L'influenza è in arrivo Fatevi subito vaccinare di Bruno Ghibaudi

L'influenza è in arrivo Fatevi subito vaccinare Dello stesso tipo dell'anno scorso L'influenza è in arrivo Fatevi subito vaccinare Roma, 21 ottobre. E' di nuovo tempo di influenza. Quella che anni addietro era soltanto un'eventualità saltuaria, è ormai diventata un'epidemia stagionale fissa. Prepariamoci dunque per tempo, hanno detto all'unanimità, gli esperti che ieri mattina hanno partecipato alla tavola rotonda «Aspetti medico-sociali dell'influenza», organizzata a Roma dalla Società Italiana di Medicina Sociale. I dati clie caratterizzano questa malattia insidiosa, che a torto viene considerata un semplice malanno di stagione, sono impressionanti. Ogni anno in Italia circa 20 milioni di persone (più di un italiano su tre) sono colpite dall'influenza. Fra di essi, i lavoratori agricoli sono circa il 10 per cento, i lavoratori dell'industria il 60 per cento, gli addetti alle attività terziarie il 30 per cento. Un'indagine condotta dal prof. Ermanno Vercellotbi, direttore della Sanità Fiat, dimostra che su 100 mila lavoratori l'incremento delle ore d'assenza per influenza vede al primo posto non gli anziani ma i giovani fino a 25 anni (più 26,37 per cento), seguiti dai giovani fra i 26 e i 30 anni (più 23), mentre le persone fra i 41 e i 60 anni figurano all'ultimo posto (più 20). Le statistiche generali dimostrano che il 51 per cento degli ammalati è costretto a letto per un periodo di tempo superiore ai 4 giorni. A causa dell'influenza, ogni anno circa 1 miliardo e 600 milioni di ore lavorative vanno perdute. Pesantissimo il numero dei decessi attribuiti all'influenza e alle sue complicanze: più di 44 mila l'anno. Quale tipo di influenza sta per aggredirci quest'anno? «Con tutta probabilità, i virus che circoleranno nei prossimi mesi saranno identici o molto simili ai virus della stagione passata — ha detto il prof. Archetti, direttore del Laboratorio di Virologia dell'Istituto Superiore di Sanità —. / vaccini preparati secondo i suggerimenti dell'Organiszazione Mondiale della Sanità, contengono perciò gli stessi antigeni dello stesso anno, e cioè l'A-Victoria 3-75 e il B-Hong Kong 8-73». Il prof. Luigi Giannico, direttore generale dell'Igiene Pubblica presso il Ministero della Sanità, ha precisato che il vaccino bivalente è già stato approntato in dosi sufficienti ed è a disposizione dei cittadini. «Non esistendo presidi terapeutici specifici, la lotta contro l'influenza dev'essere affrontata sul piano della prevenzione, e cioè con la vaccinazione preventiva — ha spiegato il prof. Piero Crovari, direttore della cattedra di Igiene presso l'Università di Genova —. Quando viene praticata al momento opportuno, e cioè immediatamente prima della stagione invernale, la vaccinazione è in grado di prevenire la malattia in una notevole percentuale di casi: 75-80 per cento. Quando poi la vaccinazione viene ripetuta sistematicamente ogni anno fin questo caso una sola dose è sufficiente) la percentuale diventa ancora superiore». Chi si deve vaccinare? Tutti coloro che per l'età o le condizioni di salute appartengono al gruppo che gli esperti definiscono « ad alto rischio ». In Italia ci sono per esempio piùdi 6 milioni di persone la cui età è superiore ai 65 anni: per costoro la vaccinazione è chiaramente indicata. L'utilità della vaccinazione è però palese anche per un buon 15 per cento della popolazione al di sotto dei 65 anni (circa 7 milioni di persone) che rientra nella categoria dei vaccinabili perché costituita da soggetti con affezioni cardia¬ che di origine reumatica (specialmente con stenosi mitralica), soggetti con forme cardiovascolari di origine arteriosclerotica, ipertesi, soggetti affetti da malattie broncopolmonari croniche (asma bronchiale, bronchite cronica, bronchiectasie, enfisema polmonare, fibrosi cistica, ecc.), soggetti con diabete mellito o morbo di Addison, soggetti affetti da nefropatie croniche, bambini, addetti ai pubblici servizi con particolare riguardo al personale ospedaliero e a quello delle scuole. In Italia, la vaccinazione preventiva è però una pratica ancora poco diffusa. Ogni anno si preparano più di 3 milioni di dosi ma la maggior parte di esse rimane inutilizzata: alle vaccinazioni ricorrono soltanto il 15 per cento di coloro che ne avrebbero bisogno. Non bisogna poi dimenticare che l'influenza diventa particolarmente temibile per le complicazioni che ne nascono. Fra queste le polmoniti batteriche, alle quali va facilmente soggetto il bambino fino a 5 anni d'età, e le bronchiti. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Archetti, Ermanno Vercellotbi, Luigi Giannico, Piero Crovari

Luoghi citati: Genova, Hong Kong, Italia, Roma