Si cerca chi ha riciclato il riscatto di De Martino di Adriaco Luise

Si cerca chi ha riciclato il riscatto di De Martino In carcere gli esecutori del sequestro Si cerca chi ha riciclato il riscatto di De Martino (Dal nostro corrispondente) Napoli, 23 ottobre. Persone legate all'ambiente dell'estrema destra nella primavera scorsa idearono di rapire il professore Guido De Martino, figlio dell'onorevole Francesco De Martino, ma non attuarono il piano criminoso e si limitarono ad esercitarsi mentalmente sul progettato sequestro. Quasi contemporaneamente, per una singolare concomitanza, una banda di criminali di mezza tacca «per scopo di lucro, sulla base di un'erronea valutazione delle possibilità economiche della famiglia De Martino» organizzò e portò a termine il rapimento avvalendosi di preziose informazioni fornite da persona che frequentava la sezione provinciale del partito socialista, della quale il figlio del vecchio leader era ed è segretario. A questi sorprendenti risultati è giunto il sostituto procuratore Armando Lancuba, che dirige l'inchiesta giudiziaria Sulla vicenda, durata 40 giorni, la famiglia De Martino ha una diversa opinione e non ha dubbi che l'azione criminosa abbia una matrice politica. «E' impensabile che una banda di pregiudicati per reati comuni — dice il professor Guido — possa organizsare il sequestro di un uomo politico, che è poi figlio dì un altro uomo politico, anzi di un leader (...). Pertanto, non si può escludere che qualcuno li abbia ispirati e indirizzati». Per i De Martino le connessioni tra violenza politica e delinquenza comune esistono, anche se al momento non sono sorrette da prove. E' una conclusione che nasce dal fatto che durante la prigionia i carcerieri parlarono con l'ostaggio insistentemente dei Nuclei armati proletari. La notte scorsa, intanto, al carcere di Poggi oreale si è costituito l'uomo che con le sue confidenze avrebbe consentito alla banda — secondo i risultati dell'inchiesta — di rapire il professor Guido De Martino la sera del 5 aprile scorso al termine di una riunione della segreteria provinciale del partito. E' un giovane di 30 anni, Vincenzo Tene, che svolge attività di sindacalista nell'ambito del porto. Pur non risultando iscritto al partito socialista, frequentava la sede di via Marchese Campodisola, a pochi passi dallo scalo marittimo. Il suo nome, conosciuto dagli inquirenti fin dalle prime battute dell'inchiesta e sul quale era stato mantenuto uno stretto riserbo, era stato fatto dagli esecutori materiali del sequestro. Le indagini sono ora dirette ad individuare le persone coinvolte nel riciclaggio del miliardo pagato per il riscatto, avvenuto sull'asse Napoli-Milano-Lugano. Si sa che l'operazione è costata ai rapitori il 40 per cento della somma ricevuta per liberare l'ostaggio, 400 milioni trattenuti da coloro che hanno provveduto a rimettere in circolazione le banconote «memorizzate». Adriaco Luise

Persone citate: Armando Lancuba, De Martino, Francesco De Martino, Guido ? Possa, Vincenzo Tene

Luoghi citati: Lugano, Milano, Napoli