Lufthansa: misure d'emergenza sono sospesi i voli con l'Algeria di Tito Sansa

Lufthansa: misure d'emergenza sono sospesi i voli con l'Algeria Lufthansa: misure d'emergenza sono sospesi i voli con l'Algeria (Dal nostro corrispondente) Bonn, 8 novembre. Il volo 338 Francoforte-Algeri della «Lufthansa» è stato annullato questa mattina. In tal modo la compagnia di bandiera tedesca ha reagito — su sollecitazione del governo di Bonn — al rifiuto delle autorità algerine di permettere che specialisti della polizia di frontiera della Germania Federale facciano in proprio il controllo dei passeggeri e dei bagagli sull'aeroporto della loro capitale. Diciotto Paesi a cominciare dalla Spagna, avevano già accettato che in 36 aeroporti i militari tedeschi (nell'uniforme della « Lufthansa ») fossero impiegati per i controlli a terra. Ieri aveva dato il suo benestare anche la Libia, una squadra di specialisti è già a Tripoli. Algeri ha risposto in maniera «insoddisfacente», Bonn ha reagito minacciando e poi ordinando il blocco dei voli, precisando tuttavia «che non si trutta di un ultimatum». La decisione di mandare soldati tedeschi a controllare passeggeri e bagagli dei voli della « Lufthansa » negli aeroporti considerati « insicuri », era stata presa già una diecina di giorni fa, le richieste concrete sono state fatte nei giorni scorsi, dopo che un messaggio firmato dalla «Frazione armata rossa, comando Ber» (probabilmente le iniziali di Baader, Ensslin, Raspe, i suicidi di Stammhelm) aveva annunciato che a partire da martedì 15 novembre tre aerei della «Lufthansa» sarebbero stati fatti esplodere in volo per vendicare la morte «dei nostri compagni assassinati». «Chiunque salisse a partire dal 15 novembre su un aereo tedesco, dovrà sapere che la morte vola con lui» è detto nel messaggio. La minaccia — come dimostra l'invio degli agenti all'estero — è stata presa molto sul serio a Bonn e anche dalla popolazione. Gli uffici di viaggio informano che sono già state stornate « diverse prenotazioni » per voli nella seconda quindicina di novembre. Un portavoce dell'associazione dei piloti ha detto che « il personale di bordo è inquieto », il direttivo della « Lufthansa » ha deciso di prendere nuovamente in con- siderazione la proposta (finora respinta dai piloti) di far viaggiare a bordo di ogni aereo agenti armati, come da anni sta facendo la compagnia israeliana «El Al». Verrebbe fatta una proposta di compromesso, secondo la quale gli uomini di scorta avrebbero il divieto assoluto di impiegare le armi durante il volo, ma potrebbero usarle soltanto quando l'apparecchio si trova a terra. Le misure finora prese sono le seguenti: controllo dei passeggeri, dei bagagli, della posta e delle merci, vigilanza intorno agli aeroporti. Si è cominciato a smontare rasoi elettrici, macchine fotografiche, rulli di macchine da scrivere, a controllare pipe, batterie, bottiglie. Dappertutto il passeggero deve identificare il proprio bagaglio prima di salire a bordo. Posta e merci vengono depositate per 24 ore in una camera a decompressione per creare situazioni ambientali identiche a quelle di un aereo in volo ad alta quota nel quale una bomba potrebbe essere collegata con un altimetro. Già in alcune città sono entrati in funzione cani addestrati a fiutare esplosivo. Intorno agli aeroporti, infine, sono stati appostati giorno e notte reparti militari dotati di impianti infrarossi (per vedere al buio). Tito Sansa

Persone citate: Baader, Ensslin

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Bonn, Germania Federale, Libia, Spagna, Tripoli