"Giorni contati,, (dice Schmidt) per il terrorismo di Tito Sansa
"Giorni contati,, (dice Schmidt) per il terrorismo "Giorni contati,, (dice Schmidt) per il terrorismo (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 novembre. I terroristi tedeschi e i loro complici palestinesi hanno — secondo il cancelliere Helmut Schmidt — i giorni contati. «Abbiamo un quadro molto chiaro delle persone che hanno commesso i crimini, le conosciamo — ha detto il capo del governo tedesco in un'intervista alla televisione francese —. Conosciamo anche una serie di persone che hanno collaborato. E credo che sia questione di tempo che vengano catturati dalla polizia o sul territorio tedesco o sul territorio di Paesi vicini e portati dinanzi ai giudici». Le dichiarazioni di fiducia di Helmut Schmidt, che ha parlato nella trasmissione Cartes sur la table, ma non ha voluto mettere tutte le carte in tavola, vengono questa sera messe in connessione con due rivelazioni giornalistiche, l'una di alcuni quotidiani vicini al partito democristiano, l'altra del settimanale Sfern. Secondo i quotidiani conservatori, il capo del partito socialdemocratico Willy Brandt si è incontrato «segretamente» la settimana scorsa a Bonn con un ex capo terrorista, il dottor Issam El Sartaoui, che nel '70 (due anni prima delle Olimpiadi) organizzò un attentato all'aeroporto di Monaco di Baviera nel quale perse la vita un passeggero delle linee aeree israeliane «El Al» e nove persone rimasero ferite. I giornali vicini all'opposizione ricordano che allora il dr. Sartaoui dichiarò che «la Germania è per noi territorio nemico» e mettono in una luce equivoca il colloquio di Brandt. In realtà — secondo indiscrezioni raccolte già alcuni giorni fa a Bonn — l'ex cancelliere tedesco e attuale presidente dell'Internazionale socialista, avrebbe preso contatti con l'influente capo di un'organizzazione affiliata all'Olp palestinese per indurre gli arabi a consegnare i terroristi tedeschi che (secondo informazioni giornalistiche non smentite) si sarebbero rifugiati a Beirut, nel Libano. Certo è — secondo dichiarazioni del partito socialdemocratico tedesco — che Sartaoui «ha preso le distanze dal sequestro dell'aereo della Lufthansa liberato poi a Mogadiscio, e ha detto che con questi metodi non si fa politica». La rivelazione dello Sfern porta nella stessa direzione, verso il Medio Oriente. I terroristi tedeschi — scrive il settimanale nel suo numero di domani — vengono istruiti militarmente nell'Irak in un campo militare a un'ottantina di chilometri da Bagdad. Sarebbero stati forniti di passaporti intestati a ufficiali dell'esercito iracheno e addestrati particolarmente per la cattura di aerei. Su questo spettacolare atto di pirateria aerea la polizia criminale tedesca ha fornito oggi nuove informazioni, le quali confermano uno stretto contatto tra i terroristi tedeschi che rapirono e assassinarono Hanns Martin Schleyer e quelli che sequestrarono l'aereo della Lufthansa. Le due pistole portate a bordo dai palestinesi con quattro bombe a mano (nascoste in un beautycase e in una radio a onde ultracorte) sono di un modello sovietico piuttosto raro, le munizioni sono identiche a quelle usate dagli assassini del presidente degli industriali tedeschi, e da un gruppo d'estremisti che alcuni mesi fa diede l'assalto a una banca a Esseri. Tito Sansa
Persone citate: Brandt, Helmut Schmidt, Issam El Sartaoui, Martin Schleyer, Schmidt, Willy Brandt
Luoghi citati: Bagdad, Beirut, Bonn, Germania, Libano, Medio Oriente, Mogadiscio, Monaco Di Baviera
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