Con Causio la Juventus è passata a Belfast

Con Causio la Juventus è passata a Belfast Vittoria dei campioni d'Italia (1-0) sul Glentoran: ipoteca per i quarti di finale Con Causio la Juventus è passata a Belfast Impegno limitato e gioco scadente dei bianconeri - Con la difesa un po' distratta, Zoff prima è salvato dalla traversa poi para un calcio di rigore - Nuovo infortunio per Bettega e contusione per Gentile (Dal nostro inviato speciale) Belfast, 19 ottobre. Senza strafare e giocando piuttosto male la Juventus ha battuto, con un gol di Causio, i semipro- fessionisti del Glentoran, ipotecan- do la qualificazione ai quarti difinale in Coppa dei Campioni. La squadra di Trapattoni, presentata dai giornali locali come la favorita per la conquista del massimo titolo europeo, ha deluso le aspettative; deconcentrati, i bianconeri hanno giocato al risparmio pensando alla Fiorentina e... all'incasso del retour-match in programma il 2 novembre a Torino. Con la difesa un po' distratta, Zoff ha corso un paio di grossi brividi (nel primo tempo ha evitato una palla-gol di Feeney ed è stato salvato dalla traversa su tiro di Jamison): il portiere ha salvato il risultato a otto minuti dalla fine neutralizzando un calcio di riaore di Feeney. I generosi irlandesi, piuttosto sprovveduti sul piano tecnico-tattico, hanno dato il massimo ma è bastata una Juventus a « mezzo servizio » per regolarli ed estrometterli dalla competizione. La Juventus ha vinto, ma forse ha perso Bettega che si è infortunato dopo meno di mezz'ora. Trapattoni aveva voluto recuperare a tutti i costi II cannoniere azzurro, ma la sfortuna ci ha messo 10 zampino. Anche Gentile si è infortunato, (contusione alla coscia destra) ed è in dubbio per domenica. La Juventus si presentava al completo: Bettega, malgrado le notizie circolate nel pomeriggio che ne davano per certo il forfait, era al suo posto. L'ultimo, decisivo collaudo lo sosteneva prima della gara mentre un'orchestra, sistemata ai bordi del campo, si esibiva in una serie di • shake » e di « rock and roll ». Un avanspettacolo musicale che sdrammatizzava 11 clima di tensione di questa triste città e invogliava il pubblico — circa 30 mila spettatori che non hanno resistito al fascino della Coppa del Campioni — a lanciarsi in cori sfrenati. Un caloroso e sportivissimo applauso salutava la Juventus, poi cominciavano le ostilità. Il Glentoran si gettava In avanti non In maniera forsennata come si pensava denunciando tuttavia la sua modesta levatura internazionale e limiti tecnici evidenti. La Juventus temporeggiava cercando di sistemare le marcature che, Inizialmente, erano le seguenti: Cuccureddu-Feeney, Gentlle-Jamlson e Morlni-Caskey in difesa; FurinoDougan, Tardelli-Moreland e Benetti-Ouinton McFall a centrocampo. In avanti Boninsegna era stretto fra Walsh e Robson che si alternavano nei compiti di libero e stopper, mentre Causio era preso in consegna da Ronny McFall e Bettega era tallonato da McCreery. II gioco si sviluppava senza impennate fino al 7', quando un errato passaggio di Furino era intercettato da Ouinton McFall che allungava a Caskey il quale apriva Causio veniva dirottato in porta da Benetti. ma la difesa respingeva. Il ritmo appariva piuttosto blando, gli irlandesi, vittime di un certo timore reverenziale, non spingevano. La Juventus effettuava il primo tiro con Cuccureddu al 13': Matthews non aveva difficoltà a neutralizzarlo Poi Trapattoni de- i sulla destra per Feeney che sj^ li ' czcstascBbmberava di Scirea, puntava su Zoff e lo "graziava- tirandogli -in bocca» e consentendogli di respingere, con prontezza di riflessi, con | il piede destro e di evitare un gol sicuro. La Juventus in contropiede si distendeva in avanti e un cross di I JdimcBcmFladg cideva di spostare Gentile, che zoppicava per una contusione alla coscia sinistra, su Dougan e di sistemare Furino su Jamison. Lentamente la Juventus carburava e al 18' costruiva una palla-gol. Causio lanciava sulla sinistra Gentile che centrava verso lo smarcato Bettega il quale, di esterno