Senza sconfitte gli azzurri a Wembley

Senza sconfitte gli azzurri a Wembley Tua grande sfida vista attraverso curiosità e statistiche Senza sconfitte gli azzurri a Wembley Innanzitutto, un particolare: a Wembley non abbiamo mai perso. Su quel campo, reso mitico dal grande calcio n da protagonisti indimenticabili (nel 1923, per la prima finale di Coppa, vi si ammucchiarono 200 mila persone) gli azzurri hanno conquistato un pareggio ed una vittoria. Ad Highbury e a Tottenham invece rimediammo solo sconfitte. Parti dal piede di un centravanti della provincia, Sergio Brighenti — l'attuale allenatore in seconda della Nazionale Under 21 — un gol che praticamente chiuse un'epoca in quanto, come si poteva leggere in un giornale inglese del 1959 «ha fatto crollare l'idolo degli sportivi britannici. E' stato un giovanotto di 27 anni, uno che non è celebre neppure in Italia. Dopo il fiasco di Wembley, il commissario unico Winterbotton dovrà pensare alla sostituzione di capitan Wright. Brighenti lo ha avviato sul viale del tramonto». «In quella circostanza — ricorda ancora Brighenti — marcai io Wright invece di farmi marcare. Ero più giovane dell'inglese e pensavo che prima o poi si sarebbe distratto. Alle volte ero cosi preso dal duello con Wright, mi appassionavo al punto da dimenticare ! compagni che avevo al fianco, così non sempre passavo la palla. D'altronde ero al mio primo impegno azzurro, e per di più contro un avversario del genere. Quando mi si presen- tò la circostanza, dribblai Wright ed andai in gol: era 1*11 * della ripresa, perdevamo due a zero; cinque minuti dopo Mariani pa- reggiò i conti e conquistammo il primo clamoroso risultato in Inghilterra». Brighenti in Nazionale ha gio- cato appena 9 partite essendo ni rivato alla maglia azzurra trop- po tardi: complessivamente ha segnato soltanto duo gol (en trombi contro gli inglesi). Il pri mo, appunto n Wembley, l'altro due anni dopo all'Olimpico quan do l'Inghilterra vinse di misura per 3 a 2 (all'attacco aveva Dou glas, Greaves, Hitchens, Haynes e Charlton). Soltanto quattro azzurri posso no vantarsi di avere infilato un doppietto nella rete degli inglesi: Meazza, Brighenti, Capello e Gra ziani, mentre dalla parte opposta ne troviamo cinque, vale a dire Brooke, Lawton, Finney, Hitchens e Channon. Grazie alle molte sfide degli ultimi tempi e all'accoppiamento dei mondiali argentini, il primato per le presenze ed anche dei realizzatori è passato da Meazza (3 partite, 2 gol) a ben cinque giocatori dei nostri tempi, vale a dire Zoff, Pacchetti. Benetti, Capello e Causio, che hanno sempre giocato contro gli «ex leoni» rimediando soltanto una sconfitta, peraltro in campo neutro, quella di New York. In fatto di reti, invece, il pri- mato come media di realizzazione spetta sia a Brighenti che a Gra- ziani, autori di due reti in altrettante partite: un rendimento eccezionale per cui è augurabile che mancando l'ex «panzer» del Padova, l'attaccante granata si mantenga in perfetta media sej gnando anche a Wembley. Ricordiamo infine che Giacinto Facchetti disputerà la sua 94* partita con la maglia azzurra raggiungendo cosi nella classifica «mondiale» lo svedese Orvar Bergmark; Zoff sarà alla sua 60* presenza, come Rivera, e supererà nella graduatoria italiana Caligaris a pJÒBJ«inB„t^Kaa-' m»,i^n»9iL»„ «?i.Ìh;^™ÌE 2 Jl5? BUa: ghando Rosato e piazzandosi ad una lunghezza dal suo presidente Boniperti. Giorgio Gandolii LE PRESENZE I CANNONIERI ^^N^ ATTIVITA^ ^ Facchetti 93 Riva 35 Rivera 14 S. Mazzola 70 Meazza 33 Bettega 13 Burgnich 66 Piola 30 Graziani 9 Rivera 60 Baloncieri 25 Boninsegna 9 Zoff 59 S. Mazzola 22 Capello Caligaris 59 Colaussi 15 pnlo** * Meazza 53 Libonatti 15 Pullci 5 V. Rosetta 52 Schiavio 15 De sjsti 4 Baloncieri 47 G. Ferrari 14 Antognoni 4 G. Ferrari 44 Rivera 14 Facchetti 3 De Vecchi 43 Bettega 13 Bertini 2 Riva 42 Magnozzi 13 Causio 1 Boniperti 38 Orsi 13 Benetti 1 Rosato 37 Cevenini 11 Gentile 1 Benetti 36 Levratto 11 Zaccarelli 1

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