II medico dite: "Lei parlerà come prima,, e il cuore, che era in tumulto, s'è calmato

II medico dite: "Lei parlerà come prima,, e il cuore, che era in tumulto, s'è calmato Le condizioni di Carlo Casalegno sono lievemente migliorate II medico dite: "Lei parlerà come prima,, e il cuore, che era in tumulto, s'è calmato Ieri mattina, dopo un intervento per estrarre una scheggia dalla gola - Le indagini procedono a passi lenti e diffìcili - Nessuno ha visto i killer : sarà proprio il vicedirettore de "La Stampa" l'unica persona in grado di descrivere alla polizia la fisionomia dei suoi attentatori - Molti posti di blocco, controlli in tutta la città Una dura battaglia. La lotta per la vita che Carlo Casalegno combatte in una stanza del Centro di terapia intensiva del pronto soccorso rlel'.t! Mollnette sarà ancora lunga, e l'esito è ancora incerto, benché vi siano motivi per sperare nel successo. Ha detto 11 prof. Crnvero, direttore del reparto; « Vi sono ancora preoccupazioni per lo stato generale del paziente. La situazione non è ancora risolta né lo potrebbe essere in 24 ore. C'è il Umore di infezioni secondarie e di complicazioni generali. Tutto può ancora capitare e bisogna essere molto cauti. Il fatto positivo è che non c'è stato nessun peggioramento e che il cuore, già malandato in precedenza, non ha dato alcun fastidio ». In verità, per un momento che era parso un'eternità, ieri mattina 11 cuore del prof. Casalegno sembrava impazzito; tachicardia e aritmia accentuate. Un medico si è avvicinato al ferito, gli ha preso una mano e ha mormorato: « Stia tranquillo, tornerà a parlare ». Forse in quel momento la grande paura di rimanere muto è sfumata: e 11 suo cuore si è calmato. Poco prima il prof. Paolo Menzio aveva estratto dalla gola di Casalegno una parte della protesi fatta saltare dai proiettili della rivoltella dei brigatisti rossi. Ha detto il prof. Cravero: « Non si è trattato di un vero e proprio intervento chirurgico. Il ferito non è stato anestetizzato poiché il corpo estraneo, grosso come un dado, era raggiungibile attraverso il cavo orale. D'altronde l'operazione era necessaria sia perché il frammento poteva provocare un'infezione, sia perché c'era il pericolo che si spostasse ». Un solo proiettile è ancora nel corpo di Casalegno, all'altezza del collo: secondo 1 medici non crea problemi né pericoli Immediati. Al ferito lunedi verrà controllato lo stomaco per stabilire se abbia riportato un'n ulcera da stress ». Dunque, l'attesa continua, lun- ga e penosa. La signora Dedy, che col figlio Andrea e la nuora Elisabetta aspetta dietro alia porta una parola rassicurante, Ieri per pochi istanti ha potuto vedere 11 marito. Chi sono 1 feroci criminali che hanno teso l'agguato al vicedirettore della Stampai Per gli Inquirenti non è facile trovare la pista giusta: troppo scarsi, per il momento, gli indizi. Nessuno sembra aver visto 1 brigatisti rossi. Dice il dott. Fiorello, dirigente l'ufficio politico della questura: « Hanno scelto l'ora migliore, quando la gente è in casa e il traffico quasi inesistente ». L'unico testimone è propiio a i re e Carlo Casalegno e la polizia conta sul suo aluto per dare una fisionomia, sia pur approssimativa, al gruppo terrorista. Alle spalle dei criminali che hanno tentato di ammazzare, c'è ancora un'organizzazione che per certi versi appare assai efficiente malgrado l'isolamento politico cui è condannata. La facilità con la quale 1 killers possono muoversi, da una olttà all'altra, ne è un segno. Inoltre l'attentato al nostro vicedirettore sembra sia stato deciso parecchio tempo addietro. Le indagini svolte dalla polizia hanno stabilito che la targa della 124 trovata In fiamme a pochi isolati dal luogo dell'attentato, era stata rubata ad una 126 nel marzo 1976. « Come per gli altri, anclie in questo agguato c'è sicuramente un basista locale, qualcuno che ha studiato nei dettagli le abitudini della vittima e poi ha fatto rapporto agli altri. Inoltre, nel giorno scelto, il colpo può fallire per cento ragioni diverse e allora i killers devono rimanere nascosti in città, perché è impensabile che in un solo giorno sì spostino da un centro all'altro. Più volte abbiamo trovato persone insospettabili che davano ospitalità a brigatisti o erano in possesso di appunti particolari » spiega la polizia. E si cerca la Nagant, la rivoltella cai. 7,62 che un brigatista impiega nelle sue vili Imprese. Chi uccise