Guerra per l'acqua

Guerra per l'acqua Caprie, fra Comune e privati Guerra per l'acqua La vicenda cominciò 4 anni fa • Il municipio rivendica l'utilizzazione pubblica delle falde Braccio di ferro tra un gruppo di privati e l'amministrazione comunale di Caprie in Valle Susa per ricerche di acque minerali sul territorio comunale: gli amministratori protestano in quanto tali ricerche danneggerebbero le falde acquifere che potrebbero servire all'acquedotto. La vicenda risale a quattro anni or sono quando il geom. Francesco Blandino, CI anni, di Aimese, via Avellana 83, a due soci, Simone Girardi e Michele Girodo, ottennero d permesso di ricerca ,n>" acquo minerali su una sufui'.ule di cento ettari nelle penale, del monte Caprasio in trazione Novaretto. Vennero compiuti scavi d'assaggio in località Sagnassi ed in altre aree. La precedente amministrazione democristiana di Caprie si oppose per due volte alle ricerche in previsione della utilizzazione pubblica delle falde. Ma il comitato regionale di controllo respinse le delibere degli amministratori. In pratica si autorizzavano i privati ad utilizzare a scopi commerciali .e acque. Nel frattempo, scaduti 1 primi due anni di permessi, la Regione Piemonte il 14 luglio .''5 con rodeva una proroga per on altro biennio. Il Comune a. Caprie, dopo il ria.-so al tribunale regionale amministrativo de' geom. Blandino, verune anche condannato alle spese di giudizio. «Dopo i danni anche le belle», commentò un amministratore. Ma 1 privati non hanno frattanto desistito. Hanno chiesto una nuova proroga por ricerche ed il Comune, con un'altra delibera (ora l'amministrazione è composta da pci-psl e indipendenti) si è nuovamente opposto. 11 documento presentato contro la delibera consiliare del geometra Blandino e soci afferma: «Non è vero che l'attività di ricerca abbia provocato danni e dissesto idrogeolagico-ambleniale, è ridicolo o almeno esagerato parlate di pregiudizio nella stabilità delle rocce e formazione di voragini. Non è vero che l'esecuzione degli sscavi comporti la deviazione di falde acquifere. Inoltre lo studio del potenziamento dell'acquedotto è fermo da due anni e quindi tale problema non riveste a Caprie alcuna necessità d'ur¬ griztgiditlaèevntzgppba genza o dt priorità. Quanto asserito dal Consiglio comunale è una ingerenza che supera le disposizioni di legge, o almeno costituisce un abuso di potere». Replica 11 sindaco di Caprie, geom. Carlo Canali (psi): «Per i danni nessuno ita fatto finora depositi cauzionali. E poi tutto il resto è visibile. Abuso di potere? Ha le necessità della popolazione dove le mettiamo? L'acqua è di pubblica utilità e non può essere sacrificata ad iniziative private speculative. E' un patrimonio comune e non la sì può sottrarre alle esigenze della popolazione. Abbiamo poi l'obbligo di garantire i servizi fondamentali; per cui tali acque ci servono a potenziare gli acquedotti. Il problema è stato già energicamente affrontato anche dalla Regione».

Persone citate: Blandino, Carlo Canali, Francesco Blandino, Michele Girodo, Novaretto, Simone Girardi

Luoghi citati: Caprie, Piemonte, Sagnassi