Da Mosca contro la Biennale

Da Mosca contro la Biennale Tredici registi Da Mosca contro la Biennale Roma, 9 novembre. Una dozzina tra i maggiori cineasti sovietici ha sottoscritto un «appello» contro la «Biennale del dissenso» — definita «un'azione non amichevole contro i paesi socialisti» — diffidando gli organizzatori dall'utilizzare films sovietici per le loro «mire biasimevoli». Tra i firmatari dell'appello (diffuso anche a Roma) figurano registi molto noti in Italia, come Andrei Tarkovskij, autore tra l'altro del grandioso Andrei Rublev apparso sugli schermi italiani lo scorso anno e segnalato dai critici e del film di fantascienza Solaris; Sergeij Bondarchuk, autore dei colossal storici Guerra e pace e Waterloo; Grigory Aleksandrov, un anziano regista famoso negli Anni 30 per il musical Ragazzi allegri e il satirico Volga, Volga; Andrej Mikhalkov-Konchallovskij, una delle promesse del cinema sovietico, collaboratore di Tarkovskij.il cui film Felicità in Asia fu tra l'altro ritirato in Urss nel '68 dalla censura. «Nel passato — afferma l'appello — la cinematografia sovietica ha sempre partecipato alle rassegne veneziane dell'arte cinematografica considerandole un importante messaggero dell'idea della collaborazione degli uomini di cultura di tutto il mondo. Immancabilmente cercavamo di consolidare coi mezzi cinematografici le buone tradizioni del ravvicinamento dei popoli». L'appello è firmato da: G. Aleksandrov, S. Bondarchuk, O. Ioseliani, A. Mitta, A. Mikhalkov-Konchalovskij, A. Karaganov, G. Panfilov, A. Tarkovskij, M. Khuciev, G. Chukhraij, R. Chkheidze, B. Shamshiev, L. Shepitjko. (agi)

Luoghi citati: Asia, Italia, Mosca, Roma, Urss