I giudici dovranno controllare le accuse al deputato ex missino di Silvana Mazzocchi
I giudici dovranno controllare le accuse al deputato ex missino L'on. Manco era il "cervello del sequestro,,? I giudici dovranno controllare le accuse al deputato ex missino II memoriale dell'ex "federale" di Brindisi ha particolari accertabili (Dal nostro inviato speciale) Taranto, 18 ottobre. «Stiamo tentando di iso-\\ lare gli episodi che dovremo ■ controllare con ulteriori in dagini e i punti sui quali chiedere chiarimenti all'on. Clemente Manco ». Giuseppe Lamanna, pubblico ministero per il rapimento del banchiere Luigi Mariano, stringe sotto il braccio il voluminoso memoriale che ieri l'imputato numero une, Luigi Martinesi, ha consegnato al tribunale in apertura d'udienza. Domani, Clemente Manco, deputato di « democrazia nazionale » e giudice dei ministri nella commissione parlamentare inquirente, è atteso in aula in veste di testimone d'accusa, ma da 24 ore pende sulla sua testa una vera e propria chiamata di correo, che il suo ex braccio destro, Martinesi, gli ha lanciato per iscritto. Secondo il memoriale, Manco sarebbe stato il « cervello » del sequestro, avrebbe custodito nel suo studio legale di Brindisi ben 80 milioni del riscatto, mai ritro- i vati, e sarebbe stato il « ca- ! po ideale » del gruppo fascista che operò il rapimento j per autofinanziarsi. Lamanna si dirige verso l'ufficio del procuratore capo, Giuseppe Raffaelli; va ad informarlo sul contenuto dei documenti e a consultarsi con lui per decidere la linea di condotta che il rappresentante della procura terrà in dibattimento. La riunione non dura a lungo: non è la prima volta che Luigi Martinesi, ex federale missino di Brindisi, lancia le sue accuse contro Manco. L'aveva già fatto, senza fornire prove, nel corso dell'istruttoria, durante i suoi interrogatori, ma il memoriale consegnato ieri sembra contenere ora qualche elemento concreto. « Dovremo disporre nuovi accertamenti — dice Lamanna — e se gli indizi forniti dall'imputato dovessero tro vare riscontro, dovrebbero cambiare alcune posizioni processuali ». L'impressione che si ricava dal colloquio è che, in procura, il documento d'accusa di Martinesi non viene ritenuto solo un « frutto della fantasia ». Domani, prima di ascoltare Clemente Manco, il pubblico ministero chiederà al tribunale d'interrogare Mar- tinesi in merito agli episodi più interessanti e, subito dopo, di sentire un altro imputato, Mario Luceri, al quale furono trovate in tasca 600 mila lire « sporche » del riscatto di 280 milioni, pagato dalla famiglia Mariano. Ieri, Martinesi ha rivelato che fu proprio lui a prelevare quei soldi da un pacchetto di 30 milioni destinati alle spese che il gruppo fa-scista, appena costituito, si preparava a sostenere. Il denaro, secondo l'ex federale missino, sarebbe stato custodito in un cassetto dello stu dio di Manco (mentre i rimanenti 50 milioni sarebbero stati nascosti in una stanzetta adiacente, in una bersa di plastica rossa) e Luceri dovrebbe confermare la circostanza. Nel racconto di Martinesi ci sono vari punti che potranno essere confermati o smentiti solo con un supplemento d'indagine. Ad esempio, l'ex missino sostiene di non essere stato arrestato l'I! settembre del '75 in un ] albergo — com'è scritto nel rapporto dei carabinieri bensì nello studio di Clemente Manco, a Brindisi. Per ora, però, si fronteggiano soltanto due verità: la versione dei fatti dell'imputato Martinesi e quella di Clemente Manco, testimone d'accusa, previsione nuovi elementi emersi dal 1 memoriale di Martinesi, il pubblico ministero non potrà evitare di richiedere al suo ufficio i verbali della deposizione che Manco farà domani, per esaminare la possibilità di procedere contro di lui. Se ciò avverrà, contemporaneamente dovrà essere richiesta l'autorizzazione a procedere alla Camera dei deputati. Oggi, dalla procura, sonoi partite due copie del dossier ' Martinesi. Una è stata tra- LT™I h 1 aatl 1smessa ai magistrati di Fi renze, che indagano sull'ucci sione del giudice Vittorio Occorsio, perché, nella rosa di persone accusate del sequestro Mariano, c'è anche il presunto killer del magistrato, Pier Luigi Concutelli, che però sarà processato a parte. La seconda è stata inviata alla procura di Roma per competenza in quanto, secondo le testimonianze di Martinesi, « milizia rivoluzionaria » sarebbe nata nella primavera del '75 proprio a Roma. Silvana Mazzocchi
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