Soldato all'antica di Igor Man

Soldato all'antica Soldato all'antica (Segue dalla 1° pagina) segretari di partito che il ministro dell'Interno aveva imboccato una strada sbagliata. Alla fine il ministro Cossiga ritorna sui suoi passi. Mino è stato inflessibile anche con Vito Lattanzio, ministro della Difesa, suo superiore ancor più diretto. Il ministro voleva che «X» diventasse generale di divisione; Mino scelse un altro generale per la promozione. Dopo avere bloccato la nomina con vari pretesti, Lattanzio dovette arrendersi. «Sono un uomo pacifico ma mi piacciono le battaglie combattute in nome della democrazia, della giustizia», ebbe a dirmi Mino. Una delle ultime «battaglie» è stata la nomina del nuovo capo di Stato Maggiore. Un altissimo ufficiale dell'Arma portava avanti la candidatura del generale Scolamiero, Mino preferì affidare la carica-chiave al generale Dessena, estraneo all'ambiente romano. «Diversamente — spiegò — si sarebbe creata una dinastia di capi di Stato Maggiore, pericolosamente indipendente dal co¬ mandante generale, il quale avrebbe corso il rischio di perdere ogni potere». Negli ultimi tempi Enrico Mino aveva preso a visitare un po' tutte le legioni dei carabinieri. Una quindicina di giorni fa il suo elicottero, in Piemonte, aveva volato pericolosamente al di sopra delle nuvole, facendo infine un atterraggio fortunoso. C'è da augurarsi che l'AB 205 sul quale Mino volava da Catanzaro a Rosarno abbia fatto anche questa volta un atterraggio di fortuna. (Anche se mentre scriviamo non giungono invero notizie confortatiti). «Resterò al mio posto fino alla fine (il suo mandato doveva scadere nell'aprile del 1978) o dovrò andarmene prima? Comunque vadano le cose è chiaro che continuerò a fare il mio dovere fino alla fine», mi disse l'ultima volta che ci vedemmo, poco più di una settimana fa, al circolo ufficiali della caserma Pastrengo. Aggiunse: «E dovere di un buon ufficiale è quello di stare il più possibile in mezzo ai suoi soldati». Igor Man

Persone citate: Cossiga, Dessena, Vito Lattanzio

Luoghi citati: Catanzaro, Pastrengo, Piemonte, Rosarno