Inchiesta sull'on. Gava pe "illeciti bancari,,

Inchiesta sull'on. Gava pe "illeciti bancari,, Chiesta l'autorizzazione a procedere Inchiesta sull'on. Gava pe "illeciti bancari,, (Dal nostro corrispondente) Napoli, 22 ottobre. (a. I.) Si è appreso che il 31 agosto scorso fu presentata la richiesta di autorizzazione a procedere contro l'on. Antonio Gava. La procura del tribunale di Napoli trasmetteva al ministro Bonifacio gli atti di un procedimento penale (fascicolo 11443/77) relativo all'attività di un .'stituto di credilo napoletano di cui il parlamentare democristiano era, nel periodo interessato all'inchiesta giudiziaria, sindaco effettivo. I reati contestati riguardano l'art. 2621 del Codice civile e 110 del Codice penale e si riferiscono a false comunicazioni di bilancio, illegali ripartizioni di utili, concorso negli illeciti di più persone per aver fraudolentemente esposto una situazione patrimoniale non rispondente al vero. La banca oggetto dell'indagine giudiziaria è la « Fabbrocini Spa » con sede centrale a Terzigno, Comune della fascia vesuviana, e con decine di agenzie dislocate a Napoli e nei Comuni della provincia. Il 22 dicembre dello scorso anno venne rapito e liberato dopo una settimana di prigionia e dopo il pagamento di un riscatto di 960 milioni di lire il « patriarca » della famiglia Fabbrocini, Antonio, 74 anni, presidente del Consiglio di am- ministrazione dell'istituto di credito. Egli figura imputato insieme con i figli Alfredo, direttore generale, Manlio, consigliere di amministrazione, Angelo, vice presidente, Antonio Fiorillo, presidente del collegio sindacale, Amerigo Sannino e Antonio Gava sindaci effettivi. Le indagini sui bilanci della banca Fabbrocini si iniziarono il 26 febbraio del 1973 con una ispezione della Banca d'Italia. Sarebbero emerse illegalità nei bilanci relativi all'esercizio 1971. Qualche mese più tardi venne avviata la formale istruttoria e nel luglio 1975 su richiesta del pubblico ministero, veniva anche disposta ed espletata una perizia contabile d'ufficio completata da una seconda relazione di periti e consegnata nel febbraio scorso. L'inchiesta giudiziaria si è svolta nel massimo riserbo. I termini della vicenda si sono conosciuti dopo che la procura del tribunale ha inoltrato la richiesta di autorizzazione Le accuse per gli amministratori dell'istituto di credito, sono di « aver fatto ricorso ad una tecnica bancaria di mimetizzazione contabile di parte dei componenti del reddito nell'esercìzio del 1971: ricavi occultati lire 1 miliardo 866 milioni; superi ai costi occultati 1 miliardo 531 milioni che valgono a costituire una differenza incrementale analoga agli accantonamenti relativi a precedenti esercizi e così formata una riserva non comparsa esplicitamente in bilancio come tale ma suddivisa dalle poste debitorie della situazione patrimoniale; di aver fatto emergere dal bilancio crediti inesistenti facendo risultare gonfiato l'utile assegnato all'esercizio per omessa imputazione dei costi; di aver dichiarato per conseguenza un netto patrimoniale di lire 1 miliardo 151 milioni a fronte dei quali si rileva un deficit di 791 milioni nonché una perdita di 32 milioni di lire con un utile fittizio di 70 milioni, e di aver in base al bilancio fraudolentement? esposto, riscosso ciascuno la somma di 18 milioni di lire come premio di bilancio ».

Persone citate: Amerigo Sannino, Antonio Fiorillo, Antonio Gava, Fabbrocini, Gava

Luoghi citati: Napoli, Terzigno