L'esercito zarista usava la pistola dei brigatisti

L'esercito zarista usava la pistola dei brigatisti L'esercito zarista usava la pistola dei brigatisti L'elemento comune negli ultimi attentati delle Brigate rosse (Croce, Visca, Puddu, Cocozzello, Camaioni, Osella e ora Casalegno) è l'arma usata: un revolver Nagant, calibro 7,62. Brevettata in Belgio nel 1894 da Leon Nagant, questa pistola venne adottata l'anno successivo in Russia dall'esercito zarista. Fu prodotta in origine dalle fabbriche belghe Nagant e Pieper, successivamente dall'arsenale russo di Tuia in due versioni (a semplice e doppi3 azione) e in un tipo «da tiro» in | Cecoslovacchia. Le ultime Nagant furono fabbricate nel 1944. Il revolver pesa 793 grammi, la canna è lunga 114 millimetri ed il tamburo contiene sette proiettili. La caratteristica insolita che distingue quest'arma è l'azione di «controllo» del gas di sparo: quando si schiaccia 11 grilletto, il cane si alza ed il tamburo viene spinto avanti fino ad avvolgere rimbocco della canna. In tal mo¬ do, al momento dello sparo, non i si hanno apprezzabili fughe di gas. A ciò contribuisce anche 11 particolare tipo di cartuccia in cui il proiettile è «annegato.' nel bossolo, che si espande nel tratto tra canna e tamburo. Da questa particolarità — voluta per consentire alte velocità ai proiettili — nasce la possibilità di utilizzare per la Nagant un silenziatore con apprezzabili risultati. La rivoltella in Italia non è rarissima: sul mercato dei collezionisti costa dalle 60 alle 80 mila lire. In Europa le munizioni vengono fabbricate soltanto dalla «Giulio Fiocchi» di Lecco (il cui titolare è stato rapito la scorsa settimana). Negli ultimi tre anni sono stati distribuiti circa 3 mila proiettili ad armaioli italiani (l'elenco è in mano ai carabinieri) e alcune migliaia sono stati esportati all'estero. g. b.

Persone citate: Camaioni, Casalegno, Leon Nagant, Osella, Pieper, Puddu, Visca

Luoghi citati: Belgio, Cecoslovacchia, Europa, Italia, Lecco, Russia