Zaccarelli: Per me è un regalo di Bruno Bernardi

Zaccarelli: Per me è un regalo Sarà lui il controllore dell'asso inglese dell'Amburgo Zaccarelli: Per me è un regalo La scelta del et. suggerita dal comportamento del granata in Germania su Beer ■ Scambio di auguri tra Bettega e Borg (Dal nostro inviato speciale) Londra, 15 novembre. La mossa a sorpresa di Greenwood — clamorosa ma non troppo — si chiama Kevin Keegan. Enzo Bearzot non credeva che l'asso dell'Amburgo fosse caduto In disgrazia ma poi, di fronte alle notizie a getto continuo provenienti da Londra, aveva finito per convincersi che Greenwood intendesse davvero tenere Keegan In panchina per utilizzarlo magari durante la partita. Quando stamane ha saputo che Keegan indosserà la solita maglia numero 7 e che l'escluso sarà Trevor Francis (l'altra variante è Neal anziché il « duro » Bonds su Bettega) è rimasto un po' turbato. Aveva appena annunciato la formazione azzurra e ha chiesto tempo per riflettere, per riordinare le idee e studiare le contromosse più efficaci. « Won è facile, debbo pensarci su», diceva II et. azzurro prima di mettersi a tavola davanti a un piatto di riso all'inglese. In attesa che Bearzot comunicasse le sue decisioni correvano le voci più disparate e prendeva consistenza quella che l'escluso sarebbe stato Antognoni, per consentire l'inserimento a centrocampo di Cuccureddu, che aveva già marcato Keegan a Roma nell'andata e che avrebbe reso più compatto Il blocco della Juventus già forte di sei elementi. Semplici illazioni. Cuccureddu, al massimo, se le cose si mettessero male, potrebbe entrare nel secondo tempo. Nel pomeriggio, prima dell'ultimo allenamento sostenuto dagli azzurri sul prato di Wembley spazzato da un vento gelido, Bearzot si presenta ai giornalisti per l'atto conclusivo della Interminabile maratona di « calcio parlato » sostenuta in questi giorni, compresa la conferenza stampa mattutina con I colleghi inglesi. E' sorridente quando annuncia di aver trovato la soluzione senza dover riirìccare la formazione che aveva travolto la Finlandia, e con la stessa panchina: toccherà, come era scontato, a Patrizio Sala e a Scirea andare in tribuna. « Sarebbe stato meglio che Keegan losse rimasto tra i rincalzi — dice Bearzot —. E' un atipico e preferirei giocasse all'estrema destra, ma prevedo che affiancherà Latchlord effettuando un movimento circolare. E' uno schema che ricalca da vicino quello dei due Manchester e che I juventini conoscono molto bene. Noi non dovremo snaturarci: abbiamo un gioco collettivo che prescinde dagli avversari. Cuccureddu a Roma aveva controllato un Keegan ala destra. Pertanto ho chiesto a Zaccarelli se se la sente di seguire Keegan: mi ha risposto che questa prospettiva lo entusiasma. Era più preoccupato se gli fosse toccato Trevor Francis. Nel calcio totale bisogna sapersi adattare ». — Zaccarelli non è nuovo a compiti slmili: in campionato ha1 annullato Antognoni a Firenze più di una volta... « Questo è un altro discorso — replica Bearzot —. Le indicazioni sulla capacità di Zaccarelli nel j gioco difensivo le avevo avute a Berlino quando si era opposto validamente a Beer, che è un centravanti utilizzato per l'occasione da Schoen come mezza punta. Ho dovuto riflettere prima di annunciarvi le mie decisioni, come avrebbe latto Greenwood se gli avessi presentato un attacco con Grazianl, Claudio Sala, Bettega, Antognoni e Pulici. Nessu- • no mi impedirà di cambiare gli accoppiamenti se la situazione lo \ richiederà. Avevo pensato anche a Tardelll, ma il juventino, come Zaccarelli, non ha lo scatto breve pur disponendo di una buona velocità e si esprime meglio sul- ' la lascia esterna. Pertanto Tardelll se la vedrà con Barnes, Gentile andrà su Coppell, Mozzini su Latchlord con Benettì su BrookIng e Antognoni su Wilkins. Non mi dispiace affatto che ci sia Neal anziché Bonds su Bettega. Cherry agirà su Causio e Watson seguirà Graziani ». — Recentemente lei aveva sostenuto che è importante non perdere i duelli. Non crede che in questo modo la squadra veda diminuire la sua compattezza? » Abbiamo cercato di applicare la "zona" in Portogallo nell'amichevole di Lisbona — sottolinea Bearzot — ma // risultato non fu felice, e tornammo all'antico. Germania Ovest e Olanda sono più forti di noi perché non siamo ancora riusciti ad attuare il marcamento zona-uomo e non c'è ancora completezza tattica. Ci arriveremo quando i clubs lo laranno In campionato e anche la Nazionale potrà assorbirlo. Domani il settore nevralgico sarà il centrocampo, dove dovranno infrangersi le azioni degli avversari e dove dovrà nascere la nostra controffensiva. Antognoni è una grande carta da giocare per ribadire quanto di buono aveva fat¬ to a Berlino. A New York contro gli Inglesi era stato uno del migliori In assoluto. I nostri terzini, come con la Germania, dovranno soffrire di più l'Iniziativa degli avversari, ma se si offrirà loro l'occasione si potranno sganciare ». — Sul piano emotivo qualcuno, tra i giovani, potrebbe risentire I importanza dell'avvenimento? ■i A prescindere dalla diiierenrj-retl favorevole — osserva Bearzot — la tranquillità deriva dalla maturazione del gruppo: nessuno si sente solo e quindi II principale responsabile di una situazione difficile. Non ci sono dualismi e tutti operano In funzione della squadra. I giovani sono più entusiasti che incoscienti alla vigilia della sfida di Wembley. — Gli Inglesi si aspettano un'Italia diversa da quella che li sconfisse quattro anni fa sul loro campo. Qual è la sua opinione? « Catenaccio significa buttar via II pallone. Noi vogliamo Invece ragionare anche quando la pressione e l'aggressività dell'Inghilterra raggiungeranno la massima espresslone. Non Intendiamo giocare come nel '73: Causio dovrà impedire a Cherry di rendersi pericoloso ma poi dovrà inventare qualcosa a beneficio dell'attacco: — Qual è il suo pronostico? « La vittoria dell'uno o dell'altro è il risultato più probabile, sebbene gli Inglesi abbiano il vantaggio del fattore campo. Anche se in generale il football britannico è più forte del nostro, strategicamente è fermo alle... palafitte e non dispone attualmente di fuoriclasse autentici. Sul piano atletico anche noi adesso ci fac clamo rispettare nel confronti degli stessi olandesi e tedeschi, I quali non corrono per novanta minuti ma sanno riposare giocando e noi questo aspetto del calcio non l'abbiamo ancora imparato ». Domani sera non ci sarà tempo per riposare neppure sugli allori di una differenza reti che ci consente di essere ottimisti circa la qualificazione ai mondiali di Buenos Aires 78. Zaccarelli ripete di essere contento per l'incarico assegnatogli da Bearzot: » Un regalo per questa partita, la decima in nazionale A, la prima contro gli Inglesi. Keegan a differenza di Francis mi consentirà di stare di più nel vivo del gioco e con l'aiuto dei compagni spero di fare in pieno la mia parte ». Bettega riceve gli auguri da Bjorn Borg (si erano conosciuti ad Asolo per una premiazione del cannoniere juventino da parte del grande tennista) e ricambia per il torneo indoor su campi in tartan in cui lo svedese è come sempre favoritissimo. « Ringrazio Borg, che farà il tifo per me alla televisione — dice Bettega. che il Daily Mirror ha definito il miglior rappresentante dello stile calcistico italiano —. Qui si aspettano da me grandi cose e se non segno almeno due reti diranno che ho giocato male. La realtà è diversa. Dovrò sacrificarmi per la squadra più che pensare al gol. Wembley? E' uno stadio Imponente, affascinante, ma rimane San Siro l'unico campo nel quale sento ancora l'emozione ». Zoff, dal canto suo, spiega di sentirsi come un noto amaro che ■ fa sempre bene ». E' una battuta non facile da interpretare quella del portiere, che domani sera dovrà fare gli straordinari. Secondo Zoff, che si esibirà a Wembley per la terza volta, non è affatto vero che è meglio essere sottoposto a un bombardamento perché cosi può fare bella figura: » Alcuni pensano addirittura che noi si vinca per due-tre a zero, invece sarà una gara durissima e tirata. Se gli inglesi riusciranno a creare un clima pesante con attacchi veementi e con tackles aggressivi, noi dovremo mantenere la massima calma e tirare fuori il risultato con i denti ». Bruno Bernardi Renato Zaccarelli è sicuro di bloccare l'insidioso Keegan