l'avvocato Croce impugnava quell'arma, e chi ha tentato di ammazzare Carlo Casalegno, ha usato lo stesso tipo di rivoltella. Dicono In questura: «Il nome di uno degli assassini dell'avvocato Croce, per noi, non è misterioso: a sparare fu Corrado Alunni, nei suoi confronti è stato emesso mandato di cattura per omicìdio. Il gruppo, forse, è lo stesso». Nella spirale del terrore cercano d'innestarsi molti Individui, magari per portare a termine piccole vendette personali. Domenico Ficara, funzionario della Fiat Mirafic-ri, ha denunciato che da tempo per telefono qualcuno che si dice appartenente alle Brigate rosse lo minaccia: «Brutto schifoso, servo di Agnelli, te la faremo pagare cara». Ieri mattina lo sconosciuto sciacallo avvertiva 11 dirigente che l'«ora» era scoccata. Quando l'uomo è sceso in strada ha scorto una «124» chiara con tre uomini: uno lo indicava. Il dirigente è corso in casa ed ha avvertito la questura. I tre sono fuggiti. Posti di blocco sono stati Istituiti in tutta la città. Da Roma sono giunti venti uomini per rafforzare 1 servizi di sicurezza e un altro centinaio dalla polizia stradale e dal battaglione celere di Padova per prendere parte alla vasta operazione di controllo. * ★ ir La commozlcne per 11 crudele agguato teso a Carlo Casalegno e gli auguri di una pronta e completa guarigione sono espressi In centinaia di telegrammi e di lettere che giungono al giornale. Una dimostrazione di solidarietà non soltanto per il collega, ma anche per tutti i lavoratori della Stampa e degli organi d'Informazione. Ricordiamo anzitutto 1 messaggi dttPncmMlidcrBslnddDundmFtcpasdldOdc1 e 11 [ 11 m m i n m m m i m 11 i m i 11111 : i 111 : i m n f 1111 [ 1111 ! 11 n m gn del giornalisti torinesi, del direttore Michele Torre con il comitato di redazione della Gazzetta del Popolo e del comitato di redazione dell'Avvenire. Hanno Inviato parole di dura condanna il presidente della Camera di Commercio Enrico Salza; Mario Bocchleri, presidente dell'Associazione dirigenti aziende industriali; Vito Damlco, presidente della Sipra; presidenza, vicepresidenza, sovrintendenza e direzione del Teatro Regio; Marino BUI, presidente regionale dell'Associazione cristiana artigiani italiani; il consiglio d'amministrazione dell'Istituto chirurgico ortopedico Maria Adelaide. A nome della segreteria Cisl e di tutta l'organizzazione, Cesare Delpiano ha scritto: «I lavoratori uniti sono impegnati fermamente nella difesa della democrazia e della libertà». Tra le voci del mondo sindacale e dei lavoratori: Federlibro Cisl regionale Piemonte; segreteria e direttivo provinciale Filca Cisl; comitato direttivo provinciale Federazione nazionale assicuratori; maestranze, amministrazione, direzione e dirigenti dell'Azienda municipale rifiuti; ! l'assemblea del dipendenti Ansaldo-Torino; direzione e maestranze Officine meccaniche Ponti; dipendenti ditta IP; consiglio di fabbrica Brondl. E ancora 1 consigli di fabbrica e | 1 dipendenti di: Cartiera Burgo Germagnano; Svim; Farmltalia Montedison Settimo Torinese; Manifattura «La Zanzara» Prarolo; comprensorio di via Rlcasoli Atm; Centro contabile Istituto Bancario San Paolo; lavoratori e lavoratrici Superga Spa; Sindacato inquilini; lavoratori Comune di Settimo Torinese; assemblea lavoratori Seat; personale Istituto Plninfarlna. «A Casalegno, giornalisti e tipografi della Stampa — ha scritto il vlcesindaco Borgogno — Za mia solidarietà e partecipazione alla volontà di lotta per la difesa della democrazia». Parole di indignazione anche dagli esponenti politici: on. Giorgio Mondino; Giuseppe La Ganga per la Federazione provinciale torinese psl; Elio Borgogno, capogruppo democrazia cristiana provincia di Torino; Bruno Segre, capogruppo consiliare socialista; l'assessore comunale all'edilizia Gabriele Salerno; Federazione giovanile repubblicana; Giovanni Fontana, segretario politico socialisti borgo San Paolo; Carlo Felice Rossotto; 11 sindaco di Candlolo Bettassa; segreteria regionale Alleanza Monarchica. L'onorevole Rossi di Montelera ha chiesto al capogruppo Piccoli, «a nome degli altri deputati piemontesi, un incontro con Andreotti e Cossiga per valutare la situazione dell'ordine pubblico a Torino». Nessuno può entrare nella stanza del ferito, sorvegliata dalla polizia - Un blocco stradale dell'antiterrorismo

Luoghi citati: Comune Di Settimo Torinese, Germagnano, Padova, Piemonte, Prarolo, Roma, Settimo Torinese, Torino