Vertenza sfatali: schiarita Po/emica tra governo e pri

Vertenza sfatali: schiarita Po/emica tra governo e pri L'incontro coi sindacati a Palazzo Vidoni Vertenza sfatali: schiarita Po/emica tra governo e pri Accettato lo stipendio annuo lordo di 1.800.000 lire per il parametro 100 - Mozione di tre deputati repubblicani per il trattamento dei parastatali e i negoziati sul pubblico impiego Roma, 18 ottobre. Schiarita nella vertenza degli statali, mentre in Parlamento si accende una vivace polemica fra governo e partito repubblicano. Questa sera, nell'atteso incontro a Palazzo Vidoni, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio Bressani e al Tesoro Abis hanno comunicato alla delegazione degli statali Cgil-CislUil la disponibilità del governo ad accogliere alcune delle richieste presentate dalla categoria per la definizione del nuovo inquadramento basato sulla «qualifica funzionale». All'inizio della trattativa il sottosegretario Bressani ha illustrato la proposta del governo che prevede sei livelli (ciascuno dei quali con sei classi di stipendi, cioè una progressione di anzianità dell'80% in 20 anni) contro i sette richiesti dai sindacati. Il primo livello che corrisponde al parametro 100 va da un minimo di 1.800.000 annue (piede reale omogeneo) ad un massimo di 3.240.000 e comprende gli ausiliari e gli operai comuni. Il secondo (parametro 116) da un minimo di 2.088.000 a un massimo di 3.758.000 circa per gli operai qualificati; il terzo (parametro 130) da un minimo di 2.340.000 a un massimo di 4.212.000 e comprende gli esecutivi, gli operai specializzati ed i capi operai; il quarto livello (parametro 153) da un minimo di 2 milioni 754.000 a un massimo di 4.950.000 per la carriera di concetto; quinto livello (parametro 178) da un minimo di 3.204.000 a un massimo di 5.763.000 per i direttivi; il sesto livello infine (parametro 220) va da un minimo di 3 milioni 960.000 ad un massimo di 7.128.000 e comprende i ricercatori, gli esperti e gli sperimentatori. Da questi livelli la cui struttura è identica a quelli fissati per la scuola è esclusa 1-. dirigenza. Tra le altre proposte del governo, il sottosegretario Bressani ha sostanzialmente accettato il ruolo unico nazionale da istituire presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Per valutare queste proposte, che comunque sono leggermente più « sperequate » rispetto alle tabelle presentate dal governo il 13 ottobre '76, la delegazione sindacale ha chiesto e ottenuto una sospensione di mezz'ora. In attesa di una risposta la delegazione del governo si è incontrata con i sindacati autonomi. Alla Camera i deputati repubblicani Biasini, Mammi e Del Pennino hanno trasformato in mozione un'interpellanza riguardante il trattamento dei parastatali e i negoziati in corso per il pubblico impiego. Insoddisfatti delle risposte date nei giorni scorsi dai sottosegretari al Lavoro e al Tesoro, i deputati repubblicani impegnano il governo a proseguire la trattativa sulla qualifica funzionale, prevedendo però l'inquadramento del personale in almeno dodici livelli all'interno dei quali dovrebbe avvenire la progressione economica attraverso tre classi di stipendio del 25 per cento al decimo, al ventesimo e al trentesimo anno di servizio fino ad una maggiorazione del 75 per cento in trent'anni. L'onorevole Del Pennino ha sottolineato, in una dichiarazione, che «il comportamento dell'esecutivo ha superato nel dìbattito alla Camera ogni più pessimistica previsione: mai come in questa occasione il governo è apparso senza idee, senza volontà, sprezzante nei confronti del Parlamento anche se sapevamo che in materia di pubblica amministrazione questo governo aveva una linea assai confusa». Può darsi, aggiunge l'onorevole Del Pennino, che lo sforzo del pri per cercare di fermare la corsa all'appiattimento e alla improduttività non trovi adeguati consensi nelle altre forze politiche presenti in Parla¬ mento.

Persone citate: Biasini, Bressani, Del Pennino, Mammi

Luoghi citati: Roma