Ridotte in appello le condanne ai rapitori del casalese Broglia

Ridotte in appello le condanne ai rapitori del casalese Broglia I sei imputati sconteranno 15 anni (anziché 18) Ridotte in appello le condanne ai rapitori del casalese Broglia (f. b.) Ridotta la pena per i rapitori di Fabio Broglia, lo studente casalese sequestrato a Milano all'uscita da un night nel gennaio di due anni fa e rilasciato ventiquattro giorni dopo m cambio di un riscatto di cento milioni. La Corte d'Appello di Torino (pres. Lo vera, p.g. Repaci) dopo un'ora e mezza di camera di consiglio ha condannato tutti e sei gli imputati a quindici anni di reclusione e due milioni di multa. Antonio Pezzuto di 36 anni, i suoi fratelli gemelli Orazio e Pompeo di 33 anni, Alessandro Franchetti di 27 anni, Luigi Agnoletti di 36 anni e Giancarlo Venturini, 34 anni, hanno accolto impassibili la sentenza. Per loro il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna a 18 anni inflitta dal tribunale di Vercelli. Come si ricorderà, solo Alessandro Franchetti e Antonio Pezzuto avevano confessato la loro colpevolezza ammettendo di essere stati i «carcerieri» di Fabio ma i giudici non hanno avuto dubbi: anche gli altri quattro imputati sono stati complici nel sequestro. La Corte d'Appello ha comunque accolto in parte le richieste dei difensori (avvocati Gallo, Dal Piaz, Vercellotti, Lopez, Pensa, Brighino e Colaleo) dirette ad ottenere la concessione delle attenuanti generiche ed ha ridotto la pena di tre anni. E' stata invece respinta la tesi dei legali relativa alla nullità del processo di primo grado, celebrato con il rito direttissimo sessantacinque giorni dopo l'arresto della banda mentre la legge prevede il termine massimo di quaranta giorni.

Luoghi citati: Milano, Torino, Vercelli