Numerosi attentati dinamitardi

Numerosi attentati dinamitardi Numerosi attentati dinamitardi A Bologna una bomba contro il salone della "Volkswagen-Porsche" Una serie di attentati si re1 Programmata da alcuni incendiarie che hanno provo Una serie di attentati si re-1 gistra in diverse città d'Italia. A Bologna attentato dinamitardo ai danni della «Volkswagen - Porsche» di via Cala ri. Un volantino di «Azione rivoluzionaria» dice che «l'imperialismo internazionale si è macchialo di un nuovo crimine antiproletario trucidando barbaramente sei compagni combattenti». Il messaggio cosi conclude: «Sappia la so cialdemocrazia mondiale che la lotta armata per l'emancipazione degli sfruttati, l'abbattimento dello Stato e dei suoi lager, non si ferma con l'assassinio di Ulrike, Andreas, Gudrun, Jan Cari, Holger e di altri, giacché non è ia morte che ci fa paura». A Milano un attentato è stato compiuto contro la sede di via Amadeo della Siemens Elettra. La Sit Siemens, in un comunicato, ha precisato che la Siemens Elettra, del gruppo Siemens AG. non ha alcuna relazione con la Sit-Siemens, società italiana telecomunicazioni del gruppo Iri-Stet. A Milano corteo di quattromila studenti, stamane, in piazza della Scala e lungo le vie del centro: la manifestazione si è conclusa con qualche incidente. 1 Programmata da alcuni giorni, la protesta avrebbe dovuto riguardare soltanto l'aumento delle tariffe dell'azienda trasporti municipali (Atm). La vicenda dell'aereo tedesco, e la morte in carcere di tre esponenti della banda Baader-Meinhof, hanno però fornito ulteriori ragioni di manifestare. Quando il corteo dei giovani ha raggiunto via De Amicis, un gruppo si è staif;p to cominciando a lanciu.-°. bulloni e cubetti di ferro contro le vetrine di una concessionaria automoL^./stica tedesca. A Firenze, irruzione di un commando, definitosi appartenente al gruppo estremista di «Prima linea >>, negli uffici del sindacato dirigenti industriali di Firenze. Tre uomini e una donna, tutti molto giovani, con il volto coperto da fazzoletti e armati di pistole, hanno chiuso i sette impiegati presenti nei gabinetti e, dopo avere messo a soqquadro gli uffici, hanno tracciato con una bomboletta spray, una scritta sul muro: «Chiudiamo i centri del comando nemico. Prima Linea». Poi, prima di fuggire, hanno lanciato alcune bottiglie incendiarie che hanno provocato un principio di incendio ai mobili e alle suppellettili, subito spento, poco dopo, dai vigili del fuoco. A Napoli una bottiglia incendiaria è stata lanciata contro una sezione di «Lotta continua», in via Stella. Testimoni hanno detto di avere visto passare di corsa un gruppo di giovani e, subito dopo, di avere sentito un'esplosione. L'ordigno è esploso nell'androne del palazzo, di fronte alla porta d'ingresso della sezione, che in quel momento era chiusa. A Dalmine, presso Bergamo, terroristi hanno sparato una quarantina di colpi di mitra contro la caserma dei carabinieri.

Persone citate: Baader, Meinhof, Siemens Elettra

Luoghi citati: Bergamo, Bologna, Firenze, Italia, Milano, Napoli