Parla Moro di Luca Giurato

Parla Moro Parla Moro (Segue dalla 1* pagina) conti con Moro e con chi, nel suo partito, la pensa come lui. Per Moro, questo è un momento politico « originale », che dev'essere vissuto con « assoluta lealtà ». A suo giudizio, tale lealtà esclude che la de pensi di coinvolgere altri partiti « al solo fine di logorarli ». E' una vecchia polemica, questa del coinvolgimento-logoramento. Sta a cuore soprattutto ad alcuni socialisti. Moro l'ha troncata. Nei prossimi giorni, vedremo chi gli darà nuovi impulsi vitali. Moro però va oltre. Dice senza mezzi termini che, se la de è leale, lo è anche il pei. «L'evoluzione del partito comunista è innegabile ed avviene, oltre che per interno travaglio, sotto la pressione delle cose, sotto la spinta di un paese così vario, così ricco di umori e di fermenti, così legato ai valori della persona e della libertà, sotto la spinta di elettorato che vuole cambiamenti, ma non traumatiche rotture». Tuttavia, ricorda il presidente della de, non bisogna farsi prendere da infatuazioni, da facili entusiasmi, dalla fretta: «I contorni di una società socialista (a tale progetto, in prospettiva, saremmo chiamati a collaborare) restano ancora indefiniii. E poi, la identificazione di società socialista e di democrazia non ha modelli riconosciuti ai quali riferirsi, ma deve essere immaginata e sperimentata in un contesto mondiale nel quale esiste una realtà che esercita una influenza certamente rilevante». In garbata ma ferma polemica con Berlinguer, Moro ricorda che «non c'è da stupirsi se si guarda ai modelli esistenti». L'importante è che tale sguardo continui «nel civile dibattito di questo momento». Le prime reazioni dei partiti al discorso di Moro sono in sostanza positive. Sono di Romita (psdi) e di Vittorelli (psi). Domani sapremo quella del pei e di La Malfa. Luca Giurato

Persone citate: Berlinguer, La Malfa, Moro, Parla Moro, Romita, Vittorelli