Trovato morto (forse delitto) il bimbo di Nuoro

Trovato morto (forse delitto) il bimbo di Nuoro Il corpo era in un pozzo Trovato morto (forse delitto) il bimbo di Nuoro Nuoro, 17 ottobre, il cadavere del piccolo Antonio Sau, 5 anni, scomparso venerdì sera a Tonara, è stato rinvenuto nel pomeriggio di oggi nel pozzo di un depuratore fognario. L'ipotesi che il piccolo Antonio Sau sia stato gettato dentro, è la più verosimile. Il cadavere del piccolo è stato ripescato dai vigili del fuoco di Cagliari che hanno prosciugato il cunicolo. Il bimbo indossava tutti gli indumenti che aveva venerdì sera: dalle scarpe di gomma alla maglietta. Un primo esame del cadavere è stato effettuato dall'ufficiale sanitario di Tonara, dottor Giuseppe Prunedda alla presenza del pretore di Sorgono (Nuoro) dottor Giuseppe Santarcangelo. Il depuratore fognario dista dall'abitato di Tonara 800 metri. E' ubicato su un costone roccioso e per raggiungerlo è necessario percorrere delle strade tortuose in una zona impervia. Il depuratore, ultimato l'anno scorso, non è stato ancora consegnato al comune e non è stato collaudato. Nonostante ciò, funziona parzialmente in quanto vi vengono convogliate una parte delle acque putride della rete fognaria del piccolo comune del nuorese. Il cancello d'ingresso è privo del lucchetto di chiusura e quindi chiunque vi può accedere. Il pozzo del depuratore è profondo circa 12 metri con un diametro di 5-6 metri. E' protetto da un parapetto in muratura alto circa 2 metri e mezzo. Un muro insormontabile per un bambino di 5 anni. Questa circostanza insieme all'ubicazione solitaria, in una zona impervia, avvalora l'ipotesi dell'omicidio. I lavori per prosciugare il pozzo erano iniziati ieri, quando tra gli inquirenti era sorto il sospetto che il piccolo potesse essere stato gettato nel depuratore. Per quanto concerne l'ipotesi di un fatto doloso, la conferma sicura potrà essere data soltanto dall'autopsia in quanto l'esame necroscopico non ha evidenziato alcun elemento che potesse in qualche modo stabilire con certezza l'uccisione del piccolo prima di cadere o di essere gettato nel pozzo. La distanza del depuratore, l'ora in cui Tonino è stato visto l'ultima volta, la tortuosità dei sentieri e il muro di 2 metri e mezzo a protezione del pozzo, fanno escludere l'ipotesi di una disgrazia. Vi è soltanto una remota possibilità: il piccolo potrebbe essersi recato al depuratore con dei compagni più grandi dì lui, e per curiosità essersi arrampicato, aiutato dagli amici, sul muretto di recinzione e sia caduto all'interno. I ragazzini, preoccupati delle conseguenze, hanno taciuto. Intanto a Tonara, anche per l'enorme impressione suscitata dal duplice omicidio di «Sa Serra», frazione di Buddusò (Nuoro), si teme che Tonio Sau sia rimasto vittima di un bruto. Il luogo dove è ubicato il depuratore è stato raggiunto da un centinaio di persone richiamate sul posto dalla tragica notizia che si è diffusa rapidamente in paese. Anche l'abitazione dei Sau è stata meta di un mesto pellegrinaggio da parte di conoscenti e amici della famiglia dì Antonio Sau. (Ag. Italia)

Persone citate: Giuseppe Prunedda, Giuseppe Santarcangelo