Come ha risposto il Piemonte

Come ha risposto il Piemonte Come ha risposto il Piemonte Novara, 17 novembre. (r.s.) L'attentato a Carlo Casalegno ha suscitato anche a Novara vivissima impressione e sdegno. La Firn ha espresso solidarietà al giornalista colpito e lo sdegno per « il perdurare e l'aggravarsi della escalation del terrorismo ». I comunisti novaresi, che hanno inviato una folta delegazione alla manifestazione di Torino, con un telegramma esprimono «vivo sdegno ed esecrazione per il criminale attentato. Ribadiamo il nostro impegno — prosegue il telegramma — a mobilitare vasto schieramento democratico per respingere criminalità politica e garantire conquiste democratiche antifasciste ». La de novarese « richiama l'urgente necessità che il governo, con il consenso e l'appoggio dell'opinione pubblica, intervenga concretamente per stroncare alle radici e con assoluta fermezza la spirale della violenza ». Solidarietà a Carlo Casalegno e ai giornalisti de « La Stampa » hanno pure espresso le segreterie del psi e del psdi. Un telegramma è arrivato dal presidente dell'amministrazione provinciale Luigi Mazzocco; l'ex segretario nazionale del psi e direttore del « Sempre Avanti » on. Alberto Jacometti, ha così telegrafato: « Indignazione, tristezza, angoscia, rabbia desta ignobile tentativo assassinio umanissimo giornalista Carlo Casalegno ». Telegrammi di solidarietà sono stati inviati anche dal consiglio di fabbrica dell'istituto geografico De Agostini, dalla Uil di Novara, dal con- siglio dei delegati della Navigazione Lago Maggiore, dai consigli di fabbrica della Tononi di Pieve Vergonte, della Rumianca di Pieve Vergonte, della Ceretti di Villadossola, della Fiasa di Domodossola, della fonderia dell'Ossola, della Sisma e della Clifford di Villadossola, della Montedison di Domodossola e Villadossola. Un telegramma è arrivato anche dall'avvocato Brocca di Domodossola, ex corrispondente del nostro giornale. Cuneo, 17 novembre. (r.s.) Alla manifestazione in piazza San Carlo, in rappresentanza del Comune di Cuneo è intervenuto il vicesindaco, Nello Streri, partigiano combattente, con il gonfalone della città, decorato di medaglia d'oro al valor militare della Resistenza, scortato dai vigili urbani. Era anche presente il sindaco di Saluzzo, Franco Lovera, con il labaro della città. Telegrammi di solidarietà per Carlo Casalegno e di condanna per l'attentato sono stati inviati dal sindaco di Cuneo. Guido Bonino, anche a nome dell'Associazione comuni decorati al valor militare da lui presieduta, dal presidente della Provincia di Cuneo, Falco, dal sindaco di Savigliano, dalla Federazione provinciale Cgil-Cisl-Uil, dal Consiglio di amministrazione dell'ospedale S. Croce di Cuneo. Asti, 17 novembre. Ieri mattina nel municipio di Asti si è riunito il Comitato provinciale antifascista, presieduto dal sindaco Vigna: ne fanno parte rappresentanti dei partiti dell'arco costituzionale, delle associazioni partigiane, dei sindacati CgilCisl-Uil. Il comitato ha denunciato « ta gravità dell'infamante attentato » contro Carlo Casalegno. Una folta delegazione di astigiani con i labari dei Comuni di Asti e Nizza Monferrato e con il gonfalone della Provincia si è poi recata a Torino per la grande manifestazione in piazza San Carlo. Alessandria, 17 novembre. Il sindaco di Alessandria, Felice Borgoglio, ha inviato un telegramma per « condannare con sdegno il criminoso attentato »; « sdegno ed esecrazione per il vile e barbaro attentato di natura eversiva e reazionaria » vengono espressi a nome del comprensorio di Alessandria dal presidente Enzio Notti. L'Unione industriale esprime indignazione per il « clima di ripetuta ed impunita violenza politica in atto nel Paese » e, augurando a Casalegno pronto ristabilimento, « condivide l'atteggiamento di fermezza de La Stampa in difesa delle liber¬ tà civili e del costume democratico ». Messaggi sono giunti anche dal Consiglio di fabbrica della Borsalino e dalla Firn di Novi Ligure per condannare la criminale aggressione, che « con il metodo del terrore mira a limitare la libertà democratica ». Biella, 17 novembre. (p. m.) Nel Biellese l'esecrazione per l'attentato a Carlo Casalegno è unanime. Le segreterie dei partiti democristiano, comunista, repubblicano, socialista, socialdemocratico e liberale, riunite nella sede del comprensorio biellese, presieduto da Alberto Treves, indipendente di sinistra, manifestano in un comunicato « l'indignata protesta per l'ultimo e fra i più gravi degli episodi di criminalità politica che segue una lunga catena di intolleranza ». Approvano poi « le conclusioni che il Senato ha assunto il 16 novembre scorso sul problema dell'ordine pubblico e chiedono che vengano prontamente e coerentemente realizzate ». In un volantino intitolato « Un nuovo criminale attentato », la federazione biellese e valsesiana del pei sottolinea che « questa volta l'obbiettivo delle brigate rosse era quello di uccidere. Siamo quindi di fronte ad una escalation della strategia della tensione e del terrore ». « Il Paese — prosegue — ha la forza per neutralizzare e sconfiggere le trame eversive di vario ma concomitante segno.