ci battiamo contro il pianeta Fiat, ma ci guardiamo bene dal dire che i suoi vertici alimentano il terrorismo. Pretendiamo che altrettanto si faccia nei nostri confronti ». La piof. Castagnone Vaccarino (pri) gli ha però obiettato: « Quando si dice di essere contro la violenza bisogna essere contro tutta la violenze, anche quella che impedisce di far lo straordinario a chi ha scelto di farlo ». Comunque « il terrorismo armato non ha consensi ancfie se le masse non vi si oppongono con grande entusiasmo». Suo scopo ultimo « è quello di destabilizzare lo Stato » e su questo giudizio della signora Castagnone, tutti sono concordi. Per impedirlo bisogna « reagire all'indifferenza, rassegnazione, paura » come ha esortato il comunista Bontempi, « ristabilire l'unità più profonda tra lo Stato e la società » come ha detto il de Bianchi: « impegnarci a sconfiggere la t'iolenza » come ha detto il liberale Marchini; andare dal ministro dell'Interno in delegazione e segnalargli le manchevolezze di organici, secondo il suggerimento del liberaldemocratico Rossotto. Il sindaco di Cuneo ha annunciato che il 3 dicembre a Torino le città decorate di medaglia al valor militare decideranno iniziative; intanto una, per i giovani, partirà prossimamente dall'università di Padova. Sui giovani hanno insistito in molti, In particolare il socialdemocratico Benzi; e tutti hanno sottolineato la costatazione amara di Sanlorenzo: « Gli autori dei delitti più gravi o non sono stati arrestati o non sono stati individuati. Si è scoperto il gruppo di "Prima linea" e più recentemente quello di "Azione rivoluzionaria", assai ambiguo nella composizione; ma attendono un nome o un posto nelle carceri gli assassini di Ciotta, dell'avv. Croce, di Roberto Crescenzio e coloro che hanno terito Puddu, Cocozzello, Osella, Ferrerò, Camaioni e adesso Casalegno ». Perché Casalegno? « Per la sua coerenza — ha detto la prof. Castagnone — e questa coerenza la paga con la terapia tnlensiva cui è sottoposto in questo momento»; l'on. Mussa Ivaldi ha a sua volta ricordato che « l'antifascismo di Casalegno è nato sui banchi del ginnasio ». Per evitare questo, perché ciascuno « abbia il diritto di esporre le proprie idee senza gli sber leffl, gli insulti, l'intolleranza faziosa », perché « un corteo possa esercitare la sua influenza attraverso la forza delle idee che propone e non per la quantità dei bastoni, dei bulloni o delle bombe molotov che ad un certo punto possono essere lanciate »; in una parola: per la difesa dell'ordine democratico e repubblicano, si terranno il 2 dicembre consigli aperti in tutti i 1209 Comuni della regione e poi, fino al 17 dicembre, dibattiti e assemblee nelle scuole, fabbriche, quartieri

Luoghi citati: Cuneo, Padova, Piemonte, Torino