Battaglia alla Regione su 51 miliardi

Battaglia alla Regione su 51 miliardi Battaglia alla Regione su 51 miliardi E' la variazione di bilancio: un quarto della spesa prevista per il 1977 - Dure polemiche del de Paganelli e della repubblicana Castagnone - La " verifica " di giunta dopo la metà del mese Uno spostamento di destinazione di 51 miliardi pari a un quarto del reale bilancio 1977 della Regione (che è di più di 400, ma oltre 200 sono riferiti alla spesa ospedaliera, cioè partita di giro: vengono dallo Stato e sono distribuiti) e un aumento di 238 miliardi che dovranno arrivare come arretrati per gli ospedali è stato deciso con una relazione di cinque paginette e un palo d'ore di discussione. «E' questo l'ampio dibattito che ci saremmo dovuti dare basandolo sugli elementi del piano di sviluppo?». La domanda è dell'opposizione, espressa In termini più o meno analoghi dal de Paganelli, dal liberale Marchinl, dal socialdemocratico Benzi, dalla repubblicana Castagnone, dal missino Carazzoni. Ed il loro voto è stato negativo. I documenti di variazione erano tre: il primo, relativo ad un anticipo di 892 milioni e mezzo anticipati per le alluvioni «in attesa dt un provvedimento finanziario dello Stato» ha ottenuto la quasi unanimità; gli altri due, solo il si della maggioranza. Il relatore Rossi (pel) ha specificato la provenienza del 51 miliardi e le destinazioni tra cui: 5,825 per opere di rpristlno dopo le alluvioni; 5,650 per provvedimenti relativi ai trasporti (in particolare il nuovo contratto degli autoferrotranvieri); 3 miliardi per il personale compreso quello addetto alla formazione professionale; 1,277 per l'agricoltura; 1 per acquisto di Immobili; 800 milioni «per maggiori spese di funzionamento degli uffici»; 6,267 per finanziare nuove leggi, in particolare quelle per l'artigianato e 1 parchi; 1,431 per il piano di sviluppo. La signora Castagnone ha protestato per l'aumento delle spese correnti (ma l'assessore Simonelll le ha risposto che molte di esse, tipo quelle per l'istruzione professionale sono da considerarsi produttive, come se fossero di investimento) e ha criticato l'aumento di 86 milioni in aggiunta al 255 stanziati per spese di trasporto, dopo che era stato proclamato «basta con le auto personali degli assessori». Ha anche lamentato che «solo la giunta di sinistra ha ricoperto di velluto le pareti dei suol uffici» (e Simonelll le ha domandato se desiderava un'amministrazione «blafrana»), comunque l'osservazione fondamentale è che «si continua a non fare una politica patrimoniale della Regione». Paganelli (de) ha rincarato la dose: «L'affrettate variazione che ci proponete ci pone di fronte ad una gestione finanziaria '77 che non è mai stata approfondita, che mal è stata sottoposta a consultazione, e Quindi esprimiamo un dissenso politico di fendo». Ha criticato, come già la signora Castagnone, la mancata politica dei mutui e infine ha lamentato che «l'aumento di 238 miliardi per i fondi ospedalieri venga passato come semplice variazione tecnica senza l'approfondimento e la discussione che tale argomento comporta». Il relatore Rossi è stato daccordo su questo punto proponendo un'indagine sulla spesa ospedaliera; ma ha respinto tutte le altre accuse, come del resto ha fatto l'assessore Simonelll il quale ha tenuto soprattutto a precisare che molti capitoli della variazione «finanziano interventi che si muovono nella logica del piano di sviluppo. Quanto ai mutui, non è che si sia rinunciato ad essi, sono slittate alcune annualità, ma la politica del mutui partirà l'anno prossimo». Marchinl (pli) ha svolto più o meno le critiche dei suoi colleglli, ma ha anche richiesto una «verifica politica a livello di giunta» affiancandosi in sostanza alla proposta fatta dal psi nel suo congresso regionale. Senonché questa verifica la chiede «alla luce del sole», eie In aula: «La giunta deve presentarsi in aula e contarsi, non può farlo nelle segreterie dei partiti e poi renderne noti l risultati attraverso i giornali». A questo proposito va segnalato che la «verifica» dovrebbe scattare nella seconda metà di questo mese. C'è da discutere, in primo luogo, i nuovi poteri che derivano alla Regione dalla legge 382 che entrerà in vigore a gennaio, decidere sul plano territoriale di coordinamento, definire un accordo sulla politica dei crediti. Ma è evidente che specie quest'ultimo punto, anche se nominalmente fa parte della «verifica» di giunta non può non coinvolgere anche gli altri partiti, In particolare la de che con 1 suoi 20 seggi In Consiglio è pur sempre 11 maggior partito di opposizione.

Persone citate: Benzi, Carazzoni, Castagnone, Paganelli