Partecipazioni statali meno indebitamento

Partecipazioni statali meno indebitamento Partecipazioni statali meno indebitamento Il livello più elevato nel '76 - Quest'anno dovrebbe diminuire, secondo le previsioni (Dalla redazione romana) Roma, 18 ottobre. La relazione programmatica per le Partecipazioni statali, consegnata a fine settembre al Parlamento e già In bozza di stampa al Senato, mette in risalto che 11 «nodo» scorsoio dello sviluppo del settore è rappresentato dal crescente Indebitamento. Il livello più alto dell'Indebitamento degli enti a gestione pubblica è stato raggiunto lo scorso anno: l'Irl, l'Eni e l'Eflm al loro fabbisogno, pari a 5.658 miliardi di lire, hanno fatto fronte per 11 35,1 per cento con l'autofinanziamento, per 11 5,2 per cento con 11 contributo dello Stato e per ben il 57,5 per cento con l'indebitamento. Nel 1977 la situazione però dovrebbe migliorare. Secondo le previsioni, si dovrebbe far fronte al fabbisogno finanziarlo degli stessi tre enti (5.181 miliardi) per 11 14,7 per cento con 11 contributo dello Stato, per 11 38,4 per cento con l'autofinanziamento e per 11 40 per cento con l'indebitamento. Queste proporzioni non sono però destinate a rimanere stabili e già nel 1978 si prevede un nuovo sensibile aumento della percentuale dell'indebitamento e questo condiziona seriamente tutti i plani di investimento dell'Intero sistema a partecipazione statale nel prossimi cinque anni: oltre 21 mila miliardi. Per mettere un freno al preoccupante fenomeno, la relazione Indica un piano di Intervento che dovrebbe evitare la bancarotta del sistema a partecipazione statale. La proposta è la seguente: trasformare Larga parte dell'indebitamento a breve termine (questo è oggi pari a circa il 40 per cento) in indebitamento a lungo termine; ricapitalizzare le imprese, in modo da porle finanziariamente In grado di perseguire gli obiettivi essenziali del sistema; disciplinare, per l'avvenire, i limiti e le modalità del rU-orso al credito In maniera che non abbia a ripetersi l'eccesso del quale si soffrono le conseguenze; attrarre verso il sistema una maggiore quota di risparmio privato. Dalla relazione si rileva Inoltre che lo scorso anno il fatturate di tutto il sistema a partecipazione statale è stato pari a 22 mila 549 miliardi di lire con un incremento del 35,8 per cento rispetto all'anno precedente; il fatturato per le esportazioni è stato pari a 6 mila miliardi (più 22,7 per cento) e gli Investimenti sono stati pan a 3 mila 819 miliardi ed il tutto con 715 mila dipendenti che dovrebbero aumentare nel 1977 e nel 1978 di 5 mila unità. Infine nel quinquennio dovrebbero essere creati 25 mila nuovi posti di lavoro di cui 11 61 per cento nel Mezzogiorno. Nel complesso alla fine del 1981 un terzo del dipendenti degli enti a partecipazione statale, secondo la relazione dovrebbero lavorare nel Mezzogiorno. Di fronte ad una situazione cosi poco rassicurante, la Federazione lavoratori metalmeccanici (Firn) è orientata a proporre alla federazione Cgil-Cisl-Uil uno sciopero generale dell'intero settore a partecipazione statale. Lo ha detto 11 segretario nazionale della Firn, Silvano Veronese In vista della riunione di domani della segreteria della Firn: la decisione poi sarà verificata in sede di consiglio generale previsto per i primi di novembre.

Persone citate: Silvano Veronese

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