Uld-pci: l'industria base dello sviluppo

Uld-pci: l'industria base dello sviluppo Incontro sul piano regionale Uld-pci: l'industria base dello sviluppo Impegno per una politica di "ristrutturazione" - Dibattito sulla "mobilità" del personale Dopo l'incontro col psl, l'uld (unione liberale democratica) ha avuto quello, già annunciato, con la segreteria regionale del poi. E' un anticipo della «verifica» di giunta richiesta a giugno dal psl e destinata a slittare a fine anno o a gennaio. Comunque, confronto o verifica, la riunione si è conclusa con un documento d'impegno «ad attuare con rigore gli indirizzi di riequilibrio regionale e di sviluppo fissati dal Piano», con «particolare riguardo alle politiche di distribuzione delle risorse, allocazione e rtlocaltzzazlone degli impianti produttivi e delle infrastrutture, dell'organizzazione territoriale, per le quali deve essere attentamente perseguita la linea fondamentale di favorire prioritariamente lo sviluppo socioeconomico dei comprensori esterni a quello di Torino e, nel comprensorio torinese, delle subaree e dei centri periferici». In questo quadro si Inserisce la necessità di «impedire l'ulteriore concentrazione di attività terziarie nel centro storico di Torino dislocandole nel tessuto urbano periferico esistente». SI Insiste so prattutto sulla «ristrutturazione e riallocazlone degli impianti prò duttivi esistenti» mediante una «politica regionale attenta a evitare sprechi e investimenti nuovi superflui, orientata invece al massimo utilizzo dell'esistente» e basandosi, per l'utilizzazione delle aree lasciate Ubere, sulla «convenzione quadro fra Regione e Federazione degli industriali di cui sono state già delineate e approvate le linee fondamentali che devono ora essere tradotte con sollecitudine in norme operative». Questa parte del documento (compilato, per il pel, da Rivalta e Revelli, per l'Uld da Rossotto Curto) ripete in parte 1 concetti espressi dall'aw. Rossotto nella sua interpellanza al presidente della giunta regionale, da noi pubblicata ieri. Ribadisce anche la necessità, espressa nell'Interpellanza, che «la riqualificazione dell'apparato produttivo piemontese mantenga In modo non assistenziale i livelli occupazionali nella Regione e sia contemporaneamente finalizzata allo sviluppo degli investimenti e dell'occupazione soprattutto nel Mezzogiorno». Aggiunge: «In questo ambito, particolare rilievo può avere il controllo e la contrattazione della mobilità della forza lavoro che, in questo momento organico di una politica di programmazione, valorizza il ruolo delle istituzioni democratiche e quindi delle Regioni. Esse sono infatti chiamate ad attuare una serie di politiche (formazione professionale, agricoltura, assetto del territorio, nuova gestione del collocamento, servizi sociali, ecc.) finalizzate alla riqualificazione della struttura produttiva e occupazionale». Ancora un accenno al problemi del credito. Come già il documento uld-psl, anche questo col pei ritiene essenziale «un corretto rapporto politico fra istituzioni elettive ed il sistema bancario al fine di garantire un utilizzo dei flussi di credito qualificato e finalizzato al fini della programmazione».

Persone citate: Revelli, Rossotto, Rossotto Curto

Luoghi citati: Rivalta, Torino