Arriva la carne congelata "È buona e costa di meno,,

Arriva la carne congelata "È buona e costa di meno,, L'Àima sta per aprire i suoi frigoriferi Arriva la carne congelata "È buona e costa di meno,, I macellai di Torino: quirenti sono pochi" 'La vendiamo in 250 negozi, ma gli acII prezzo: da 2200 a 4100 lire il chilo SI fa un gran parlare, in questi giorni, delle montagne di, carne congelata che sarà messa in vendita In migliaia di macellerie di tutta Italia. L'Alma (Azienda di Stato por gli interventi sui mercati agricoli) a line mese aprirà 1 suoi frigoriferi e riversarti nei negozi oltre 27 -mila tonnellate di bistecche-Iceberg. L'operazione è patrocinata dalla Oe par aiutarci da un lato a frenare le importazioni di bestiame (là produzione italiana di carne bovina còpre appena la metà del nostra fabbisogno) e dall'altro a contenere 1 prezzi al consumo. Avviene, perù, con un anno di ritardo perché ha sempre suscitato dubbi e perplessità. Nel compratore, ma anche in molti macellai ('intanto, pare che la conservazione sia costata finora 9 milioni al mese). Adesso si tenta un rilancio della vendita: la carne congelata è buona, di alto valore nutritivo e conveniente anche dal punto di vista economico {prezzi da 3300 a 4100 lire il chilo). L'ultima autorevole assicurazione giunge ùBil'Ewocarne, la manifestazione intemazionale organizzata dall'Ente Aera di Verona con là partecipazione di veterinari e igienisti: la carne congelata vale quella fresca. Tutto questo non fa che accrescere la stizza di Arturo Quirighettl, presidente dell'Associazione macellai: «Stanno tutti scoprendo l'acqua calda. — dice polemico —. Noi a Torino abbiamo sempre venduto la carne congelata proprio per venire incontro a quei consumatori ohe non possono permettersi il bisso di affron-' tare certi prezzi». L'Associaziono in un certo senso ha anticipato l'iniziativa dell'Alma. I macellai sono andati in Moldavia e nel Carpazi, ritornandosene a Torino con alcune tonnellate di carne congelata. «La vendita avviene In 250 negozi — assicura Quirighettl —. La gente apprezza il prodotto e lo compera». Fa un esemplo: «Il sabato, a Porta Palazzo, ne vendiamo ogni volta per S-9 milioni». Però c'è uri rammarico: «Ben pochi conoscono i,nostri sfòrzi. La maggioranza dei consumatori non sa che abbiamo organizzato tanti punti di vendita. E così, fino a quando non svuoteremo i frigoriferi del prodotto acquistato nell'Europa Orientale non potremo rifornirci dall'Aimo». Ha anche un dubbio: «Dovremo ricevere la carne a scatola chiusa. Pagare senza vedere, senza scegliere le parti migliori: Torino, in fatto ili carne, è una città diffici: le. Accetterà la carne dell'Alma? Noi vorremmo poter continuare a sceglierla per conto nostro; vorremmo andare a trattare lìbera, mente e spuntare buoni prezzi: in Romania, in Argentina». Resta il fatto, comunque, che il prezzo è in ogni caso conveniente: 4100 lire il chilo la coscia; 3600 là polpa di prima scelta dei quarti anteriori; 2200 la polpa comune. Sono «argomenti» che dovrebbero convincere anche i pili scottici senza dover ricordare che la carne fresca a Torino costa dalle 6 mila alle 8 mila lire" il chilo, con punte tino a 10 mila lire. Quotazioni da oreficerie, insomma. Se le bistecche-iceberg troveranno il successo da più parti sperato potrebbero anche funzionare da calmiere, da freno del prezzi I per la carne tresca. Molto dipen¬ de anche dal consumatore. Molti, a"Torino, di fronte alla carne congelata storcono il naso: «Sarà buona», chiedono. E non provano. re. ro.

Persone citate: Arturo Quirighettl