La cittadinanza protesta oggi in piazza San Carlo Decisa uno sciopero nelle aziende, negozi, scuole

La cittadinanza protesta oggi in piazza San Carlo Decisa uno sciopero nelle aziende, negozi, scuole Alla notizia del feroce agguato a Casalegno un'ondata di sdegno ha pervaso Torino La cittadinanza protesta oggi in piazza San Carlo Decisa uno sciopero nelle aziende, negozi, scuole Corale, ferma condanna di tutta Torino per isolare i terroristi - Alle 18 un grande comizio riunirà la popolazione nel cuore della città - Gli operai si fermeranno un'ora all'inizio di ogni turno, sul posto di lavoro; le scuole un'ora al termine delle lezioni - La solidarietà del sindaco, delle autorità regionali e provinciali, dell'arcivescovo • Le dichiarazioni dell'Associazione stampa, dei sindacati e dei partiti, delle altre vittime delle Br - Fraterna visita ai giornalisti de "La Stampa" di Novelli c Viglione, accompagnati dal capogruppo democristiano Bianchi La città oggi si riunisce per testimoniare la sua solidarietà a Carlo Casalegno, vicedirettore de « La Stampa » che le Br hanno tentato di uccidere. I lavoratori delle fabbriche si termeranno almeno un'ora per turno (dalle 10 alle 11), le scuole sospenderanno le lezioni un'ora prima e, alle 18, In piazza San Carlo, mentre 1 negozi abbasseranno le saracinesche, il sindaco Novelli a nome di tutti 1 cittadini risponderà alla sflda dell'eversione. La manifestazione è stata annunciata ieri sera dallo stesso Novelli a Palazzo civico, durante una riunione straordinaria a cui hanno partecipato il presidente della Regione aw. Viglione, il presidente della Provincia Salvetti, I capigruppo delle forze politiche presenti nelle maggiori assemblee elettive, 1 segretari di tutti 1 partiti, esponenti delle Acli, delle associazioni di categoria, della Resistenza e dei movimenti giovanili. Fra gli altri hanno parlato: il capogruppo de Valente, il pli Dondona, l'assessore regionale Fiorini, i segretari cittadini psl, Fiandrottl, pri, Pacjni, il presidente della Provincia, Salvetti, il segretario regionale psdi, Boienti, Reburdo per le Acli, il vicepresidente dell'Associazione commercianti Perfumo, infine Ferro per i sindacati, il quale ha annunciato lo sciopero nelle fabbriche. Il sindaco Novelli ha detto: « L'aggressione a Casalegno rientra nella strategia del terrore delle Br. Perché Torino è colpita più di altre città? Credo di poter rispondere: perché Torino è un grande centro operaio, con un movimento maturo che vuole risolvere i propri problemi con metodi democratici, come è stato dimostrato durante l'ultimo sciopero di ieri ». Ha aggiunto: « Sbaglia chi crede che queste cose avvengano a Torino, perché le Br hanno un retroterra di complicità nella classe operaia: i complici sono ovunque, ma i lavoratori torinesi sono maturi e non si lasceranno ingannare. La nostra storia rifiuta forme di violenza irrazionali, provocatorie, squadrlstiche ». Novelli ha concluso: « Come sindaco lancio un appello alla città perché, per quante leggi possiamo attuare, per quanti mezzi possiamo disporre per far funzionare meglio la macchina dello Stato, il terrorismo politico si sconfigge soprattutto facendo terra bruciata intorno a questi banditi. Credo che oggi non possa esservi un solo giovane c Torino che possa pensare di solidarizzare o soltanto capire questi brigatisti. Slogan come "Curdo libero" non devono più risuonare sulla bocca di nessuno ». La riunione è stata conclusa dal presidente della Regione, Viglione: « Tutta la comunità piemontese e qui presente, si stringe intorno a Carlo Casalegno e a "La Stampa". Credo di poterla interpretare, dicendo che slamo vicini al giornalista che con la sua opera democratica, si è battuto per l'antifascismo ». Ha aggiunto: « Voglio ricordare le battaglie di civiltà condotte dalla ""lampa", con la Stampa. Per questo lianno colpito Casalegno, per la sua lotta democratica ». In conclusione Viglione ha riaffermato l'impegno di tutte le assemblee elettive piemontesi per « isolare e combattere questi mostri, dalla strategia sin troppo lucida ». « Che cosa temono costoro? — si è chiesto —. Hanno paura della verità. Temono si faccia luce sulle loro azioni, sulle complicità. Ecco perché colpiscono chi informa con correttezza e sacrificio l'opinione pubblica. L'impegno nel difendere le istituzioni democratiche sta nel fare giustizia, ad esempio con il processe alle Br, e nel ritornare all'unità delle forze democratiche che se insieme hanno saputo battere il fascismo, insieme sapranno sconfiggere anche