Giornali sotto inchiesta

Giornali sotto inchiesta Giornali sotto inchiesta Milano, 8 novembre. Confermando la sua fama di cronista tempestivo, Giampaolo Pansa ha visto uscire al momento giusto la sua inchiesta sui quotidiani italiani. Comprati e venduti, i giornali e il potere negli Anni 70, stampato dalla Bompiani (4500 lire, 360 pagine) è stato presentato ieri sera poco dopo le dimissioni dell'autore dal Corriere della Sera. Alla presentazione c'era anche Piero Ottone, sotto la cui direzione Pansa ha messo a segno inchieste coraggiose e non di rado clamorose. Ottone sta per lasciare (per ora almeno) il giornalismo attivo, entrando nell'astronave di Segrate, la Mondadori, con il ruolo di « direttore generale per lo sviluppo editoriale ». Nell'esodo di Ottone da via Solferino, Pansa vede la fine di un'era importante, nel bene e nel male, della stampa italiana. « In questi anni — dice — abbiamo bruciato la breve, esaltante illusione di dare al Paese una stampa davvero libera di informare. Il futuro è oscuro: il potere economico, il solo in grado di rianimare testate un tempo fiorenti e ora giunte al collasso, sta per riprendere nelle redazioni quel ruolo determinante che noi giornalisti ci illudemmo di avere ereditato ». Sfilano, in Comprati e venduti, direttori e burocrati, redattori capo e grands commis del parastato, editori e politici. Pansa, prima ancora che narratore, è protagonista delle vicende dei quotidiani: è forse il solo, nella generazione dei quarantenni, che abbia lavorato nei quattro quotidia¬ ni a diffusione nazionale mentre si appresta a passare al quinto, la Repubblica, Malgrado la sua testimonianza sia dunque più che mai « dall'interno », gli interventi al dibattito di ieri sera hanno confermato il sostanziale e quilibrio del racconto, la puntigliosa informazione al posto delle dimostrazioni a tesi. Due soli, forse, i « buchi », i vuoti di informazione di prima mano: le testimonianze di Gens e di Fanfani. Malgrado i ripetuti solleciti di Pansa, sia l'ex presidente Montedison sia il presidente del Senato hanno infatti rifiutato di parlare. « Peccato — commenta il giornalista — è attraverso quei due che passano buona parte dei fili che in questi anni hanno tirato il mondo della nostra carta stampata ». y. m.

Persone citate: Fanfani, Gens, Giampaolo Pansa, Pansa, Piero Ottone

Luoghi citati: Milano, Ottone, Segrate