Ultimo testimone Erminio Macario di Erminio Macario

Ultimo testimone Erminio Macario Per la "bomboniera viola,, Ultimo testimone Erminio Macario Sarà sentito mercoledì in pretura sulla vertenza tra il Comune e i costruttori Teatro Macario, seconda udienza davanti al pretore Palmisano per la vertenza tra 11 costruttore della «bomboniera viola» di via S. Teresa 10, Bruno Agul 41 anni, e il Comune di Torino che si è scoperto vittima di una possibile [rode edilizia e si è costituito parte civile. Oggetto, la licenza rilasciata per costruire un locale da destinare a cabaret (con bar e discoteca) trasformato, si dice illegalmente, in un teatrino con quasi 400 posti. Difficile anticipare come finirà la questione. L'udienza di ieri ha visto le tesi dell'una e dell'altra parte lontane da un compromesso che possa salvare da un lato l'accesso della compagnia di Macario al «suo» teatro e dall'altro tutelare l'amministrazione che ha come punto d'onore programmatico la guerra alle speculazioni edilizie. Ma c'è stata frode? O soltanto buona fede, magari confortata da qualche vaga promessa tipo «andate pure avanti che alla fine ci metteremo d'accordo»? Proprio per sostenere questi ultimi argomenti i difensori degli imputati si sono battuti. Prima contro l'ex direttore del lavori Alfredo Cammara (anche lui sul banco degli accusati) esonerato da Agui e sostituito con l'arch. Serra, (pure imputato). Poi una raffica di contestazioni all'assessore all'edilizia privata Salerno sentito come teste e tacciato pubblicamente dall'aw. Costanzo «di grave reticenza». Perché tanto olamore? Per assodare fondamentalmente se la licenza rilasciata dal Comune per costruire il bar-cabaret-discoteca è stata usata arbitrariamente per trasformare i locali In teatro. Questione importante perché se vi è stata «difforme destinazione dell'uso» oltre alla condanna dei singoli per violazione dei regolamenti edilizi la sanzione è la confisca della costruzione da parte del Comune. Se l'impresario invece (come sostiene) ha soltan- to «variato» 1 lavori senza stravolgere la destinazione finale della licenza le irregolarità potranno essere sanate con una multa. Sostengono 1 costruttori: «Il Comune sapeva da due anni e più che lì stavano erigendo un teatro per Macario; nel corso dei lavori sono state apportate soltanto delle varianti tra l'altro col parere /avorevole delle commissioni competenti e della sovrintendenza ai monumenti; l'amministrazione ha tacitamente acconsentito alla prosecuzione dei lavori promettendo l'agibilità». L'assessore Salerno su questi punti ha risposto confusamente con dei «non so». «Non so se ci sona stati incontri tra Macario e Sll\daco; se II Sindaco st è lasciato sfuggire delle promesse». Gli avvocati (Nizzola, donarla, Zancan, Costanzo e Barosio) sono insorti: «Sentiamo il Sindaco come testimone». Il pretore ha risposto di no asserendo che la richiesta non ha pertinenza con la causa. In precedenza c'è stato lo scontro tra 1 direttori dei lavori, Cammara e Serra. Il primo tende a dimostrare di aver troncato i rapporti con l'impresario non volendo proseguire lavori in difformità del progetto originale (per bar-discoteca-cabaret), l'altro sostiene di aver avuto in eredità una costruzione già destinata a teatro. Ma alla fine che differenza c'è tra cabaret e teatro? Se in quel locali Macario avesse inteso fare del «cabaret» anziché recitare lo Sganarello preso in prestito ila Molière sarebbe tutto regolare? E' soltanto una paradossale questione filologica da decidere con il dizionario anziché con la normativa edilizia? Risposta alla prossima puntata ossia a mercoledì 9, dalle 15 in poi. Unico testimone proprio il comm. Erminio Macario, ossia la vittima Involontaria del meccanismo burocratico-amministrativo.

Luoghi citati: Comune Di Torino, Salerno