Bloccati dopo una drammatica sparatoria 3 evasi dal manicomio: uno è gravissimo
Bloccati dopo una drammatica sparatoria 3 evasi dal manicomio: uno è gravissimo Reggio E.: sanguinoso epilogo di un tentativo di fuga Bloccati dopo una drammatica sparatoria 3 evasi dal manicomio: uno è gravissimo (Dal nostro corrispondente) Reggio Emilia, 2 novem. Drammatica tentata evasione, stamane, dal manicomio giudiziario di Reggio Emilia: sei ospiti, fra cui due ergastolani, hanno cercato di fuggire e tre ci sono riusciti. Ma la loro libertà è durata mezz'ora: sono stati catturati dopo una sparatoria con gli agenti di polizia. Un detenuto Vittorio Angioletti, 22 anni, residente a Torino, raggiunto da un colpo di pistola, è grave; gli altri due sono stati ricoverati all'ospedale per alcune fratture; ferito anche un agente. Il fatto è avvenuto verso le 11, nel vecchio manicomio di via Franchi, nel cuore della città. I sei che hanno messo in atto il piano di fuga, oltre all'Angioletti, accusato di rapina, sono Angelo Pinna, 22 anni, di Carbonia, ergastolano; Alfio Tomasello, 27 anni, di Siracusa, imputato di rapina; Girolamo Pepe, 36 anni, di Reggio Calabria, ergastolano; Pierino Maccabelli, 27 anni, di Segrate (Milano), accusato di rapina e omicidio e Giovanni Scordato, 31 anni, accusato di rapina. I sei, armati di rudimentali coltelli, hanno sequestrato un loro compagno di pena e un agente di custodia dal quale si sono fatti consegnare le chiavi per aprire i cancelli che portano all'ultimo cortile, quello che confina con l'esterno. Intanto nel manico- gmio era scattato l'allarme e gli agenti sono riusciti a piombare sul gruppetto di fuggiaschi t a catturarne tre: Pepe, Maccabelli e Scordato. Gli altri, invece, erano già in cima al muro di cinta su cui erano saliti servendosi di una scala e quando hanno visto i guardiani, si sono lasciati cadere dall'altra parte, sulla strada. Un salto di quattro metri: Pinna si è fratturato i piedi, Tomasello il bacino. Angioletti, invece, è finito sul tetto di una «Simca» posteggiata accanto al marciapiede ed è rimasto indenne. Arrivati sulla vicina piazza Zanone, hanno fermato una «mini minor» condotta da una donna e tentato inutilmente di aprire uno sportello. Quando l'automobilista è riuscita ad allontanarsi, i tre hanno cercato di forzare la serratura di una «Fiat 127»; poi si sono diretti verso l'autorimessa di Guido Rovacchi: minacciando con coltelli l'uomo, si sono impadroniti di una «Fulvia coupé» L'allarme era già scattato e la «Fulvia» è stata intercettata poco dopo da una volante del «113» e da una «Giulia» della questura. Nel sottopassaggio di via Macallé, la «Fulvia» ha speronato una «Opel», ma ha proseguito la corsa. L'automobile del «113» si è invece bloccata a Mancasale, a tre chilometri da Reggio, davanti al casello dell'autostrada, dove si è scontrata frontalmente con una «Fiat 124»: un agente è rimasto ferito. La «Fulvia» ha proseguito ancora la fuga con direzione Bagnolo in Piano, tallonata dalla «Giulia» sulla quale avevano preso posto la guardia carceraria Melito e gli agenti Masumeci e Pompa. Gli inseguitori hanno sparato alcuni colpi di pistola cercando di bloccare l'auto in fuga: un proiettile ha raggiunto Vittorio Angioletti, che era alla guida e che ha arrestato la vettura prima di accasciarsi. Con un'autoambulanza, i tre evasi sono stati portati all'Arcispedale reggiano. Durante il tragitto, Tomasello è stato trovato in possesso di un candelotto di dinamite con miccia corta, che è stato fatto poi esplodere da un artificiere. Angioletti è stato portato subito in sala operatoria e sottoposto ad intervento chirurgico. Il sanitario gli ha riscontrato una ferita d'arma da fuoco all'emitorace destro. La prognosi è riservata, j jj Vittorio Angioletti
Luoghi citati: Bagnolo In Piano, Carbonia, Milano, Reggio, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Segrate, Siracusa, Torino
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