l'attuale terrorismo eversivo ». Ieri alle 21 il sindaco Novelli, il presidente della Regione, Viglione, 11 vicepresidente Bajardi, il capogruppo ed il segretario regionale de, Bianchi e Giordana, con Ferrara del pei, hanno testimoniato la loro solidarietà ai lavoratori de « La Stampa » con una visita nei locali del giornale, mentre si ultimava questa edizione. Unanime sdegno in tutta la città appena s'è diffusa la notizia dell'attentato. Il centralino de «pgc « La Stampa » è stato assediato per ore da centinaia di telefonate giunta da tutta Italia mentre accorrevano all'ospedale autorità, amici del ferito, cittadini. Una delegazione della Regione composta dal vicepresidente Bajardi, dagli assessori Fiorini e Marchesotti ha espresso la sua Ssscnldvcosternazione alla moglie di Ca-1 salegno, signora Dedy De Andreis ] e ai giornalisti che facevano res- 1 sa nel corridoio del pronto soc corso. Anche il presidente del Consiglio regionale Sanlorenzo ha avuto parole di dura condanna pei « il criminale gesto di violenza » eu ha convocato per oggi 1 capi gruppo del Consiglio; all'ordine del giorno, l'attentato a Carlo Casalegno » « che è anche un attentato alla libertà di stampa e a tutti ì giornalisti italiani ». A nome della Giunta e del Consiglio provinciale 11 presidente Salvetti ha sottolineato che «questo grave episodio pone la nostra città ancora una volta ai centro della strategia dell'eversione ». « La criminale irresponsabilità — ha aggiunto Salvetti — di coloro che hanno realizzato il vile attentato rendono indilazionabile un più preciso e puntuali: impegno da parte delle autorità che sono preposte alla tutela del l'ordine pubblico, al fine di im- pedire che Torino diventi "una città aperta", in balia della vio lenza politica organizzata ». L'Associazione Stampa Subalpina ha stigmatizzato « il feroce attentato al collega Carlo Casalegno, vicedirettore de "La Stampa": il più grave compiuto sinora contro giornalisti impegnati nella loro funzione di informatori dell'opinione pubblica. Questa volta, come dimostrano i particolari dell'aggressione, gli attentatori a dacerano la precisa determinazione : di uccidere. Sempre più grave appare il disegno di minacciare \ e condizionare la libertà di informazione che i giornalisti vogliono inuece sia garantita oggi più che mai. Il tragico episodio ha provocato profonda emozione e vivo sdegno in tutti i giornalisti che esprimono a Carlo Casalegno l'augurio fervido di guarigione e rinnovano la loro solidarietà al giornale "La Stampa" ». la direzione e la redazione 'di « Tuttosport » hanno avuto parole di amicizia e solidarietà per Carlo Casalegno, « stimato collega e maestro del giornalismo piemontese. Colpendo con atti vigliacchi il giornalismo — hanno scritto — si colpisce al cuore la democrazia in Italia » genasdèc« Quando la violenza colpisce \ uomini di cultura — ha afferma- 1 to Gianni Merlin! dell'Assocìazio- i ne Italiana Editori — non si può | : non temere le peggiori conse- i guenze per il futuro della libertà e della stessa civiltà: così iniziano sempre infatti le avventure autoritarie. La solidarietà che esprtmo a "La Stampa " a nome di tutti gli editori italiani non è solo un moto di affetto per il caro amico Casalegno, iniquamente colpito, ma atto di impegno politico e civile ». La costernazione e l'indignazione dei lavoratori è stata sottolineata dalla segreteria della Federazione provinciale Cgil, Cisl e UH « per quest'atto dì terrorismo fascista che insanguina la nostra città ». I sindacati chiedono a tutti i democratici di scendere In lotta per la difesa dell'ordine democratico e della libertà, perché sia stroncato 11 disegno fol- \ le e freddamente costruito dalla 1 strategia della tensione nel ten i tativo di creare nel nostro Paese | un clima da stato d'assedio. i Dopo aver sottolineato che, « a paepndsgpdszobrnmllegUpltsns i a o . o e a partire da p. Fontana, non a caso episodi di feroce violenza si manifestano l'indomani di una grande giornata di lotta operaia che segna la ripresa di una strategia contro la linea recessiva del padronato e del governo » 1 sindacati hanno ribadito la risposta del lavoratori alle provocazioni « non con leggi eccezionali o con il restringimento delle libertà individuali, ma con la chiarezza e la decisione degli organismi dello Stato nel colpire i mandanti e gli esecutori del delitti attuali e passati uscendo dalle secche dei processi o di indagini senza sbocchi ». Cgil, Cisl e UH hanno proclamato uno sciopero di un'ora, per stamane, dalle 10 alle 