Anche il ministro Gioia coinvolto nello "scandalo dei traghetti,,?

Anche il ministro Gioia coinvolto nello "scandalo dei traghetti,,? All'epoca era ministro della Marina mercantile Anche il ministro Gioia coinvolto nello "scandalo dei traghetti,,? Il fascicolo alla Commissione inquirente della Camera per accertamenti - Chiesta una indagine conoscitiva dai parlamentari pei - Il comandante Cossetto, incriminato con Ferruzzi-Balbi (Nostro servizio particolare) Messina, 20 ottobre. Si allarga lo scandalo dei «traghetti d'oro», comprati in Giappone dall'armatore messinese Russotti e affittati per cifre esorbitanti alla «Società Adriatica» del gruppo Iri. Dopo l'arresto del direttore generale e amministratore delegato della «Finmare» Emanuele Cossetto e dell'amministratore delegato della «Adriatica di navigazione», Emanuele Ferruzzi-Balbi (l'armatore Russotti, anch'egli incriminato, non è reperibile), il fascicolo riguardante la vicenda è stato inviato alla Commissione inquirente della Camera per accertare eventuali responsabilità dell'onorevole democristiano Giovanni Gioia che, all'epoca dei fatti, era ministro della Marina mercantile. Su questa vicenda i deputati comunisti della Commissione trasporti hanno chiesto all'ufficio di presidenza che il ministro della Marina mercantile fornisca informazioni. Essi chiedono fra l'altro che sia fatta una «indagine conoscitiva» da parte della Commissione, indagine che dovrebbe estendersi a tutto il sistema delle convenzioni alla [lotta del gruppo «Finmare» e al suo specifico utilizzo. L'ex ministro Gioia, secondo le risultanze delle inchieste giudiziarie, potrebbe essere accusato di interessi priva¬ ti in atti di ufficio e abuso di potere. Il processo istruttorio dunque si sposterà da Messina a Roma anche per quanto riguarda le pesanti imputazioni dei tre maggiori indiziati, Russotti, Cossetto e Ferruzzi-Balbi. Oggi, questi ultimi due dovevano essere tradotti nel carcere giudiziario di Messina per essere interro! gati dal pretore Elio Risicato, ma Emanuele Cossetto è stato colto da una crisi cardiaca e il viaggio di trasferimento, iniziato a Venezia, si è interrotto a Roma, dove il comandante è stato ricoverato d'urgenza in una clinica specializzata per malattie dell'apparato cardiocircolatorio (sembra sia sofferente di disturbi alle coronarie per cui i medici hanno consigliato di sottoporlo a particolari terapie). L'altro imputato, l'amministratore delegato della società di navigazione «Adriatica», Emanuele Ferruzzi-Balbi, non è ancora giunto a Messina. Il dottor Risicato, forte di una superperizia, ha firmato i tre ordini di arresto, dando un potente scossone ai vertici della « Finmare ». Secondo i periti, l'operazione « non era né conveniente né regolare ». Il caso era in gestazione da più di un anno e nel settembre del 1976, Giovan Battista Fabri, ministro democristiano della Marina mercantile succeduto all'on. Gioia e poi morto, ritenne di fornire « un ampio chiarimento su tutta la vicenda ». Chiarimento o no, il pretore Risicato è andato a fondo nell'inchiesta e ha ravvisato pesanti reati: truffa continuata pluriaggravata in dan- Antonio Ravidà (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Luoghi citati: Giappone, Messina, Roma, Venezia