Regione-governo nuovo contrasto

Regione-governo nuovo contrasto Sul passaggio dei poteri Regione-governo nuovo contrasto Viglione e Simonelli denunciano inadempienze nella definizione dei contributi finanziari - Sollecitato un nuovo incontro SI era detto che la legge 382 avrebbe posto termine alla conflittualità — latente o persistente — delle Regioni con lo Stato; che 11 trapasso dei .poteri previsto dalla legge e attuato dal decreto C16 (del 24 luglio 1977, due anni tratti dopo l'approvazione della legge) avrebbe sanato ogni disaccordo. Ma erano speranze: in realtà la prima scadenza prevista dalle norme attuativi del decreto cdoè il 31 ottobre, è passata senza nulla di fatto, an-1 con una frattura. L'articolo 134 del decreto 616 prevede Infatti: « Le soppressioni e le riduzioni da apportare, in relazione alle funzioni' amministrative trasferite, agli stati di previsione della spesa di bilancio dello Stato, saranno determinati per ciascun ministero entro il 31 ottobre 1977, con decreto del ministro per il Tesoro, di concerto con i ministri interessati, sentita la Commissione interparlamentare per le questioni regionali ». Le Regioni hanno preparato, in una serie di riunioni svoltesi a Bologna, un plano di richieste, discutendolo, nei giorni 25, 26 e 27 ottobre a Roma dn Incontri presso 11 ministero del Tesoro. Ne è uscito non un accordo, ma una rottura. Perché? il presidente del governo piemontese, Viglione, e l'assessore al bilancio e programmazione, Simonelli, ne danno una spiegazione polemica: « Si è costatato il tentativo, da parte del governo, dì escludere il trasferimento alle Regioni e agli Enti locali di mezzi finanziari necessari e sufficienti per l'esercizio delle funzioni trasferite ». In sostanza: l'assistenza sodale e sanitaria viene trasferita alle Regioni? Be ne: si stabilisca subito la cifra che non dovrà più essere amministrata dal governo, ma passata alle Regioni: La stessa cosa vale per le opere idrauliche nei bacini regionali; per la gestione delle so vrintendenze per 1 beni ambientali e architettonici e le bellezze naturali, eccetera. Le Regioni si sono presentate con un elenco completo di necessità, lo Stato Invece, sempre secondo Viglione e Simonelli, « non ha presentato alcuna proposta, per cui tutto l'esame st è svolto sulla base dei soli elaborati delle Regioni, mentre da parte governativa si sono via via faticosamente precisate solo prò poste parziali e talvolta contrad dittorie ». A questo primo motivo di insoddisfazione se ne aggiunge un secondo: « Il governo ha proposto di riferirsi, in tutto l'esame, al disegno di legge di bilancio per il 197S anziché alle previsioni aggiornate del bilancio 1977». Sembra un controsenso riferirsi al passato per chiedere miglioramenti nel futuro, ma Viglione precisa: « Se consentissimo il passaggio di mezzi finanziari ancorato alle previsioni 197S consentiremmo al governo un'amplissima discrezionalità nel determinare le risorse finanziarie da trasferire, poiché molte voci del bilancio 1978 interessate al trasferimento già sono ridotte e addirittura soppresse così da svuotare già in linea di principio i futuri bilanci regionali ». E anche quelli comunali perché, come è noto, ed è questa la novità della legge 382, molte competenze vengono direttamente trasferite al Comuni. Citiamone alcune: assistenza economica in favore delle famiglie bisognose dei detenuti e delle vittime del delitto, assistenza post- penitenziaria, interventi in favore dei minori, interventi di protezione sociale, assistenza scolastica, assistenza sanitaria e ospedaliera nel settori non espressamente riservati allo Stato, alle Regioni e alle Province; queste ultime avranno anche il « controllo sulle discariche e sugli impianti di trasformazione e smaltimento del rifiuti, prevenzione dell'inquinamento atmosferico e gestione dei servizi di rilevazione delle emissioni e di controllo degli impianti industriali ». Sono pochi esempi di molti Impegni, ma la conclusione è questa, e l'ha data 11 presidente della Lombardia, 11 democristiano Cesare Golfari: « Funzioni senza soldi sono irricevibili da parte nostra ». Viglione elenca un altro motivo di contrasto, che riguarda non tanto l'Incontro della settimana .-.-orsa, bensì l'elenco del potori che lo Stato si riserva: « Non si può concordare — dice — sul preteso mantenimento allo Stato di funzioni che già oggi le Regioni svolgono, ad esempio in materia di assistenza o di pronto intervento in caso di calamità naturali, che solo in situazioni straordinarie dovrebbero essere attribuite allo Stato ». Il Piemonte ha dato un esempio di efficacia dell'Intervento Immediato, nelle ultime alluvioni che si sono abbattute su parte del suo territorio. Conclusione: la legge 382 entra in vigore dal 1° gennaio e per quell'epoca tutto deve essere definito, in particolare il capitolo finanziario. Il contrasto di questi giorni non è irreversibile. Le Regioni chiedono un nuovo, urgente incontro, e una chiara risposta per non « dover denunciare, in caso contrario, l'inadempienza dell'impegno assunto dal governo in tema di decentramento e di autonomie locali ». Domenico Garbarìno

Persone citate: Cesare Golfari, Domenico Garbarìno, Simonelli, Viglione

Luoghi citati: Bologna, Lombardia, Piemonte, Roma