11 con assemblee in tutti 1 luoghi di lavoro (nelle scuole nell'ultima ora di lezione). La segreteria della Fismlc," a nome dei lavoratori aderenti al sindacato della Fiat, Riv-Skf, Lancia ed altre aziende metalmeccaniche, ha definito « questo atto di violenza che colpisce un lavoratore un attacco alle istituzioni democratiche e alla libertà di stampa ». Un'assemblea è stata immediatamente convocata dai lavoratori della casa editrice Einaudi « dopo la notizia dell'attentato alla vita del vicedirettore Casalegno, padre del nostro collega Andrea. Questo gravissimo episodio di terrorismo — hanno affermato — colpisce un uomo per le sue idee e per usarlo come strumento di comunicazione politica. I lavoratori dell'Einaudi ritengono che, chiunque siano i colpevoli di questo tentato omicidio, il risultato del loro atto è un inasprimento della tensione politica e una giustificazione di reazioni isteriche e leggi repressive indiscriminate». I medici e gli studenti medici « liberi e democratici » di Medi- ! Cina Nuova hanno condannato I « nel modo più duro i delinquen- j ti autori di questi efferati crimini, ma anche tutte quelle forze politiche e di opinione che con il loro atteggiamento contribuiscono a fornire ai gruppi eversivi una sorta di alibi morale ». Le organizzazioni sindacali degli artigiani piemontesi hanno espresso la condanna dell'attentato e l'« Impegno a contribuire concretamente, con tutte le forze democratiche responsabili dell'arco costituzionale ed antifascista, alla lotta per sconfiggere l'eversione e ristabilire nel Paese e nella nostra città la convivenza civile e democratica necessaria allo sviluppo delle imprese artigiane per la ripresa economica ». Profonda indignazione è stata manifestata dall'Unione Industriale e dall'Associazione Commercianti. Per la Utlta UH di Torino Pierluigi Levati ha inviato un telegramma con auguri di pronta guarigione al vicedirettore Casalegno. Espressioni di sdegno e di solidarietà a « La Stampa », sono giunte da tutti 1 partiti. « Di fronte a questo episodio di violenza che ha colpito un ìmpor| tante esponente di un organo di ' informazione », la democrazia cri. stiana torinese ha ribadito « la necessità di provvedimenti urgen¬ toncfofd ti, atti a porre fine al terrorismo omicida. Le semplici dichiarazioni verbali di solidarietà — ha concluso — non servono più di fronte al crescere della violenza: occorre una risposta die accetti fino in fondo la sfida allo Stato democratico ». La Federazione torinese del pei definisce l'attentato « un ulteriore drammatico passo in avanti della strategia che punta, a Torino e nel Paese, a colpire le fondamenta della democrazia e della Repubblica antifascista ». |« Con il nuovo atto criminale si tenta cosi di seminare panico, confusione e sfiducia tra le mas- jse per ricacciare indietro le con- •quiste di unità, forza democratica e di lotta raggiunte in questi anni. Non è solo il 13" attentato contro uomini politici, giornalisti e dirigenti d'azienda, ma questa volta hanno sparato chiaramente per uccidere. E' tanto più grave perché i " brigatisti " cercano così di impedire lo svolgimento del processo che si terrà a Torino contro Curdo e le Br. Sono in gioco la stessa stabilità delle istituzioni e la sicurezza civile. S'è voluto colpire " La Stampa " per imbavagliare il giornale e spaventare l'opinione pubblica ». Il Comitato cittadino del psi ha sottolineato gli obiettivi precisi del «delitto»: «Colpire un giornali- sta eh", si era espresso predsa- mente sulle Br; minacciare il prò cesso che deve riaprirsi; sfidare con i fatti le conclusioni del di battito al Senaf,o sull'ordine pub blico. Il psi Ritiene che l'unica strategia delle forze democratiche resti quella dell'isolamento politico del terrorismo; del rafforzamento della solidarietà tra di esse; della ricostituzione di un clima di tensione morale e intellettuale nel Paese che lo renda inabitabile per il terrorismo, togliendogli ogni anche minima base del | consenso». La federazione torinese del psdi « nel condannare quest'atto di j terrorismo che colpisce la cosclen • za democratica del cittadini si augura una pronta ed energica azione che ponga termine alla continua e crescente violenza ». Il partito repubblicano « condanna la violenza che ancora una volta ìia colpito esponenti della vita pubblica. Manifestando solidarietà alla famiglia di Casalegno, sollecita una azione comune perché sia lutto il possibile per individuare e colpire i responsabili degli atti terroristid ». « Ci uniamo al dolore che Ila