Ora sono disoccupati i detectives dell'amore
Ora sono disoccupati i detectives dell'amore STAMPA SERA del lunedì Ora sono disoccupati i detectives dell'amore La linea di tendenza è ormai chiara: il cosiddetto «controllo infedeltà» è diventato un ramo secco, nella florida pianta delle agenzie investigative. Insomma, nessuno spende più come un tempo per sapere dove la moglie passa i pomeriggi, o con chi il marito si mette in viaggio il sabato. A cosa è dovuto il fenomeno? Prima di tutto alle migliorate leggi della Repubblica in materia di diritto di famiglia. E poi a una fatale evoluzione del costume, anche in un Paese come il nostro, cosi refrattario alla tolleranza. « Se l'adulterio non è più un reato » mi spiega il dottor Tavazzi della Fides Detectives « che bisogno ha il cittadino di produrre in giudizio le colpe del coniuge? ». Come dire che, da questo punto di vista, i problemi di gelosia ormai vanno gestiti in proprio, invece che affidarli alle agenzie specializzate. Le quali semmai lavorano a pieno ritmo con altre « voci », come gli accertamenti finanziari, il recupero di crediti, le informazioni commerciali, il controspionaggio industriale. Meglio impedire che qualcuno della concorrenza ti fotografi un congegno, piuttosto che la moglie nuda in un albergo. Oggi l'importante è sapere se non tradisce la segretaria, il capo del personale, o addirittura il socio in affari. Ora sono altre le missioni degli 007. La radio a microonde non capta più dialoghi amorosi, ma segreti di fabbricazione o violazioni di contratti. Vi è addetto un piccolo esercito di specialisti, perché sono circa seicento i titolari di licenze investigative in Italia, con istituti privati che contano, tutti assieme, oltre diecimila dipendenti. L'ufficio di Perry Mason, insomma, sarebbe diventato un'azienda come le altre, con regolari uffici amministrativi, premi di produzione e commissione interna. Peccato. Da romanziere la giudico una perdila. Erano cosi suggestivi quegli ufficetti col ventilatore e la vecchia macchina da scrivere, diretti da un ex ufficiale dei carabinieri in pensione, la porta di vetro smerigliato come nei gialli americani, la segretaria un po' tonta che soffia sulle pratiche impolverate. E i verbali d'indagine redatti ancora nella prosa della Benemerita, come una volta mi capitò di leggere. « Nella cui abitazione, a seguito appostamento, la predetta è convenuta dalle ore 15,50 alle 18,45 con tale Rossi Angelo risultato incensurato... ». Appostamento era il termine classico di queste operazioni, frutto di lunghi e spossanti pedinamenti, ma la parola pedinamento non viene mai scritta perché « pedinare » qualcuno è un atto illegale, anzi incostituzionale. Oggi constatiamo che quelle costose investigazioni a base di teleobiettivi (tesoro, non voltarti, c'è una macchina che ci sta seguendo!) non erano sollecitate tanto dal sentimento offeso quanto da un obiettivo econo¬ mico, cioè dimostrare a un giudice la flagranza del reato, e quindi ottenere un adeguato risarcimento, oppure la custodia dei figli, o il ritorno della fedifraga, o maggiori alimenti in caso di separazione per colpa. Quanto ha fatto guadagnare alle agenzie l'abbandono del tetto coniugale? Difficile dirlo. Alcune poi protraevano le indagini il più possibile in modo da spremere il cliente facoltoso. Il titolare dell'istituto « Lince » di Milano, uno dei più grossi del settore, con un fatturato da industria, sostiene che « è una favola, quella dei commendatori che spendevano fortune per far pedinare la giovane amante ». Sarà. Ma certo ricordiamo tutti come, negli Anni Cinquanta, si era affermata proprio in questo campo l'agenzia di Tom Ponzi, oggi scomparsa dopo « l'incidente » delle intercettazioni telefoniche. Quando io la visitai, per torbida curiosità professionale, la sede milanese di corso Sempione sembrava un ufficio della Cia a Langley, Virginia. In una vetrina erano esposti i più moderni strumenti, radio cineprese rivelatori magnetici, come a rassicurare il cliente che avrebbe speso bene i suoi soldi. I castigamatti dell'adulterio si muovevano in elicottero e non conoscevano frontiere. Poi a missione ultimata consegnavano all'interessato la documentazione. In una famiglia agiata poteva succedere che il marito dicesse alla moglie: — Ti spiace se mostriamo a tua madre i filmetti delle nostre vacanze? Sul proiettore invece era preparata la « pizza » appena ritirata dall'agenzia. — Ma caro, questo cos'è? — Niente: sei tu all'aeroporto, un mese fa... E questo giovanotto che ti bacia è quel figlio di puttana con cui sei andata a Parigi... Così domani andiamo dall'avvocato. Cinema e barzellette attingevano con spunti felici a questo repertorio così « italiano », dove la tecnologia più raffinata serviva a puntellare un costume antiquato, vecchi pregiudizi, regole vergognose. Bene, tutto questo è finito, ce ne siamo liberati. Basta con i registratori applicati all'uscio di casa per provare un concubinaggio. Basta con le indagini prematrimoniali per accertare quanti fidanzati abbia avuto una ragazza, oppure l'entità del conto corrente di un promesso sposo. 1 nostri James Bond ora si dedicano ad altro, dal campo assicurativo a quello fallimentare, anche se la voce « infedeltà » non è del tutto scomparsa dalle inserzioni pubblicitarie delle agenzie. Certo, non significa che siamo passati di colpo alla licenza di adulterio, ma per lo meno la legge (e gli investigatori privati) hanno finito di metterci il naso. E vi par poco? Persino con gli amici, diceva La Bruyère, « nulla è più deludente che occuparsi degli affari altrui ». Ma le agenzie non conoscono queste massime. Carlo Castellaneta
Persone citate: Carlo Castellaneta, James Bond, Langley, Perry Mason, Rossi Angelo, Tom Ponzi
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