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In Francia i rapitori di Schleyer? La polizia cerca il covo nella zona della Marna In Francia i rapitori di Schleyer? (Nostro servizio particolare) Parigi, 15 ottobre. Una vasta battuta della polizia francese è in corso nella ragnatela di canali che collegano la Marna alla Saòne, nel Nord-Est del Paese, per scoprire l'eventuale nascondiglio di Schleyer e del «commando» che l'ha rapito. Malgrado le smentite ufficiali, sembra che la polizia del dipartimento di Digione si sia messa in azione in base a una segnalazione pervenuta dall'Interpol. Secondo quanto si è appreso, sono stati perquisiti ieri sera e per tutta la notte numerosi barconi ormeggiati lungo i canali che servono normalmente al trasporto fluviale di merci, ma dove potrebbero nascondersi i terroristi. Queste chiatte, questi vecchi battelli hanno incontrato negli ultimi anni un crescente successo presso il pubblico e molti giovani li usano come abitazioni fluviali, spostandosi da un punto all'altro della Francia, nell'intrico di canali e fiumi navigabili. Una «peniche» potrebbe essere stata considerata perciò come un nascondiglio ideale, e mobile dal gruppo di terroristi che detiene il capo degli industriali tede-jhi. Le perquisizioni non hanno sortito alcun risultato finora, ma gli agenti hanno avuto ordine da Parigi di continuare la battuta. Le ricerche sono concentrate attorno a SaintDizier, una cittadina che segna quasi il confine tra l'Alta Marna, la Champagne e la Lo¬ rena e che è attraversata appunto dal canale che collega la Saòne alla Marna. Alla gendarmeria di St. Dizier ci si mostra ufficialmente scettici sulla ipotesi che i rapitori di Schleyer abbiano cercato rifugio con il loro ostaggio a bordo di uno dei numerosi barconi ormeggiati lungo il canale, ma la polizia ha confermato di aver ricevuto disposizione direttamente da Parigi di proseguire le ricerche fino a nuovo ordine. Il comando della polizia di Digione ha smentito invece in giornata le informazioni secondo cui sarebbe stata l'Interpol a chiedere l'intervento degli agenti di St. Dizier, ma non ha potuto negare che le ricerche siano effettivamente in corso. p. pat.