colpito la famiglia di Carlo Casalegno — ha detto la segreteria ! del partito radicale — e al prò ! fondo sdegno che ogni operatore dell'informazione sente in questo momento per un crimine che mi I la sua tremenda gravità va ad aggiungersi alla lunga liste tracdata con sangue sul selciato e sugli androni del portoni della nostra città, da un criminoso disegno di eversione i cui esecutori saranno forse un giorno colpiti, ma i cui mandanti da troppo tempo restano ignoti ». Già un'ora dopo la feroce aggressione a Carlo Casalegno, Maurizio Puddu, ferito alle gambe dalle Br nel luglio scorso, ha telefonato a "La Stampa " chiedendo notizie, con profonda commozione e partecipazione. Più tardi ha Inviato una lettera esprimendo « anche a nome del gruppo consiliare de della Provincia oltre il mio personale di uomo colpito dalle Brigate rosse, l'augurio, la solidarietà e lo sdegno per l'ignobile atto, perché credo che colpendo Casalegno si sia voluto colpire non soltanto lui per il suo civile impegno e coraggio di interprete democratico delle ansie e delle aspettative di tutti i cittadini, ma anche tutti i giornalisti ». L'arcivescovo monsignor Balestrerò ha incaricato 11 vicario episcopale per le comunicazioni sodali don Peradotto di esprimere a Carlo Casalegno ed al suoi familiari la sua partecipazione alla durissima prova di questo momento Monsignor Ballestrero ha sottolineato l'estrema gravità di questo ennesimo gesto di violenza che turba ancora di più gli animi del torinesi e contribuisce ad accrescere il clima di tensione nella dttà e nel Paese. Scongiura I responsabili della violenza, In nome della fraternità umana, di cessare ogni forma di odio ricordandosi che sono responsabili dei loro gesti davanti a Dio ed a tutta la società. Gli uffici diocesani delle comunicazioni sociali manifestano ai giornalisti de La Stampa la piena solidarietà in questo momento che mette in risalto come si intenda colpire la libertà ài informazione e si associano alla ferma condanna di ogni tipo di violenza. Solidarietà e sdegno hanno espresso anche il presidente della Federazione italiana giornali cattolici don Peradotto ed il presidente dell'Ucsi professor Chiosso. ST39! T Alessio, capo della delegazione del psl In Comune, ha detto: « L'efferato e proditorio tentativo di omiddio net confronti del vicedirettore de " La Stampa " riempie di sdegno e di sgomento l'opinione pubblica democratica e i cittadini che vogliono vivere garantiti nella loro incolumità personale. Non è accettabile una libertà vigilata dal terrore. Sono questi i momenti in cui la democrazia non deve essere un rito né deve risolversi in un ordine del giorno, ma in una consapevole presenza e vigilanza istituzionale al fine di isolare chi vuole sostituire al dibattito e alla libertà l'intimidazione e l'omicidio ». Il consigliere regionale dell'Uld Carlo Felice Rossotto ha telegrafato: « L'emozione, lo sdegno, la solidarietà mia personale per l'ennesima vigliacca delinquenza che ha colpito Carlo Casalegno non possono esprimersi che nella mia totale disponibilità a combattere con maggiore serietà, fermezza e responsabilità questa sporca battaglia che lucidi carnefici hanno scatenato contro le istituzioni colpendo i cittadini più degni. Alla famiglia di Casalegno e a tutto il personale de " La Stampa " il rispetto e tutta la riconoscenza umana e politica mia e dei miei amid ». L'on. Luigi Rossi di Montelera ha telefonato da Roma esprimendo il proprio sdegno per «il vile attentato» a Carlo Casalegno. Ha detto: «Al di là dei giusti richiami alla saldezza di nervi, ci troviamo di fronte ad una situazione di guerriglia urbana. Non è più tempo di parole ed eviterò la solita interrogazione in Parlamento. Chiederò invece al colleghi piemontesi di consultare subito le autorità locali ed il ministro per l'Interno, affinché si prendano immediati provvedimenti contro i covi da cui si origina la violenza». Tra le testimonianze giunte nel pomeriggio al giornale, le Acli, l'assessore alla cultura Balmas, l'on. Carlo Mussa Ivaldi « compagno di lotta G. L. », l'en. Picchioni, l'on. Rossi di Mcntelera; centinaia di telefonate e di telegrammi anche da lettori e dttadini. Un telegramma del questore Leonardo Musumeci esprime gli «auguri di pronta guarigione a Casalegno e la solidarietà al quotidiano La Stampa». Sul luogo della sparatoria è rimasto un paio d'occhiali in una pozza di sangue - Disperazione della signora Dedy Casalegno • 11 sindaco e il prefetto, accorsi fra i primi alle Molinette, parlano con i giornalisti