Solo Reutemann "fisso,, nel 1978? di Enzo Ferrari
Solo Reutemann "fisso,, nel 1978? Molti problemi per Enzo Ferrari Solo Reutemann "fisso,, nel 1978? A Maranello, finalmente, cominciano ad arrivare notizie • dirette » dal Giappone. L'Ing. Roberto Nosetto, responsabile del • team • nella sfortunata trasferta del Fuji, si è deciso a telefonare alla Ferrari, comunicando di esser rimasto (giustamente) sul posto per seguire l'Inchiesta della polizia sulla tragedia di domenica. Nosetto cerca, come può, di far da ■ gendarme » alla 312-T2 di Giles Villeneuve, la cui struttura di base (abitacolo, motore, cambio) è rimasta Integra malgrado Il pauroso volo, confermando, se non altro, la Incredibile robustezza delle costruzioni Ferrari. E già. perché un manipolo di periti giapponesi sta provvedendo a fare quello che non è accaduto domenica: ridurre a pezzi e pezzetti la monoposto con la scusa formalmente Ineccepibile di un esame per l'Inchiesta. Gomme e freni sono stati controllati (e l'impianto è risultato perfettamente efficiente), poi II 12 cilindri « boxer • e II cambio sono stati smontati. Il tutto sotto l'obiettivo di alcune macchine fotografiche, con tanti saluti (non vogliamo pensare male, ma certi sospetti sono d'obbligo vista la tendenza nipponica di copiare i prodotti industriali) per la segretezza. Nosetto, perlomeno, si accerta che al rilievi non siano presenti estranei e che qualche pezzo interessante non sparisca, sperando, naturalmente, che la documentazione rimanga sul serio riservata. Il divertente — se cosi possiamo dire — è che I giapponesi hanno comunicato alla Ferrari di voler basare l'esito della perizia proprio sulle foto. ■ Almeno — hanno osservato con un gentile sorriso — potrete riprendervi la macchina e rlportarvela In Italia ». Può darsi che Nosetto sia costretto a rientrare con un enorme cesto, contenente I pezzi (e pezzetti) della vettura numero 11. Affermare che un fatto del genere provochi un certo fastidio a Maranello, è usare un cortese eufemismo. Perlomeno, si tratta di una vicenda che tocca il settore in cui Nosetto è veramente preparato, quello tecnico e peritale, e alla Ferrari sono relativamente tranquilli. E' confermato, per quanto risulta in Ferrari, che la commissione d'Inchiesta nipponica non ha riscontrato nell'Incidente da parte del piloti alcuna violazione di norme sportive. Villeneuve e Ronnie Peterson sono quindi a posto, anche sotto il profilo della legge dello sport. Forse, lo svedese ha combinato un brutto • scherzo > al giovane e poco esperto rivale, allargando la traiettoria all'imbocco del curvone del Fuji e poi chiudendo verso l'interno, certamente Villeneuve non ha reagito in tempo, ma il fatto è relativamente normale in un Gran Premio. Disastrose, purtroppo, sono state le conseguenze. Inutile dire che a Maranello questo dramma ha rattristato ed amareggiato. E all'indirizzo di Niki Lauda sono volati pensieri poco amichevoli. L'austriaco è considerato l'origine di ogni guaio, nel senso che la sua intenzione di lasciare la Ferrari, tenuta segreta fino all'ultimo, ha messo in difficoltà la squadra nella ricerca di un sostituto. « Andrettl, ad esemplo — ha ricordato qualche giorno fa Enzo Ferrari —, mi ha espresso tutto II suo dispiacere per non esser potuto venire >. Villeneuve, non nascondiamocelo, è stato un po' un ripiego, anche se pareva di lusso, vuoi per l'esperienza che sembrava aver maturato correndo negli Usa e in Canada, vuol per quanto aveva fatto vedere a Silverstone nel Gran Premio d'Inghilterra, vuoi per i positivi giudìzi espressi sul suo conto da osservatori come Walter Wolf (Il • patron > di Jody Scheckter) e Chris Amon l'ex-pilota di Maranello, considerato da Ferrari il più abile collaudatore mal avuto in squadra). - Cosa volete che pensi? — ha confidato Ferrari. — Che Woll non è quell'amico che diceva di essere? Che Amon per chissà quale ragione abbia voluto consigliarci male? ». Il « problema Villeneuve » rimane sul tappeto. Il giovane canadese può avere un talento potenziale, ma purtroppo in queste due prime gare al volante della Ferrari non l'ha espresso, soprattutto ha dimostrato di voler troppo e subito, correndo con impeto eccessivo per la sua esperienza In Formula 1. Pare che Enzo Ferrari intenda aspettare qualche giorno prima di prendere una decisione. Villeneuve è rientrato in Canada (ed ha già avuto alcuni colloqui telefonici con il costruttore), ma dovrebbe presto essere a Maranello per prove e collaudi, anche perché la presentazione della 312-T3 è Imminente. Cosa potrà fare la Ferrari? Sembra che il giovanotto dai capelli bianchi stia studiando una soluzione di emergenza, che potrebbe essere questa: Carlos Reutemann — pilota non « super » ma solido, esperto ed affidabile — fisso in ogni Gran Premio della prossima stagione; al suo fianco, a seconda delle disponibilità di uomini per ogni corsa, Il corridore più adatto. Un esempio? Emerson Fittipaldi in Brasile, ove questi fosse libero. E. naturalmente, lo stesso Villeneuve o Eddie Cheever o De Angelis se. sulla base delle prove offerte in Formula 2, dessero sufficienti garanzie. Il che ci sembra un tacito dirottamento di Villeneuve verso questa formula. Un modo per non escluderlo, per permettergli di conoscere i circuiti europei, per integrarsi nella squadra, per tornare in Formula 1 con maggiore esperienza. Vedremo. Qualunque soluzione venga adottata, farà discutere, innescherà altre critiche e polemiche. E' destino, volente o nolente, di Ferrari e della Ferrari. E questo malgrado sia arrivato a Maranello, fresco fresco, un altro titolo mondiale e il « team », a casa come in gara, si batta sempre con II massimo Impegno. Nel '78 bisognerà anche lanciare la nuova versione della 312-T: occorrerebbe serenità per affrontare una concorrenza fortissima e per continuare a rappresentare degnamente tutta la nostra industria dell'auto. Ma se non ci fossero certe battaglie, Ferrari continuerebbe a divertirsi e ad appassionarsi? m. fe. Gilles Villeneuve e Enzo Ferrari il 25 settembre a Maranello: le speranze sono deluse?
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