La violenza a Torino vista da "Le Monde,,

La violenza a Torino vista da "Le Monde,, La violenza a Torino vista da "Le Monde,, « La citta della Fiat è forse diventata il bersaglio preferito dei terroristi? Dall'inizio dell'anno si sono contati a Torino un centinaio di attentati, i loro autori non sono quasi mai stati arrestati. Chi 11 protegge? ». Con queste parole comincia un lungo articolo che apparirà stamane, a firma di Robert Sole, su « Le Monde » e che fa una radiografia della nostra città e dell'esplosione di delinquenza degli ultimi tempi. Un'analisi sviluppata attraverso interviste a rappresentanti politici, sindacali ed imprenditoriali, dal sindaco Novelli ad uno dei segretari generali della Firn, Serafino, al presidente dell'Unione industriale, Benadt, a deputati democristiani, comunisti e socialisti. « Certe forze — commenta Novelli — stanno attaccando la città considerandola un " laboratorio" dove compiere esperimenti: una " città-frontiera " che ha, nello stesso tempo, la più forte concentrazione capitalistica e la più massiccia presenza operaia. Io non credo che a commettere tutti questi attentati sia un solo gruppo: l'Insieme, perù, fa 11 gioco d'un disegno reazionario che tende a bloccare certe evoluzioni ». « Ma c'è — aggiunge il servizio di "Le Monde" — chi non è particolarmente Inquieto, come 11 presidente dell'Unione industriale che commenta: " E' vero ohe gli attentati a Torino sono numerosi, non mettono, però, in pericolo la democrazia. Il Sud che sembra calmo è, al contrarlo, una polveriera "». Robert Sole si chiede se esista qualche rapporto fra la esplosione della violenza politica a Torino e l'insediamento d'una amministrazione civica di sinistra. Lo nega un dirigente locale della de: « Quale grande città Italiana non ha oggi un " governo " di sinistra? ». L'articolista francese passa poi all'esame della situazione politica di Torino dove, secondo Novelli, « 1 comunisti hanno dovuto imparare a governare in fretta e la democrazia cristiana, disorientata, ha cercato uno " stile " d'opposizione che pare non sia ancora riuscita a trovare ». « Non regna — scritie *ll giornalista di " Le Monde " — un clima da compromesso storico, anche se la sinistra de ha parecchio peso ». La « radiografia » della città continua prendendo in considerazione i rapporti « buoni » fra amministrazione social-comunista e industrie: ti Rapporti — spiega Luca di Montezemolo, direttore delle relazioni pubbliche Fiat — da potere a potere. Diamo atto alla coalizione di sinistra d'aver preso coscienza di molti problemi ma bisogna anche aggiungere che, sul piano della riuscita, non ha però saputo fare grandi cose: né meglio né peggio delle giunte precedenti ». Novelli ha ricordato, invece, gli sforzi del Comune « in una città che detiene 11 triste record degli atti di vandalismo compiuti da bambini di sette od otto anni. Perché si accaniscono contro le strutture? Perché rivolgono contro la città le tensioni che nascono all'Interno delle loro stesse famiglie. Proprio per questo il nostro interesse più vivo è diretto alla scuola, cui dedichiamo 50 miliardi di lire all'anno ». L'articolista osserva che esiste, su questo piano, una certa collaborazione con la Ftat che ha investito due miliardi in strutture sportive. « Io — dice Novelli — desidero che i bambini nuotino. Se la Fiat costruisce piscine, tanto me8»° »• re. ri.

Persone citate: Novelli, Robert Sole

Luoghi citati: Torino