L'Uefa gradisce i balletti russi?

L'Uefa gradisce i balletti russi? L'Uefa gradisce i balletti russi? Il • prezzo » più pesante pagato dal Torino per il passaggio del primi due turni della Coppa Uefa, riguarda gli ammoniti: otto in tutto, troppi, e conseguente situazione di pericolo in quanto alla seconda eventuale ammonizione — come è noto — scatterebbe automaticamente la squalifica (Indipendentemente dall'omogeneità o meno della motivazione, ovvero non importa se la prima ammonizione è arrivata per proteste e la seconda per gioco scorretto). La lista del granata già colpiti dal direttori di gara comprende Garrìtano e Gorln (Apoel-Torino, arbitro Anderco, Romania), Butti e Pece! (andata con la Dinamo, arbitro Somlal, Ungheria), Infine Caporale, Zaccarelli, Grazianl e Mozzini cui sono toccati l'altra sera a Zagabria I « artellinl gialli » dell'ineffabile sovietico Asim-Zade. « Quando dopo cinque minuti, al primo fallo, mi sono visto ammonire — ricorda Caporale — ho sentito un brivido, ho pensato a Delcourt ed a Duesseldorf. Ci risiamo, mi sono detto». Ma a differenza di quella disgraziata partita con il Borussla, Il comportamento dei granata stavolta è stato completamente diverso: si può persino sostenere che la lezione è servita. Ma allora scatta subito un Interrogativo: come è possibile che una squadra affronti una trasferta difficile, un ambiente caricato e prevenuto (la tv jugoslava aveva preparato la piazza trasmettendo più volte nel giorni di vigilia spezzoni del match di andata, con particolare riferimento al gol di Cerln annullato). tenga nervi, mani e lingua a posto, ed esca dal campo con quattro ammonizioni che rischiano di condizionarne Il futuro nella Coppa? Con la stessa franchezza con la quale, da Cipro, avevamo dedicato un secco commento alle sventatezze autoleslonlstiche di Garrltano (poi multato anche dalla società) e Gorln. ora scriviamo che II comportamento del granata a Zagabria è stato esemplare. Le quattro ammonizioni hanno dell'Incredibile. Ricordiamole. Caporale: cartellino giallo al primo Intervento (5° minuto) per fallo su Brucio affrontato frontalmente, quando poco prima Grazianl era stato atterrato da tergo da Bogdan senza che l'arbitro intervenisse: Grazianl: ammonito al 33' perché, In possesso dì palla e spinto a terra, da terra ha cercato di agganciare lo stesso il pallone Incocciando Invece le gambe dì un avversarlo. Mozzini: carta gialla al 41' per una rimessa laterale. Invitato a retrocedere per eseguirla, ripetendola è scivolato sull'erba umida, si è fermato, ha perso un attimo e l'arbitro deve aver pensato ad ostruzlonlsmo perditempo. L'ammonizione a Zaccarelli merita una storia a parte. Al 78° minuto, con la Dinamo in forcing, su un centro dalla sinistra Zajec si getta nella mischia ed entra duro sul granata che resta a terra, dolorante alla caviglia ed alla spalla. L'arbitro chiama il dottore (Boccardo), evidentemente constata a prima vista la gravità dei danni subiti dal giocatore. Visto che Zac tarda a rialzarsi, AsimZade Invita il medico a portar fuori II giocatore. Zac si avvia, poi pensa di non lasciare la squadra In dieci In quel momento (•volevo che un eventuale cambio avvenisse con calma' dice II giocatore), quasi sì divincola da Boccardo ed accenna a restare sul campo. Cartellino giallo, sospetto (ma Zaccarelli ha poi zoppicato sino alla fine) di •bluff- perditempo secondo II direttore di gara. Ecco, In questo modo il Torino si è beccato le quattro ammonizioni che pesano. Senza una protesta, senza un pesto di reazione a cariche dure o a errori dell'arbitro. Un Torino giusto, deciso e zitto: con piacere abbiamo visti smentiti sul campo I timori della viglile A completare II 'film- sull'arbitro sovietico, va aggiunto che, a quanto sostengono I granata, ha ammonito Mozzini ma sul suo taccuino ha segnato Danova, e che per Zaccarelli ha estratto per errore non il cartellino giallo ma un foglietto bianco, e che volendo segnare II numero di Zac sul foglietto stesso nella fretta l'ha lacerato con la biro, ha finito per non scrìvere nulla ed ha rimesso In tasca II pezzo di carta. Eccezionale. La partita di Zagabria doveva essere diretta da un altro sovietico di maggiore quotazione. Romualdas Yushka, invece è arrivato Fidar Asim-Zade, quarantunenne di Barku, oscuro arbitro Internazionale dal '69, mal stato ai •mondiali; cui era stata affidata in precedenza, quest'anno, solo il facilissimo e scontatlsslmo match Kuopion PalloseuraBruges (0 a 4, una •amichevoleper I belgi) nel primo turno di Coppa Campioni. «La sostituzione ci è stata comunicata una settimana fa — ha detto ieri al telefono da Berna Renato Orlando della segreteria generale dell'Uefa — dalla federazione sovietica, motivata da cattive condizioni di salute di Yushka. Abbiamo avvertito secondo prassi la federazione jugoslava-. La quale è stata cosi cortese :'a non informare nessuno: I granata (dlrlqenti compresi) credevano che il signore in nero fosse Yushka. Abbiamo ancora chiesto all'Uefa se la presenza di Seipelt (presidente della commissione arbitri della Federazione Europea, ovvero il numero uno del settore) in tribuna a Zagabria fosse da collegarsi in qualche modo ad una •sorveglianza speciale- nel confronti del Torino dopo Dusseldorf. ■ Neppure per sogno — è stata la risposta di Orlando —. solo consideravamo la partita molto delicata e difficile per entrambe le squadre. Il Torino ha già pagato il suo conto, l'Uefa non fa vendette». Se è vero, c'è la speranza che Seipelt si sia mosso anche per •marcare- Asim-Zade. Bruno Perucca èzcgt

Luoghi citati: Berna, Cipro, Torino, Ungheria, Zagabria