Levesque a Parigi: "Il Quebec sarà presto uno Stato sovrano,,

Levesque a Parigi: "Il Quebec sarà presto uno Stato sovrano,, Giscard promette "comprensione, fiducia, appoggio" Levesque a Parigi: "Il Quebec sarà presto uno Stato sovrano,, (Dal nostro corrispondente) Parigi, 3 novembre. «E' ormai sempre più sicuro che un nuovo Paese apparirà sulla carta geografica, là dove lo Stato federale canadese ha voluto riconoscere soltanto l'esistenza di una sua provincia». Con queste parole pronunciate all'Assemblea nazionale francese il primo ministro del Quebec René Levesque ha riconfermato che la sua battaglia per l'indipendenza sarà condotta fino in fondo e che uno «Stato sovrano del Quebec» rappresenterà il punto di arrivo. Parlando in nome dei «francesi del Canada» il primo ministro ha cosi dato alla sua visita ufficiale in Francia un carattere vistosamente politico, cercando di ottenere il consenso e l'appoggio di Parigi alla soluzione indipendentista. Egli ha ricordato che dopo anni di «lotta per la sopravvivenza» la minoranza francese del Canada (retoricamente paragonata ad Astérix circondato dagli anglofoni) ha «finalmente visto giungere De Gaulle» che — dieci anni fa — seppe impegnarsi per il «Quebec libero». Pertanto egli ha formulato la speranza che la Francia continui ad appoggiare le rivendicazioni del Quebec che, a suo parere, si realizzeranno nei prossimi tre anni. La risposta francese è stata in un primo tempo prudente e il ministro di Grazia e Giustizia Peyrefitte gli ha replicato che Parigi accoglie la sua visita «sotto il segno dell'emozione, della riserva e della fiducia, essendo doverosa la riserva dato che l'avvenire del Quebec rappresenta un affare interno del Paese, e la Francia non desidera immischiarsi in questi affari interni, né in quelli del Canada, né nei rapporti tra Ottawa e il Quebec». Dopo la colazione offerta oggi all'Eliseo, Giscard gli ha invece replicato in modo più scoperto. «Voi potete contare» — gli ha detto il Presidente francese — sulla comprensione, la fiducia, e l'appoggio della Francia». Giscard è addirittura giunto a parafrasare una canzone canadese, augurandosi che la « primavera del Quebec sia prossima». L'ambasciatore del Canada a Parigi, Gerard Pelletier, ha rifiutato fino a questo momento di rilasciare commenti alla stampa. Egli ha ricevuto Levesque ad Orly ma non ha poi partecipato alle colazioni offerte in suo onore da Faure, da Peyrefitte, e da Giscard. L'ambasciatore si è limitato a seguire la visita all'Assemblea nazionale, e partecipare alla cena offerta stasera da Barre al primo ministro del Quebec. Malgrado certe frasi drastiche, Levesque ha cercato però di controbilanciare le rivendicazioni indipendentiste con una serie di correzioni che lasciano la porta aperta a ima nuova forma di associazione tra il Quéoec e il Canada. Egli ha detto che il referendum cancellerà il vecchio Quebec considerato come «provincia e colonia interna del Canada» , ma che il nuovo Quebec emergente, «Stato sovrano», offrirà «nuovi legami di interdipendenza al Canada». Invece di avere un cattivo compromesso, la proposta è di giungere a una «chiara associazione di due popoli e di due Stati». a. c.

Persone citate: Barre, De Gaulle, Gerard Pelletier, Levesque, Peyrefitte, René Levesque