Gli arancioni senza difficoltà segnano e poi controllano: 1-0 di Bruno Bernardi

Gli arancioni senza difficoltà segnano e poi controllano: 1-0 Gli arancioni senza difficoltà segnano e poi controllano: 1-0 Grandi applausi a Johann Cruyff che ha chiuso in bellezza la sua attività internazionale (Dal nostro inviato speciale) Amsterdam, 26 ottobre. L'Olanda va in Argentina. Come era ampiamente scontato, gli • aranclonl » non hanno avuto difficoltà a battere il Belgio (1-0), legittimando la loro Indiscussa supremazia nel gruppo 4. Al vicecampioni del mondo sono bastati quattro minuti per realizzare il punto della sicurezza con un gran tiro di René Van de Kerkhof. Un gol che ha messo In ginocchio il Belgio, spegnendone le velleità. La partita non è stata esaltante, ma le due squadre l'hanno giocata con energia, sviluppando temi interessanti. Johann Cruyff ha chiuso in bellezza la sua lunga attività internazionale, dando un concreto contributo alla qualificazione e meritandosi gli scroscianti applausi con i quali II pubblico ha salutato il «capitano» alla fine mentre, visibilmente emozionato, effettuava un giro d'onore, scortato dai compagni di squadra. Esce cosi di scena uno dei più grandi assi di livello mondiale del dopoguerra, inferiore soltanto a Pelé: anche se l'Olanda resta una grande squadra, In Argentina risentirà inevitabilmente dell'assenza di Cruyff. Al «Cruyff-party» sono accorsi in 65 mila. Il fuoriclasse di Am¬ sterdam, alla sua quarantottesima partita In maglia arancione, capitanava per l'ultima volta la Nazionale olandese nella tappa decisiva per la qualificazione al •mondiali» In Argentina. L'allenatore in seconda Jan Zwartkruis («pilotato» dalla tribuna dal et. Ernst Happel che non è andato In panchina per una questione di correttezza nei riguardi del Belgio, poiché, com'è noto, allena ance il Bruges) presentava una formazione spiccatamente offensiva con II ventunenne debuttante Dusbaba, che milita nell'Anderlecht di Bruxelles, come stopper a guardia di Lambert, l'uomo al quale era affidato II contropiede. Aveva destato sorpresa l'esclusione di Van Hanegem che non ha mai «legato» con Cruyff sia sul plano tattico, sia su quello caratteriale. Pur bastandole il pareggio, l'Olanda cercava di chiudere subito Il conto. La resistenza dei belgi durava appena quattro minuti, poi Pfaff capitolava: Neeskens scendeva sulla sinistra e centrava, Jansen faceva velo per René Van de Kerkhof che di destro, con un violento diagonale, a mezz'altezza, Insaccava Imparabilmente. Perso per perso, il Belgio si gettava In avanti alla disperata ri- cerca del pareggio, ma l'Olanda riusciva a contenere senza affanno le folate degli avversari. Solo al 10' Jonglbloed veniva chiamato in causa e doveva uscire sui piedi di Cools lanciato a rete. Tre minuti dopo Jansen s'infortunava seriamente In uno scontro con Renquin e doveva rientrare negli spogliatoi: Il suo Dosto era preso da Van Hanegem. Il gioco riprendeva e ancora Cools al quarto d'ora, chiamava al lavoro Jongbloed con un tiro da fuori area. L'Olanda cercava di amministrare II vantaggio facendo «melina» ma il pressing del Belgio la costringeva a subire. In un contrattacco, gli olandesi reclamavano un calcio di rigore per un fallo in area di Van der Eyken al danni di Van Hanegem non rilevato dall'arbitro. Giocando quasi In surplace, l'Olanda non aveva difficoltà a tenere In pugno le redini della partita. Di tanto In tanto I «tulipani» effettuavano qualche puntata a rete e Pfaff doveva Intervenire un palo di volte su tiri di W. Van de Kerkhof e di Rensenbrlnk. Il gioco ristagnava a metà campo fino al 32', quando una bella apertura di esterno sinistro di Van Hanegem raggiungeva Cruyff che veniva messo giù brutalmente sul limite dell'area belga da Bross. L'arbitro accordava una punizione che Cruyff toccava a W. Van de Kerkhof la cui «sventola» di sinistro era abilmente deviata In angolo da Pfaff, con un gran tuffo. Il Belgio non riusciva ad assumere l'iniziativa e restava impigliato nella «ragnatela» che l'Olanda tesseva a metà campo. Sempre abili, gli olandesi nel trucco del fuorigioco e sempre maestri del calcio-totale pur non esprimendosi su livelli eccezionali. L'Innesto di Van Hanegem, tuttavia, non contribuiva ad accelerare il ritmo poiché il «regista» del Fejenoord è piuttosto lento e ama pensare prima di eseguire i suol lanci. Al 40' Neeskens subiva un brutto fallo a opera di Thissen. Il centrocampista del Barcellona restava a terra dolorante ma dopo le cure, pur zoppicando, continuava a giocare; quasi allo scadere del primo tempo un bel lancia in profondità di Cruyff raggiungeva W. Van de Kerkhof che insaccava con un tiro radente, ma l'arbitro giustamente annullava 11 punto per off-slde. In avvio di ripresa, per nulla rassegnato, Il Belgio dava fondo a tutte le sue risorse e sfiorava il pareggio al 5' con un gran tiro di Van Gool che lambiva la traversa perdendosi sul fondo. Neeskens, vittima di una leggera contrattura, giocava con una fascia elastica alla coscia destra. Al quarto d'ora, R. Van de Kerkhof si produceva uno strappo alla coscia sinistra e tre minuti dopo veniva sostituito da Geels. Contemporaneamente, anche II Belgio effettuava il primo cambio: Van Der Elst subentrava a Thissen. Troppo tardi il tecnico belga Guy Thys si decideva a inserire un centrocampista In più per dare maggior forza di penetrazione alla squadra. Era invece l'Olanda a fallire il raddoppio. La splendida rifinitura di Cruyff era raccolta da W. Van de Kerkhof che tirava centralmente consentendo a Pfaff, con un po' di fortuna, di parare. Cruyff raccoglieva meritati applausi al 70' per un tiro angolatlsslmo che Pfaff deviava in calcio d'angolo. Ancora Cruyff alla mezz'ora veniva agganciato un metro dentro l'area da Cools, ma anche questa volta l'arbitro non ravvisava gli estremi per II penalty e concedeva, anzi, una punizione in favore del Belgio per simulazione suscitando le proteste degli olandesi. Mentre una sottile nebbiolina scendeva sul campo, Cruyff subiva un altro fallo in area ad opera di Meeuws, ma l'arbitro accordava una punizione di seconda, senza esito. Evidentemente l'Inglese Patridge è «allergico» ai rigori. Nel finale, sospinti dal pubblico, gli olandesi premevano e un tiro al volo di Rensenbrlnk era parato da Pfaff. Dopo questo episodio, la partita non aveva più storia. Bruno Bernardi