destro, batteva tempestivamente a rete ma il portiere, piazzato, bloccava Juventus dava l'impressione di non '.1 volenterosi -glens» cercavano di vivacizzare la partita, ma la impegnarsi a fondo e di non giocare con molta concentrazione. Benetti era fra i pochi a giocare con puntiglio. Le gente s'infiammava al 21' per una punizione di Feeney — l'unico -nazionale» della squadra rossoverde — parata da Zoff in due tempi. Su capovolgimento di fronte, un bel sinistro cadeva a terra dolorante, avverten- di Boninsegna era bloccato da Matthews. Tornava a premere il Glentoran e la difesa bianconera accusava qualche incertezza. Al 28' Jamison serviva Moreland che controllava di testa, ma poi sprecava a lato. Subito dopo un gran tiro radente da fuoii area impegnava Zoff in una difficile parata in tuffo. Al 29', per tentare di raggiun- gere un bel cross di Tardelli, Bet tega si scontrava con Robson e ri¬ do il riacutizzarsi della distorsione alla caviglia sinistra. Bettega segnalava a Trapattoni la gravità dell'infortunio e Virdis Iniziava gli esercizi di riscaldamento mentre il gioco proseguiva con una punizione in favore del Glentoran per un fallo (l'ennesimo) di Morini su Caskey. Batteva Feeney e Zoff si lasciava sfuggire la palla recuperandola mentre Moreland si avventava su di lui. Nasceva una baruffa fra lo stesso Moreland e Morini, subito sedata dall'arbitro. Tre minuti dopo la Juventus sbloccava il risultato portandosi In vantaggio. L'azione era promossa da Benetti per Gentile che scendeva sulla sinistra e traversava: dalla linea di fondo Tardelli con una prodezza di testa « scodellava » all'lndietro il pallone per l'accorrente Causio che fiondava imparabilmente nell'angolo basso sulla destra di Matthews. Subito dopo il gol Bettega rientrava negli spogliatoi sostituito da Virdis. Il sardo (44') effettuava un'errata apertura che terminava in fallo laterale. La rimessa di Ronny McFall era raccolta da Robson che Imbeccava molto bene in corridoio Jamison il quale di esterno destro colpiva in pieno l'incrocio dei pali con Zoff fuori causa. Sullo scampato pericolo, si concludeva il primo tempo. Nella ripresa Trapattoni sostituiva l'infortunato Gentile con Cabrini. La fisionomia della partita non mutava con il Glentoran che esercitava una leggera supremazia. Zoff non correva alcun rischio e al 10' su un classico contropiede Boninsegna si presentava solo in zona tiro, ma finiva per impappinarsi fra gli stinchi di un sopravvenuto difensore. Al 12' Caskey con un tuffo di testa spediva a fil di palo, poi la Juventus contrattaccava e al quarto d'ora anche gli Irlandesi pasticciavano In area rischiando il raddoppio su autogol di Jamison. Sempre monotone e prevedibili le offensive degli irlandesi. L'allenatore-giocatore Arthur Stewart decideva di entrare in campo per dare una mano ai suoi uomini sostituendo Dougan (20'). Il Glentoran non traeva grossi benefici dall'ingresso del suo trainer che toccava il primo pallone diversi minuti dopo. Al 25' Virdis si faceva ammonire dall'arbitro per un fallo su Ouentln Me Fall. La palla ristagnava sulla tre quarti della metà campo bianconera sino a quando (37') l'olandese Derks decideva di decretare un calcio di rigore per un ■ mani » involontario di Morini in piena area. Un errore, quello commesso dal direttore di gara che per la Juventus non aveva conseguenze grazie ad una prodezza di Zoff. Feeney batteva il - penalty » sulla destra di Zoff che intuiva e deviava in angolo. Al 40' anche Furino veniva ammonito. Il pubblico che già stava sfollando applaudiva una brillante offensiva di Virdis che da fuori area impegnava Matthews con un bel tiro. Subito dopo l'arbitro decretava la fine. Bruno Bernardi GLENTORAN: Matthews; Me Creery, R. McFall; Walsh, Robson, Moreland; Dougan (dal 65' Stewart), Jamison, Caskey, O. McFall, Feeney. JUVENTUS: Zoff; Cuccureddu, Gentile (dal 46' Cabrini); Furino, Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega (dal 34' Virdis). ARBITRO: Derks (Olanda). RETE: Causio ai 33'.

Luoghi citati: Belfast, Italia, Olanda, Torino