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Bocciata per un "cinque" inchiesta del ministero Una ragazza in Sardegna Bocciata per un "cinque" inchiesta del ministero Cagliari, 2 novembre. Il «caso» della studentessa liceale Doriana Peddis, 17 anni, di Iglesias (Cagliari), rimandata a settembre con un cinque nella sola materia di italiano e poi respinta agli esami di riparazione, è all'esame del ministero della Pubblica Istruzione. La decisione della commissione esaminatrice era stata infatti impugnata dal padre della ragazza, il dott. Dario Peddis medico di Iglesias, il quale nel ricorso aveva sostenuto che la figlia era rimasta vittima del clima che ha caratterizzato l'intero anno scolastico nella terza «d» del liceo scientifico di Iglesias. Sulla vicenda il provveditorato agli studi di Cagliari, su incarico del ministero, sta compiendo una serie di accertamenti per stabilire l'eventuale presenza di irregolarità formali e il mancato rispetto delle norme di legge. Una volta esaminato il rapporto sul «caso» gli organi ministeriali decideranno se accogliere o no la richiesta di annullamento della bocciatura. A giugno infatti una compagna di Doriana Peddis, la studentessa Maria Luciana Cortese, 17 anni, era stata rimandata a settembre in tutte le materie, nonostante avesse riportato la media del sette, perché il consiglio di classe le aveva assegnato un 7 in condotta. Agli esami di riparazione la Cortese era stata promossa, mentre la sua amica che doveva rimediare un 5 in italiano era stata giudicata non sufficientemente preparata e quindi respinta. La decisione della commissione era stata molto contrastata: dei sette commissari, tre si erano infatti pronunciati per la promozione della ragazza mentre gli altri quattro per la bocciatura. Tra questi ultimi vi era l'insegnante di italiano della terza «d» prof. Bruno Colombo il quale aveva sostenuto che il rendimento della studentessa nella materia da riparare era peggiorato.